Figlio dell'omonimo scultore[1], dopo aver mosso i primi passi nella Veloce di Fiume passò alla Gloria di Fiume, allora in seconda divisione, dove scalzò dal ruolo di titolare il più esperto Natale Milavez[1]; fu quindi alla Fiumana, con cui debuttò in Divisione Nazionale il 30 settembre 1928 nella sconfitta contro il Brescia per 3-2[1].
Napoli
Criticato dalla stampa locale per gli infortuni subiti praticando altri sport[2], nel 1929 passò al Napoli con cui disputò 5 campionati di Serie A, compreso il primo dell'allora appena costituita serie A, collezionando complessivamente 34 presenze in una rosa dove il rivale nel ruolo era il compagno di squadra Cavanna, ritenuto tra i migliori portieri del suo tempo[3] e nel giro della Nazionale di Pozzo; durante la sua permanenza nella società partenopea, durante la quale disputò anche varie partite con la squadra B[4], la squadra si piazzò nelle stagioni 1932-1933 e 1933-1934 al 3º posto in Serie A, piazzamento che verrà migliorato dai campani solo vari decenni dopo. Nella stagione 1930-1931 sostituì il compagno di squadra per 11 gare quando il più esperto collega si fratturò la clavicola; durante la sua permanenza tra i pali la squadra vinse 7 gare (tra cui il successo casalingo del 23 novembre 1930 contro la Juventus per 2-1), ne perse 3 e subì 14 reti[5].