Fin dagli anni '60 operò in un ampio spettro di ricerche sperimentali[2]. Fu tra i primi artisti sperimentatori della multimedialità: dalla grafica alla fotografia (professionale e inventiva), dal libro d'artista al "film-opera" e al video, all'uso del gesto e del corpo nelle performance, dall'indagine psicoanalitica all'analisi interdisciplinare tra arte e scienza (visse all'estero per alcuni anni, studiando chimica elettronica strutturale). Fu anche filmaker e autore di romanzi e raccolte di versi. Il suo uso del linguaggio verbale in tutte le sue possibilità espressive, scomponendolo a volte fino ai fonemi, ne mostrò la complessità dei significati molteplici[3]. Fu tra i primi artisti europei a realizzare una mostra come visione di diapositive, a far consistere una mostra in un'"azione" o in una “dimostrazione” in chiave "didattica" (con proiezioni verbo-visive). Anticipò intuizioni tra la Land Art, il “Comportamentismo” e il Concettualismo, pur restando un artista "totale"[4], autonomo, del tutto particolare e incatalogabile ("Patella rassemble à Patella / Dichiarazione Noètica", 2015).
Opere
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