Componente della VI Commissione (Finanze e Tesoro) dal 12 giugno 1958 al 15 maggio 1963 e dal 1º luglio 1963 al 4 giugno 1968
Componente della IX Commissione (Lavori Pubblici) dal 12 giugno 1958 al 30 giugno 1959, dal 25 maggio 1972 al 4 luglio 1976 e dal 5 luglio 1976 al 4 gennaio 1977
Componente della Commissione speciale per l'esame della Proposta di Legge Lucifredi ed altri N. 195: "Norme generali sull'azione amministrativa" dal 16 ottobre 1958 al 15 maggio 1963
Componente della Commissione speciale per l'esame del Disegno di Legge N. 1409: "Interventi in favore dell'economia nazionale" dal 10 luglio 1959 al 15 maggio 1963
Componente della Commissione Parlamentare per il parere sulle direttive di carattere generale e sui criteri di ripartizione degli stanziamenti previsti dalla legge per le iniziative di interesse turistico e alberghiero dal 13 aprile 1962 al 15 maggio 1963
Componente della Giunta delle Elezioni dal 16 maggio 1963 al 4 giugno 1968
Componente della Commissione speciale per l'esame del Disegno di Legge N. 1450 "Bilancio dello Stato per il periodo 1º luglio - 31 dicembre 1964 " dal 19 maggio 1964 al 4 giugno 1968
Componente della Giunta per l'esame delle domande di autorizzazione a procedere in giudizio dal 5 giugno 1968 al 26 novembre 1969
Componente della V Commissione (Bilancio e Partecipazioni statali) dal 2 settembre 1969 al 24 maggio 1972
Componente della XII Commissione (Industria e Commercio) dal 10 luglio 1968 al 2 settembre 1969
Componente della II Commissione (Interni) dal 27 luglio 1978 al 19 giugno 1979
Componente della VIII COMMISSIONE (Istruzione e Belle Arti) dal 4 gennaio 1977 al 26 luglio 1978
Fu eletto deputato alla Camera dalla III all'VIII legislatura per il Movimento Sociale Italiano (1958-1983).[1]
Fu per anni direttore del quotidiano Secolo d'Italia. Nel 1982 diviene presidente del partito.
Tripodi ha pubblicato volumi di storia, di critica letteraria e una raccolta di fiabe e novelle.[2] Nel corso della sua carriera di scrittore si è occupato del Crepuscolarismo, movimento letterario italiano del primo Novecento, curando una ricca e accurata antologia[3] e tenendo il 25 febbraio 1965 la conferenza dal titolo "Con Gozzano e altri poeti nel salotto di Nonna Speranza".[4] Nell'ambito delle scienze politiche ha individuato nello storicismo cristiano di Giambattista Vico alcuni punti di tangenza con la dottrina politica di Mussolini.[5] Il suo nome resta soprattutto legato al saggio Intellettuali sotto due bandiere, in cui smascherava diversi uomini politici che aderirono al fascismo per poi rinnegarlo passando sotto altre bandiere.[6]
Opere
I fratelli Plutino nel Risorgimento italiano : con particolari cenni alle rivoluzioni locali del 1847, '48, '60, Industrie Grafiche Meridionali, 1932
Antitesi del bolscevismo sovietico, Roma, S.A.E.G., 1940
Il punto di scissione tra democrazia e liberalismo, Nuove grafiche S.A., 1940
Il pensiero politico di Vico e la dottrina del fascismo, Cedam, 1941
Ludi aprutini della cultura e dell'arte, Capriotti, 1941
I Crepuscolari, Ed. del Borghese, 1966
Gentile oggi in noi, Ed. del Secolo, 1968
Italia fascista in piedi!, Il Borghese, 1972
Il fascismo secondo Mussolini, Ciarrapico editore, 1978
Intellettuali sotto due bandiere, Ciarrapico, 1981