I Boncompagni (o Buoncompagni) sono un'antica famiglia principesca della nobiltàitaliana che si stabilì a Bologna intorno al XIV secolo, ma che probabilmente era originaria dell'Umbria.
Famiglia bolognese, forse originaria dell'Umbria, si elevò dal medio ceto a cui apparteneva grazie al matrimonio di Cristoforo Boncompagni (1470–1546) con la nobile Angela Marescalchi. Nel 1572 il figlio di Cristoforo e Angela, Ugo Boncompagni, venne eletto al soglio pontificio quale 226º papa della Chiesa cattolica col nome di Gregorio XIII. Da allora il lustro e la potenza della casata non poté che accrescere.
Nel 1579, il Papa acquistò dai Della Rovere il Ducato di Sora per il suo stesso figlio, Giacomo Boncompagni, a cui poi si aggiunsero altri titoli e feudi. La discendenza di Giacomo regnò su quei territori, come duchi, fino al 1796.
Con il matrimonio nel 1681 di Gregorio II Boncompagni (1642–1707), duca di Sora, con Ippolita Ludovisi (1663–1733), principessa regnante di Piombino ed ultima della sua stirpe, si unirono sotto lo stesso tetto la casata Boncompagni e quella dei Ludovisi, facendo confluire in questo modo i titoli e i beni di quest'ultimi nella nuova dinastia dei Boncompagni-Ludovisi. Questi regnarono sul Principato di Piombino fino alla discesa in Italia di Napoleone Bonaparte.
Oggi la rappresentanza e il titolo di Capo della Casa Boncompagni è nelle mani di Don Francesco Maria Boncompagni-Ludovisi (n. 1965), figlio di Nicolò Francesco Boncompagni-Ludovisi e discendente per via diretta maschile dai Duchi di Sora.
Nel 1796, con Regio Decreto, il re Ferdinando IV di Napoli dichiarava soppresso il Ducato di Sora, incorporandolo definitivamente nel Regno di Napoli e annettendolo alla provincia di Terra di Lavoro. Il titolo di "Duca di Sora" rimase comunque in casa Boncompagni-Ludovisi ma puramente da un punto di vista onorifico.
Con la morte del duca Marco Boncompagni Ludovisi Ottoboni anche questo ulteriore ramo dei duchi di Fiano si estinse in linea maschile, ma continuò in linea femminile. Infatti, la prima delle due figlie di Marco, Costanza Maria Anna Giuseppina Antonietta Luisa Boncompagni-Ludovisi-Ottoboni, aveva sposato in prime nozze Mario Ruspoli e suo figlio, Augusto, ereditò il titolo.
Ma, ancora una volta, con la morte del duca Augusto Ruspoli Ottoboni, celibe e senza figli, né legittimi né illegittimi, la casata si estinse. I titoli nobiliari della famiglia Ottoboni passarono a suo cugino, il conte Cesare Rasponi Bonanzi, figlio dell'altra figlia di Marco, Luisa Maria Margherita Anna Giuseppina Giustina Boncompagni-Ludovisi-Ottoboni, che aveva sposato il conte Carlo Rasponi Bonanzi.
Ennesimamente però, con la morte senza eredi del duca Cesare Rasponi Bonanzi-Ottoboni, la casata si estinse. I titoli nobiliari della famiglia Ottoboni passarono ai Serlupi-Crescenzi, con i quali i Boncompagni-Ludovisi-Ottoboni si erano imparentati per matrimonio. Ancora oggi il titolo di "Duca di Fiano" viene sfoggiato dai capi di casa Serlupi-Crescenzi-Ottoboni
Note
Annotazioni
^Ugo Boncompagni (1501–1585) fu pontefice della Chiesa cattolica, con il nome di Gregorio XIII, dal 1572 alla morte.
^Gregorio II Boncompagni (1642–1707) e Ippolita Ludovisi (1663–1733), principessa di Piombino ed ultima della sua dinastia, si unirono in matrimonio nel 1681, facendo confluire in questo modo i titoli e i beni dei Ludovisi in casa Boncompagni. Successivamente, la prima delle loro figlie, la principessa Maria Eleonora, per consolidare il potere dinastico dei Boncompagni, nel 1702 sposò il fratello del padre, Antonio I Boncompagni. Da allora la famiglia assunse definitivamente il doppio cognome, che conserva tuttora.
L. Alonzi, Famiglia, patrimonio e finanze nobiliari. I Boncompagni (secoli XVI-XVIII), Lacaita, Manduria-Bari-Roma 2003.
F. Cancani Montani, I Boncompagni duchi di Sora. Serie cronologica desunta dai documenti e notizie esistenti nell'Archivio della famiglia Boncompagni Ludovisi, Forzani, Roma 1908.
C. Somasca, I Boncompagni e Boncompagni Ludovisi dal MDLVIII al MDMXXXV, a cura di F. Cancani Montani, Sansaini, Roma 1955.