Si è presentato per la prima volta in occasione delle elezioni europee del 2019, quando ha concorso insieme al Partito Popolare Monarchico, a «Cittadinanza e Democrazia Cristiana» e al movimento «Democrazia 21»; l'alleanza, nota con lo slogan Basta!, ha ottenuto l'1,6% dei voti senza conseguire alcun seggio.
Alle legislative del 2019 il partito, concorrendo con proprie liste, ha ottenuto l'1,3% dei voti e un seggio, assegnato allo stesso Ventura (eletto nella circoscrizione di Lisbona).
Nel 2020, la stampa ha notato il "clima di guerriglia" prevalente all'interno del partito, frutto delle tensioni tra le diverse fazioni che lo compongono.[4]
Nel febbraio 2020 il suo leader André Ventura annuncia la candidatura alle elezioni presidenziali del 24 gennaio 2021, cui è arrivato terzo con l'11,9% dei voti.
Polemiche
Questa sezione contiene controversie da riorganizzare.
Il partito è stato anche bersagliato da critiche per aver riutilizzato una versione leggermente modificata del motto del dittatore portoghese António de Oliveira Salazar "Deus, Pátria, Família" (Dio, Patria, Famiglia). Il partito è stato criticato per la presenza di sostenitori di Salazar tra le sue fila.[5]
Il Global Project against Hate and Extremism (GPAHE), una ONG americana specializzata nello studio dei movimenti estremisti, ha avvertito in un rapporto del 2023 che il Chega è un "partito anti-immigrati, anti-donne, anti-LGBT, anti-Rom, anti-musulmano e pro-teorie del complotto".[6] L'organizzazione sottolinea anche la presenza di numerosi suprematisti bianchi, identitari e neonazisti nelle file del partito. Un successivo articolo investigativo di GPAHE ha trovato prove di membri "più estremi" nel gruppo della Gioventù Chega, tra cui "suprematisti bianchi, fan dell'ex dittatore Antonio Salazar e simpatizzanti fascisti", tra cui il presidente della sezione di Coimbra João Antunes, il leader della sezione di Porto Francisco Araujo e la leader di Vila Nova de Famalicão Joana Pinto Azevedo.[7]