Il campionato sudamericano di rugby 2003 (in spagnoloSudamericano de Rugby 2003; in portogheseCampeonato Sul-Americano de Rugby de 2003) fu il 25º campionato continentale del Sudamerica di rugby a 15.
Si tenne in Uruguay dal 27 aprile al 3 maggio 2003 tra quattro squadre nazionali e fu vinto dall'Argentina per la ventiquattresima volta, tredicesima consecutiva.
L'Argentina, per l'occasione, schierò la nazionale maggiore in tutti e tre gli incontri come l'anno prima, diretta da Marcelo Loffreda[3]; il capocannoniere del torneo José Núñez Piossek, contro il Paraguay, marcò 9 mete nel quadro di una vittoria per 144-0[4].
I Pumas vinsero il torneo a punteggio pieno, aggiudicandosi il loro ventiquattresimo titolo[5]; l'Uruguay, una volta vinto l'incontro diretto con il Cile, suo rivale più accreditato per la piazza d'onore[6], si aggiudicò virtualmente il secondo posto fin dalla prima giornata; giunto a pari punti contro l'Argentina all'ultima giornata fu da questa sconfitta 0-32; il Cile fu terzo e il Paraguay, autore in tutto il torneo di una meta trasformata a fronte di 299 punti incassati, fu ultimo e retrocedette nella divisione inferiore[7].
Nel gruppo B, che si tenne a Bogotà, in Colombia, fu invece a sorpresa il Venezuela, classificatosi ultimo l'anno precedente, a vincere il torneo e a guadagnare la promozione nel Sudamericano "A" del 2004[8].
Il valore delle marcature, come stabilito dall’IRFB nel 1992, era: 5 punti per ciascuna meta (7 se trasformata), 3 punti per la realizzazione di ciascun calcio piazzato, idem per il drop[9].
Ai fini della classifica, invece, per ogni incontro erano in palio tre punti per la vittoria, due per il pareggio, uno per la sconfitta in campo e zero per la sconfitta per forfait.
Preliminarmente allo svolgimento del torneo si dovette disputare uno spareggio tra il Paraguay, ultimo classificato del Sudamericano "A" 2002, e il Brasile, vincitore dell'edizione "B" della stessa annata; esso si tenne in gara unica nella capitale paraguaiana, nel campo di gioco del Club Universitario di Asunción, e vide la vittoria dei locali per 27-16[10] che così mantennero il posto in divisione "A" mentre il Brasile dovette disputare di nuovo la divisione "B".
^All’epoca sotto il nome di Confederación Sudamericana de Rugby
^(ES) Andrés Cottini, Teros y Cóndores por mantener el vuelo, in La Red 21, 27 aprile 2003. URL consultato il 18 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2013).