Frontale di un VLRA col logo "ALM - A.C.M.A.T Saint-Nazaire"
Frontale di un VLRA col logo "acmat"
I camion ACMAT sono degli autocarri a trazione integrale, robusti e polivalenti. Lanciati dagli Ateliers Legueu Meaux (ALM) all'inizio degli anni 1960, essi sono oggi fabbricati dagli Ateliers de Constructions Mécaniques de l'ATlantique (ACMAT) a Saint-Nazaire; questi sono una filiale di Renault Trucks Defense dal marzo 2006[2] e impiegano 150 persone nel 2012[3].
Maggiormente conosciuti nell'Armée de terre francese con la sigla VLRA (Véhicule léger (ou de liaison) de reconnaissance et d'appui – Veicolo leggero (o da collegamento) da ricognizione e d'appoggio)[4], questi rappresentano una gamma di veicoli multifunzione (trasporto di personale, di materiali o veicoli di supporto d'armi) e ne esistono più di 75 versioni differenti che sono state vendute a più di 46 paesi nel mondo. Le forze armate francesi prevedono, al 2014, il loro ritiro dal servizio nel 2018 e saranno sostituiti – nelle forze speciali – dai Poids lourds pour forces spéciales (PLFS), derivati dal Renault Sherpa Light.
Essi possono trasportare degli shelters di 15 ft (4,6 m), dei sistemi d'arma o del personale.
Le differenti varianti sono identificabili dalla sigla TPK seguita dal numero del modello e della versione.
Storia
Il camion TPK è realizzato dalla Atelier Legueu Meaux (ALM) nel 1961, quest'azienda produce dal autocarri (spesso modificando modelli della Panhard) ad alta mobilità 4×4 e 6×6, rinomati per la loro durevolezza ma soprattutto per un'autonomia particolarmente notevole.[5]
Nel 1965 la ALM si trasferisce da Meaux a Saint-Nazaire e assume il nome Ateliers de Constructions Mécaniques de l'ATlantique (ACMAT).[2]
La ACMAT realizza quindi una famiglia di veicoli 4×4, 6×6 e 8×8, basata fin dall'origine su un concetto unico: standardizzazione, intercambiabilità, comunanza dei componenti e modularità, permettendo così la riduzione dei costi di manutenzione e gestione a lungo termine (nell'arco di 20 a 30 anni).
Nel 2010, la ACMAT modernizza la gamma VLRA con il VLRA 2. Il VLRA 2 è dotato di una nuova motorizzazione più potente (da Euro II a Euro V), di un nuovo sistema di frenaggio e di direzione, di ABS e di un cambio automatico a 5 rapporti; a livello estetico è facilmente riconoscibile per il nuovo frontale più squadrato e il marchio "ACMAT" non più sulla griglia del cofano motore ma sulla barra trasversale, tra la griglia del cofano e quella del radiatore. La precedente versione del VLRA – VLRA TPK o VLRA 1 – era in catalogo nel 2012 e poi non più nel 2014.[6][7][8]
Il successo del mezzo è quantificabile nel fatto che in 25 anni (1945-'70) questa serie di autocarri ha contato almeno 30 nazioni clienti, specialmente in Africa, oltre le stesse Forze armate francesi.
Nel 2016, la ACMAT propone 3 veicoli: l'ALTV, il VLRA 2 e il Bastion, tutti declinati in diverse versioni, tra cui le versioni per le forze speciali: Bastion PATSAS, ALTV Torpedo e VLRA Commando.[9]
Al 2017, la ACMAT propone 6 versioni del VLRA 2, 5 versioni militari "Commando", "Logistique", "Porte Shelter", "Bus" e "6x6" (quest'ultima versione è 6×6, tutte altre sono 4×4) e 1 versione civile "Pompiers".[10][11]
il Bastion (un autoblindo 4×4 basato sul telaio del VLRA), in tre versioni militari: "Haute Mobilité" (HM), "PATSAS" (destinata alle forze speciali) e "APC" (per il trasporto truppe) e in una versione civile "APC" (per il mantenimento dell'ordine).
l'ALTV (ACMAT Light Tactical Vehicle, un pick-up o un SUV militarizzato), in tre versioni militari: "Torpedo" (destinata alle forze speciali), "Pickup" a cabina doppia o singola e "SW" (SUV station wagon derivato da un veicolo civile) e in una versione civile "SW" (versione identica alla precedente).
