Presentata ad EICMA nel 1989, la YB8 montava un motore a quattro cilindri in linea a quattro tempi da 1002 cm³ alimentato da quattro carburatori Mikuni da 36 mm di diametro, derivato direttamente da quello montato sulla FZR 1000 Exup, attraverso un accordo di fornitura tra il costruttore italiano e quello nipponico.
Questo motore, che svolge anche funzione strutturale, è circondato da un telaio perimetrale in alluminio a sezione quadrata. La frenata è assicurata da un sistema fornito dalla Brembo, grazie a due dischi da 320 mm di diametro all'anteriore morsi da pinze assiali a quattro pistoncini e un disco da 230 mm di diametro al posteriore coadiuvato da una pinza a doppio pistoncino. Sia la forcella telescopica da 42 mm all'avantreno che il monoammortizzatore al retrotreno sono della Marzocchi. I cerchi a tre razze in alluminio sono della Oscam.
Evoluzione
YB8 Furano
Nel 1992 Bimota ha introdotto una versione aggiornata chiamata YB8 Furano, dal nome di un vento che soffia sul mare Adriatico nei pressi di Rimini. In questa versione i carburatori sono sostituiti da un sistema ad iniezione elettronica Weber Marelli. La potenza aumenta a 164 CV[1] a 10500 giri/min.
La parte del ciclo adotta una forcella e un ammortizzatore Öhlins. La pinza del freno posteriore guadagna un secondo pistoncino e il peso a secco è stato ridotto di 5 kg.
YB8 E
Nel 1993 Bimota ha presentato un terzo allestimento, un compromesso tra la versione standard YB8 e la Furano, denominata YB8 E (che sta per evoluzione). Il motore conserva l'iniezione elettronica del carburante della Furano, mentre la parte ciclistica utilizza sospensioni Marzocchi e la pinza freno posteriore a pistoncino singolo della YB8.