L'Archivio di Nuova Scrittura è un'associazione culturale fondata nel 1988 a Milano dal collezionista Paolo Della Grazia, che conserva un grande patrimonio artistico e documentario su ogni forma di espressione artistica nella quale siano presenti l'uso della parola e del segno.[1] Nato dall'incontro fra Della Grazia e l'artista Ugo Carrega, negli anni Novanta l'ANS diviene il principale centro di ricerca italiano sulla verbovisualità, organizzando mostre, convegni e altri eventi culturali. Nel 1998 l'Archivio di Nuova Scrittura viene depositato in parte presso il Mart di Rovereto (biblioteca, archivi e parte delle opere) e il Museion di Bolzano (esclusivamente opere d'arte).[1] La sezione opere dell'ANS include circa 1.600 lavori di artisti internazionali al Mart e circa 2.000 a Museion. L'archivio dell'ANS conserva, oltre all'archivio interno (fondo ANS), il fondo Fraccaro-Carrega, comprendente le carte del collezionista Marco Fraccaro e del poeta visivo Ugo Carrega. La sezione biblioteca, conservata al Mart, ospita oltre 18.000 volumi, tra i quali oltre 600 libri d'artista e centinaia di prime edizioni futuriste, nonché oltre 600 riviste d'arte, tra le quali oltre 300 riviste d'artista internazionali.
Storia
Le origini
Paolo Della Grazia inizia a interessarsi al mondo dell'arte a metà degli anni Sessanta.[2] Frequentando il Centro Culturale San Fedele di Milano conosce il lavoro degli artisti della Nuova Figurazione (Fernando De Filippi, Paolo Baratella, Giangiacomo Spadari e Umberto Mariani) e acquista alcune loro opere presso lo Studio Santandrea diretto da Gianfranco Bellora.[2] Qui incontra Baratella, Vincenzo Accame, Gianni Bertini e Mauro Staccioli, di cui inizia a collezionare le opere.[2] È tramite le esposizioni organizzate da Bellora che Della Grazia entra in contatto con il mondo della poesia visiva, in particolare la rassegna realizzata nel 1977 gli consente di cogliere la vastità della produzione verbo-visuale italiana di quegli anni.[3] Qui incontra l'artista Ugo Carrega, che aveva teorizzato nel 1967 la Nuova Scrittura, ovvero una scrittura sperimentale che associa segni di estrazione diversa, e in seguito aveva fondato i centri di ricerca Centro Suolo, Centro Tool e nel 1974 il Mercato del Sale.[3]
«Quelle opere così nuove e così poco tradizionali mi affascinavano per la loro immediatezza e per il loro esplicito riferimento al vissuto quotidiano: in particolare quelle di Miccini, Pignotti e Sarenco. Mi colpì altresì la gestualità e l'ermetismo verbale di Carrega.»
(Paolo Della Grazia)
Tramite Carrega Della Grazia entra in contatto con numerosi esponenti della verbovisualità fra cui Vincenzo Ferrari, Anna Oberto, Martino Oberto, Alik Cavaliere, Emilio Isgrò, Magdalo Mussio, Franco Vaccari, Walter Valentini, Emilio Tadini ed Emilio Villa.[4] Col tempo Della Grazia assume il ruolo di mecenate nei confronti di Carrega, acquistando per il Mercato del Sale una nuova sede in via Orti.[5] È proprio in questa sede, in un ambiente attiguo al Mercato del Sale, che Della Grazia trasferisce la propria collezione, che nel frattempo si è arricchita di opere d'arte, materiale bibliografico e documentario su ogni forma di espressione artistica nella quale siano presenti l'uso della parola e del segno, dalla poesia visiva alla poesia concreta, al lettrismo, a Fluxus, senza trascurare i poeti Ezra Pound, James Joyce e E.E. Cummings, nelle cui opere Della Grazia individua le origini della sperimentazione verbovisuale.[6]
La fondazione
Il 24 maggio 1988 Della Grazia fonda l'Associazione culturale per lo Scritturalismo, che pochi mesi dopo assume il nome di Archivio di Nuova Scrittura, nome chiaramente influenzato dalla poetica di Carrega.[7] La sede dell'ANS si trova in un ambiente attiguo al Mercato del Sale, Della Grazia è presidente dell'associazione, Carrega ne è direttore.[7] Il comitato scientifico dell'ANS è composto da Della Grazia, Carrega, Vincenzo Accame, Vincenzo Ferrari, Vittorio Fagone e da Giorgio Zanchetti in qualità di segretario.[7]
