Portiere[2][3] di livello,[2] iniziò la sua carriera calcistica come interno sinistro, salvo poi divenire portiere per via dell'assenza del titolare in occasione di un incontro.[4] Divenne noto per la sua agilità tra i pali.[4]
Carriera
Club
Dopo gli inizi da centrocampista, Ísola divenne stabilmente portiere nei primi anni 1910. Fu titolare durante tutta la sua militanza nel club, giocando i vari campionati dilettantistici cui il River partecipò. Nel 1925 si ritirò dal calcio giocato; nel corso della medesima stagione era andato a segno tre volte.[3]
Nazionale
Debuttò in Nazionale il 17 luglio 1916,[3] giocando da titolare la gara di Buenos Aires con l'Uruguay nell'ambito del Sudamericano 1916.[5] Partecipò poi, tra il 1916 e il 1917, a svariati tornei: Copa Lipton, Copa Premio Honor Uruguayo, Trofeo Circular e Copa Newton.[6] Il 3 ottobre 1917 tornò in campo in occasione di una competizione ufficiale: al Parque Pereira di Montevideo giocò contro il Brasile nel Sudamericano 1917.[7] Fu poi impiegato da titolare nelle restanti due partite, contro Cile e Uruguay, subendo un totale di tre reti.[7] Dal luglio al settembre 1918 fu schierato in partite di tornei amichevoli,[6] mentre l'anno seguente fu nuovamente la prima scelta nel suo ruolo per il Sudamericano, organizzato dal Brasile.[8] Giocò tutte e tre le gare, terminando il torneo con 7 gol al passivo.[8] Nel 1921 giocò due partite non ufficiali contro il Cile, e il 22 gennaio 1922 scese in campo per l'ultima volta con la Selección, giocando a Buenos Aires contro l'Uruguay.[6]
Diviene il primo portiere a parare un calcio di rigore nella storia della nazionale argentina.[2]
(ES) Julio Macías, Quién es quién en la Selección Argentina. Diccionario sobre los futbolistas internacionales (1902-2010), Buenos Aires, Corregidor, 2011, p. 372, ISBN978-950-05-1932-8.
Videografia
Federico Ferri e Federico Buffa, Storie di Campioni - Buffa Racconta: Alfredo Di Stéfano, Sky Sport, 2015.