La versione corazzata di questi autocarri ha una storia partente dalla constatazione che nel mercato estero esisteva l'esigenza di un veicolo corazzato realizzato sulla stessa ottima meccanica dell'autocarro.
Questo progetto, simile a tanti alti adattamenti a bassa tecnologia di grossi veicoli a trazione integrale, è stato realizzato in maniera consequenziale, con il nome completo di TPK 4,2 VSC.
La sua struttura è quella di un autocarro classico, con il motore anteriore, capocarro e pilota al centro e truppa dietro. Il posto di pilotaggio è rialzato rispetto al veicolo originario.
Il guscio corazzato è in acciaio saldato, con blindovetri per i 2 uomini avanti, copribili con pannelli d'acciaio per maggiore protezione. Ciascuno ha anche un portello superiore monoblocco e uno sportello laterale con un altro blindovetro (senza piastra d'acciaio).
La corazzatura del mezzo è leggera, presumibilmente meno di 10 mm, e lascia spazio ad un paio di portelli posteriori per l'entrata e l'uscita di un massimo di 8 uomini, che hanno panche laterali su cui sedere. Sul davanti, è invece forata, per aerare il comparto motore.
La dotazione dell'armamento è ridotta, in genere, a una sola mitragliatrice da 7,62 mm, talvolta su una piccola torretta molto angolata della Creusot-Loire, con un piccolo proiettore coassiale per il tiro notturno. Esiste anche la possibilità di avere versioni con mortai da 81 mm o missili controcarroMILAN. Il mezzo è anche utilizzato come trattore di artiglieria da 105 mm.
Il motore è un Perkins, diesel, con cambio manuale a 4 velocità e una retromarcia. Esso ha uno sterzo del tipo vite senza fine, ma soprattutto, il veicolo, con un serbatoio da ben 370 litri, ha un'autonomia (record per un veicolo corazzato) di 1.600 km. Dati i clienti a cui è stato destinato, esso non ha capacità anfibie, non richieste esplicitamente.
Tra gli accessori, di serie una ruota di scorta, trasportata dietro i sedili del pilota e capocarro, mentre opzionali ve ne sono altri, come un apparato di condizionamento dell'aria.
In definitiva, gli ACMAT blindati – TPK 650 BL/CTL e TCM 420 BL 6 – , comparati agli altri blindati francesi dell'epoca, sono lunghi quanto i Berliet VXB-170 e i Renault VAB, ma pesano (a vuoto) tra 4,5 e 7,5 tonnellate (contro le quasi 10 t. a vuoto dei due precedenti), ovvero quasi quanto il Panhard VCR; per cui essi hanno una struttura blindata certamente più leggera che questi mezzi. Inoltre sono più stretti e alti, tradendo maggiormente la discendenza da un autocarro medio.
Il veicolo è entrato infatti in servizio in diverse nazioni africane, specie in Africa del Nord, dove ha svolto e svolge missioni di pattugliamento, traino artiglierie, trasporto truppe, ecc.
^abcd(FR) Héritage, su acmat.fr (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
^(FR) Le site de production, su acmat.fr (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).
^Sul sito ACMAT è indicato "Véhicule de liaison de reconnaissance et d'appui" mentre sul sito dell'Armée de terre è indicato "Véhicule léger de reconnaissance et d'appui".
^(FR) La société ACMAT, su acmat.fr (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2012).