«Le finalità dell'Associazione comprendono altresì ogni attività intesa a promuovere la conoscenza, la ricerca, l'informazione su esperienze ed operazioni condotte nel campo delle arti visive, allo scopo di fornire concreti contributi di cultura, professionalità ed esperienza»
(Statuto dell'Archivio di Nuova Scrittura, 1988)
La sede di via Orti dell'ANS è inaugurata nell'autunno 1989.[8] Nello stesso periodo è pubblicato il catalogo della raccolta, con testi di Della Grazia, Carrega, Accame e Fagone, e inoltre è allestita una mostra della collezione permanente, con interventi di Rossana Bossaglia, Gillo Dorfles e Lea Vergine.[8] Nel maggio 1991 l'esposizione si sposta alla Biblioteca cantonale di Lugano, presentata da Tomaso Kemeny.[8] All'inizio degli anni Novanta Carrega decide di abbandonare l'attività e propone a Della Grazia l'acquisto di tutti i materiali del Mercato del Sale. Nello stesso periodo l'ANS acquisisce il Fondo Oberto e il Fondo Fraccaro, contenente numerosi libri futuristi, conservato presso il Collegio Cairoli di Pavia.[9]
Gli anni Novanta
Nell'aprile 1990 l'ANS espone le opere dei Sei lirici della poesia visuale internazionale, ovvero Alain Arias-Misson, Ugo Carrega, Carl Friedrich Claus, Ian Hamilton Finlay, Tom Phillips e Shohachiro Takahashi.[10] La mostra si sposta poi al Collegio Cairoli dell'Università di Pavia, dal 24 gennaio al 7 febbraio 1991, in collaborazione con Marco Fraccaro.[10] La mostra seguente è Poesia concreta in Brasile, curata da Lenora de Barros e Paula Mattoli e che espone le opere dei poeti brasiliani Augusto e Haroldo De Campos, e Décio Pignatari, membri del gruppo Noigandres.[10] La mostra è inaugurata il 21 marzo e dura fino al 21 giugno 1991, in seguito si sposta al Palazzo Doria-Pamphili di Roma, nel 1993 al Museo di arte contemporanea di Marsiglia e alla Biennale di Lione e infine, nel 1995, all'Accademia Carrara di Bergamo. Nel 1992 l'ANS allestisce inoltre un'antologica dedicata a Martino Oberto, curata da Paula Mattoli e Giorgio Zanchetti e contenente più di quaranta opere, documenti, manoscritti e pubblicazioni dell'artista genovese.[11]
Alla fine degli anni Novanta Della Grazia si accorge che la conservazione e l'amministrazione dell'ANS si stanno rendendo troppo complicate e dispendiose per essere gestite da un privato. Su consiglio di Francesco Conz si rivolge quindi a Pier Luigi Siena e Andreas Hapkmeyer del Museion di Bolzano. Il museo rileva però una carenza di spazi, per cui si rende necessario coinvolgere anche il Mart di Rovereto, nella persona del direttore Gabriella Belli. Si decide di destinare le opere d'arte a Museion, e i fondi archivistici al Mart, all'interno dell'Archivio del '900. Nell'ottobre 1998 Della Grazia stipula una convenzione con il Mart, e nel febbraio 1999 l'archivio è trasferito nella sede di Rovereto. L'archivio dell'ANS conserva, oltre all'archivio interno (fondo ANS), il fondo Fraccaro-Carrega comprendente le carte del collezionista Marco Fraccaro e del poeta visivo Ugo Carrega.
Dopo il trasferimento Della Grazia prosegue l'attività espositiva e la ricerca scientifica. I libri e documenti conservati al Mart sono prestati alla mostra Poesie concrete brasilienne a Marsiglia (2001), ad Alfabeto in sogno. Dal carme figurato alla poesia concreta a Reggio Emilia (2002) e a Propaganda, cultura e mito nell'editoria italiana (1922–1942) a Siracusa (2004). Sempre nel 2004 i libri d'artista dell'ANS sono prestati a Deliberatamente. Il libro d'artista negli anni '60 e '70. Da Piero Manzoni a Andy Warhol presso Soncino (2004) e a Libri taglienti esplosivi luminosi. Avanguardie artistiche e libro fra futurismo e libro d'artista dall'archivio Depero e dal deposito Paolo Della Grazia presso il Mart (2005, Trento; 2006, Bolzano). Nel 2006 è la volta di Primo amore. La passione di un collezionista a Bologna.
Nel 2013 è avviato, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler il progetto Verbo Visuale Virtuale, che si propone di realizzare un archivio digitale sull'arte verbovisuale, concentrandosi in particolare sulle opere e i documenti dell'Archivio di Nuova Scrittura.[12]