Il territorio comunale, completamente compreso nelle Prealpi Carniche, coincide con la valle del torrente Alba, a sinistra della val Cellina, poco prima del lago di Barcis, arrivando dalla pianura.
Essa si sviluppa in direzione est-ovest ed è dominata, a nord, dalla catena Chiarescons-Cornaget-Resettum (in particolare dal monte Raut, 2.025 m, massima altitudine), a sud dal più modesto monte Fara (1342m).
A lungo si è legato il toponimo all'apostolo Andrea, ma il culto per questo santo non risulta dalla documentazione (l'antico patrono era invece sant'Antonio abate). Più verosimile una derivazione dal latinoantrum "grotta" con l'aggiunta di un suffisso -asius/-arius con valore collettivo (Andràis → Andreis), confermando la diceria popolare che vorrebbe un'origine dal friulanoàndres "grotte". Il territorio si caratterizza infatti per la presenza di numerose cavità nella roccia[7].
Storia
Una leggenda popolare afferma che Andreis esistesse già nel 450 d.C. quando Attila, giunto presso forcella La Croce, non riuscì a scorgere il paese coperto dalla nebbia, risparmiandolo dal saccheggio[7].
In realtà di Andreis mancano attestazioni precedenti all'anno Mille e non è chiaro, quindi, a quando risalga il primo insediamento stabile. Si sa che in epoca romana la montagna friulana era agevolmente collegata alla pianura via fiume; è dunque lecito supporre che anche la zona di Andreis fosse almeno frequentata da pastori e boscaioli; potevano trovare rifugio nei numerosi antri che si aprono nella zona, detti nel dialetto del luogo andres (da cui, forse, il toponimo).
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'11 dicembre 1997.[11]
Lo stemma è uno scudo sanniticotrinciato da una banda di rosso, caricata di 5 stelle d'oro che rappresentano i cinque centri abitati. Nel primo campo di azzurro, è raffigurato il profilo della montagna d'argento, con le tre cime principali: Monte Raut, Castello, Corta; il secondo campo è d'oro, a due fasce ondate di azzurro che simboleggiano i torrenti Alba e Ledron.[12] Ornamenti esteriori da Comune.
Fenomeni erosivi, le cosiddette "marmitte dei giganti", dei torrenti Susaibes, Molassa e Alba.
"Chiesaccia" o denominata la Gleseata: uno dei punti più affascinanti dell'orrido che interessa la valle.
Panorama e abisso vertiginoso dallo spuntone di roccia ove vi è la vecchia osteria alla Molassa.
Società
Lingue e dialetti
Ad Andreis, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[19]. La lingua friulana che si parla ad Andreis rientra fra le varianti del friulano occidentale[20].
Frazione localizzata a nordovest di Andreis, è il centro abitato più elevato del comune, posto a 542 m alle pendici del monte Taront. Conta 29 abitanti[22].
Bosplans
Frazione costituita da 30 abitanti[22], si trova tra il capoluogo e forcella Pala Barzana, a 529 m. Tra i luoghi d'interesse spicca un'antica fontana scavata in un monolite, lungo l'antica via che collegava Maniago alla Valcellina attraverso la valle di Andreis[23].
Cordata
Località non più abitata, prossima al capoluogo, situata lungo l'antica via che collegava Maniago alla Valcellina. In essa è ubicata la chiesa dedicata a Sant'Antonio da Padova.
Prapiero
Frazione posta a valle del capoluogo (437 m) e conta 23 residenti[22].
Rompagnel
Località situata ad est di Alcheda e contermine ad essa.
Selves
Località situata ad ovest di Prapiero.
Sott'Anzas
Frazione costituita da un piccolo gruppo di case sparse a est di Andreis, presso la riva destra del torrente Susaibes.
^ab Carla Marcato, Andrèis, in Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 28, ISBN88-11-30500-4.
^Storia di Andreis, su pordenonewithlove.it. URL consultato il 1º aprile 2015.
^Cenni Storici, su Comune di Andreis. URL consultato il 4 giugno 2014.
^Parrocchia Santa Maria delle Grazie, su Diocesi di Concordia-Pordenone. URL consultato il 4 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
^Andreis, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 22 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2023).
^ Comune di Andreis, Statuto comunale (PDF), Articolo 4
Stemma e Gonfalone.
^Andreis, su valcellina.it. URL consultato il 1º aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).