Iniziò la sua carriera in Portogallo, nel Clube de Futebol Estrela da Amadora, con cui disputò la sua prima stagione in Primeira Liga, la massima divisione portoghese: nell'anno del suo arrivo la squadra si piazzò al diciottesimo posto e venne retrocessa in Liga de Honra, dove restò per due anni; in tre anni Xavier collezionò 85 presenze e 5 reti.
Nel 1993 venne ceduto al Benfica, dove restò per due stagioni, vincendo anche il campionato portoghese, prima di passare in prestito al Bari nella stagione 1995-1996 per 500 milioni di lire.[1]
Dal 1996 al 1999 ha giocato per diverse squadre: Real Oviedo, PSV (con la quale vinse la Johan Cruijff Schaal) ed Everton. Con quest'ultima ha disputato due stagioni in Premier League, prima di essere ceduto agli avversari del Liverpool. Dopo aver passato un anno nella squadra inglese, militò per tre anni in tre squadre diverse (Galatasaray, Hannover e Roma).
Dopo aver trascorso qualche tempo senza un club, passò al Middlesbrough. Durante la sua militanza nel club venne accusato di aver usato steroidi e subì una pena di 18 mesi, ridotta a 12 mesi.[2]
Il 14 maggio 2007 firmò per i Los Angeles Galaxy, con i quali ha giocato due stagioni, collezionando più di 40 presenze, e terminando la sua carriera agonistica.
Il 23 dicembre 2009 ha annunciato il suo ritiro dal calcio e la sua conversione all'Islam, cambiando nome in Feisal.[3]
Nazionale
Con la Nazionale di calcio del Portogallo ha partecipato al campionato d'Europa 2000, dove divenne uno dei punti di forza della difesa portoghese. A macchiare il suo europeo fu un controverso fallo di mano nella semifinale contro la Francia, che causò un calcio di rigore per gli avversari, poi realizzato da Zinédine Zidane, che eliminò il Portogallo. La scelta dell'assegnazione del rigore da parte dell'arbitro Günter Benkö, nonostante la sua limpidezza, fu contestata dai giocatori portoghesi, fino a portare all'espulsione proprio di Xavier per le ripetute proteste, poiché incredibilmente autoproclamatosi innocente, che gli costarono anche 24 giornate di squalifica (nazionale e club) da parte dell'UEFA per aver aggredito l'arbitro.[4]
Venne convocato anche per il campionato del mondo 2002, scendendo in campo solo nei minuti finali della partita della fase a gironi contro la Corea del Sud.
Statistiche
Cronologia presenze e reti in nazionale
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Portogallo