Situato ad un'altitudine di 313 m s.l.m., all'imbocco della Val Meduna, si trova sulla tratta Ferrovia Gemona del Friuli-Sacile. Oltre al paese capoluogo il comune è costituito da vari borghi, il più alto dei quali, Borgo Cilia, si trova ad un'altitudine di 555 m, nello stesso comune sulla strada per Campone si trova una chiesetta di montagna ad un'altitudine di 663 m, eretta sui luoghi della seconda guerra mondiale, a ricordo di una delle numerose battaglie.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 6 agosto 1988.[8]
«Troncato: nel PRIMO, d'oro, al leone di rosso, afferrante con la zampa anteriore sinistra il ramo di ulivo, di verde, posta in banda, e accompagnato nel canton sinistro del capo dalla mezzaluna montante, di azzurro; nel SECONDO, di azzurro, all'uomo ignudo, di carnagione, simboleggiante il fiume Meduna, con la testa in maestà, capelluta e barbuta di nero, e il tronco leggermente volto verso il fianco destro, seduto sul terreno collinoso, di verde, fondato in punta, esso terreno sostenente la cornucopia d'oro, su cui è appoggiata la mano destra dell'uomo e da cui scorre verso la punta il fiume ondeggiante, di azzurro. Ornamenti esteriori da comune.»
Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di giallo.
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, morale ed economico. Splendido esempio di valore civico e d'alto senso del dovere, meritevole dell'ammirazione e della riconoscenza della Nazione tutta. Eventi sismici 1976.» — 12 dicembre 2002[9]
Chiesa di San Pellegrino nella frazione di Navarons.
Chiesa di San Martino.
Chiesa di San Bartolomeo (frazione di Ciago).
Oratorio della Santissima Annunziata.
Architetture civili
Palazzo Colossis, edificio risalente al XVI secolo, fu per molti secoli l'abitazione della famiglia di feudatari che amministrò il potere nel piccolo paese pedemontano[10].
A Meduno, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[12]. La lingua friulana che si parla a Meduno rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[13].
I borghi di Meduno
Il comune di Meduno oltre al capoluogo è composto da alcune frazioni a da vari piccoli caratteristici borghi, ognuno dei quali reca un nome di origine perlopiù friulana ed è posizionato ad un'altitudine che varia dai 300 metri ai 555 metri.
Meduno ha una propria stazione ferroviaria a circa 2 km dal centro sulla linea ferroviaria "Sacile-Gemona del Friuli", in disuso dal 2012 a causa di una frana; vi fermano solo treni regionali, che normalmente terminano la loro corsa a Sacile (a sud) o Gemona del Friuli (a nord).
Nella frazione di Navarons è nato il Museo Casa Andreuzzi con il proposito di documentare alcuni aspetti della storia friulana (in particolare i moti di Navarons del 1864)[14]. Uno dei cittadini più famosi e conosciuti a livello mondiale di Meduno è stato Luigi del Bianco, capo intagliatore del Monte Rushmore nel Dakota del Sud (Stati Uniti), dove sono rappresentati i volti di quattro presidenti statunitensi. Morto a New York nel 1969, gli è stato dedicato un memoriale nella cittadina di Port Chester.
Industria
A Meduno ha sede la Roncadin S.p.A., fondata nel 1992 opera nel settore alimentare e specialmente nella produzione di pizze e snack surgelati.