Dopo gli studi a Lubiana, si laureò all'Augustineum di Vienna; fu insegnante di teologia a Lubiana dal 1829, quindi svolse incarichi di fiducia nell'amministrazione statale di Trieste e di Vienna; per questi motivi fu nominato dall'imperatore abate mitrato di Petur.
Nominato vescovo di Gorizia dall'imperatore il 18 novembre 1854, fu confermato dal papa il 23 marzo 1855. Consacrato vescovo il 3 giugno 1855 a Lubiana, prese possesso della sua diocesi il 24 giugno.
Fu uno dei padri conciliari al Concilio Vaticano I e, allineandosi alle posizioni degli altri vescovi austriaci, fu uno dei più critici avversari contro la definizione dell'infallibilità pontificia. In ogni caso alla fine accettò le conclusioni del concilio.
Durante il suo lungo episcopato (ben 28 anni), cercò di smorzare i fermenti delle varie nazionalità esistenti nella diocesi e di favorire le prime forme di organizzazione politica delle due nazionalità, spesso ancora unitarie. Da ricordare che nel 1855 concesse l'imprimatur a libri di preghiere e catechismi in lingua friulana.