Cresciuto calcisticamente nella Sambenedettese, dove si mise in luce negli anni d'oro dei rossoblu, con alla guida il triestino Marino Bergamasco, e dopo una breve militanza nella Fermana, in serie D, conquistò la seconda promozione storica in Serie B della Samb, nel campionato di Serie C del 1973-1974.
In massima serie colleziona 93 presenze con 3 reti all'attivo indossando le maglie del Genoa e Bologna, per poi passare alla SPAL, quindi all'Arezzo sempre in Serie B (158 presenze e 17 reti complessive in cadetteria) e, a fine carriera, alla Civitanovese in Serie C.
È citato da Carlo Petrini, suo compagno di squadra al Bologna, nel libro Nel fango del dio pallone, come uno dei due calciatori della compagine rossoblù (con Renato Sali) ad aver rifiutato di scommettere pur partecipando alla combine in occasione di un incontro con la Juventus.[2]