Le monete commemorative da 2 euro sono monete speciali coniate e messe in circolazione a partire dal 2004 dai Paesi membri della zona euro e dai microstati che hanno stipulato convenzioni monetarie con i Paesi della Zona Euro; si tratta di monete aventi corso legale e destinate al normale circolo (escludendo piccole quantità inserite in folder ufficiali). Tali monete vengono solitamente emesse per commemorare anniversari di eventi storici o per porre in risalto eventi attuali di particolare importanza.
Le monete da 2 euro commemorative sono diventate oggetto di collezione. Non devono però essere confuse con le monete da collezione non ordinarie (con un valore facciale diverso dagli otto tagli ufficiali destinati alla circolazione), che sono ufficialmente proposte come monete da collezione, spesso coniate con un metallo prezioso (oro e/o argento), e che sono spendibili solamente nel paese emittente.[1]
Regolamenti e restrizioni
Il conio delle monete commemorative deriva da una decisione del Consiglio europeo, che ha abrogato il divieto di cambiare il dritto nazionale delle monete in euro a partire dal 1º gennaio 2004.[2] Tuttavia, sono in vigore alcune raccomandazioni e restrizioni.
Due restrizioni riguardano il disegno: la prima stabilisce che le monete devono continuare ad avere un rovescio comune, in modo tale che possa essere modificato solo il recto nazionale. La seconda restrizione, inoltre, disponeva che il dritto standard nazionale non doveva essere cambiato prima del 2008, a meno che il capo di Stato ritratto su alcune monete non fosse cambiato prima di allora (questa clausola ha avuto effetto per il Principato di Monaco e per la Città del Vaticano, i cui capi di Stato, rispettivamente Ranieri III e Papa Giovanni Paolo II, sono morti entrambi nel 2005 e i cui lati dritti nazionali sono stati modificati nel 2006).
Un'altra decisione[3] ha aggiunto due ulteriori linee guida riguardanti il disegno delle monete: lo Stato che emette una moneta deve in qualche modo essere chiaramente identificato sul lato dritto, o illustrando il proprio nome per intero o con un'abbreviazione chiaramente identificabile di esso; inoltre nessun nome né denominazione della moneta deve essere ripetuto sul dritto, poiché compare già sul lato rovescio comune.
Queste restrizioni non sono applicate retroattivamente; solo i nuovi disegni (i lati dritti nazionali delle emissioni regolari degli Stati che hanno adottato da poco l'euro o di Stati della zona euro che cambiano il loro disegno e le monete da 2 euro commemorative emesse dal 2006 in avanti) sono soggetti ad esse. Tuttavia i cinque paesi i cui disegni hanno violato le regole (Austria, Belgio, Finlandia, Germania e Grecia) dovranno cambiare il loro disegno nel prossimo futuro, cosa che la Finlandia ha già fatto nel 2007[4] e il Belgio nel 2008.
Ulteriori disposizioni limitano la frequenza ed il numero di emissioni di monete commemorative. Inizialmente, ogni stato membro poteva emettere solamente una moneta commemorativa ogni anno (escluso il caso di emissione comune), ed essa doveva essere unicamente una moneta da 2 euro. Questa norma è stata modificata nel luglio del 2012, dando la possibilità agli Stati membri della zona euro di poter emettere due monete commemorative all'anno (escludendo eventuali emissioni obbligatorie). Contestualmente, è stata consentita l'emissione di una moneta commemorativa nel caso in cui vi sia una vacanza nella carica del Capo di Stato, anche se siano già state emesse le due monete commemorative consentite annualmente, purché si rispettino i limiti di volume previsti. In generale, il numero totale di queste monete messe in circolazione ogni anno non dovrebbe superare il maggiore dei due numeri seguenti:
0,1% del numero totale di monete da 2 euro messe in circolazione da tutti i membri della zona euro. Questo limite può essere eccezionalmente innalzato al 2% se la moneta commemora un evento molto importante e degno di nota; in questo caso, lo Stato membro che emette questa quantità maggiore di monete dovrebbe astenersi dal mettere in circolazione qualsiasi moneta commemorativa per i quattro anni successivi.
5% del numero totale di monete da 2 euro immesse in circolazione dallo Stato membro che emette la moneta commemorativa da 2 euro.[5]
Emissioni
Tutti gli Stati hanno emesso indipendentemente almeno una moneta da 2 euro commemorativa: la Grecia è stata la prima nel maggio 2004. Nel 2007, 2009, 2012, 2015 e 2022 ci sono state inoltre cinque emissioni comuni per tutti gli Stati membri dell'eurozona.
Per la prima volta viene emessa una moneta comune per celebrare il 50º anniversario della firma dei Trattati di Roma. La particolarità di tali monete è quella di presentare un disegno unico, e di differire solo per la dicitura dello stato emittente. A questa regola si astiene il Lussemburgo che presenta, sulla propria moneta, un ologramma in rilievo del granduca Enrico in parziale sovrapposizione al tema comune.
È datata 2008 la moneta protagonista del più famoso errore di conio: alcuni esemplari della moneta tedesca raffigurante la Chiesa di San Michele ad Amburgo riportano, nel dritto, la vecchia faccia comune utilizzata fino al 2006.
Viene emessa la seconda moneta comune per celebrare il 10º anniversario dell'Unione economica e monetaria. Anche in questa occasione la moneta lussemburghese presenta un ologramma in rilievo del granduca Enrico in parziale sovrapposizione al tema comune.
Viene emessa la terza moneta comune per celebrare il 10º anniversario dell'introduzione in circolazione delle banconote e monete in euro. Anche in questa occasione la moneta lussemburghese presenta un ologramma in rilievo del granduca Enrico in parziale sovrapposizione al tema comune. A questa serie comune partecipa anche San Marino, che nelle precedenti emissioni congiunte era rimasto escluso.
Il 2012 è anche l'anno in cui la Commissione europea modifica la legge di regolamentazione dell'emissione di monete commemorative, apportando la possibilità per gli stati membri di emettere una seconda moneta da 2 euro nello stesso anno (esclusa quella per l'edizione congiunta). Il Lussemburgo è il primo Paese a sfruttare questa possibilità con un'emissione per commemorare il matrimonio del principe Guglielmo, futuro granduca del Lussemburgo.
Viene emessa la quarta moneta comune per celebrare il 30º anniversario della Bandiera europea. Anche in questa occasione la moneta lussemburghese presenta un ologramma in rilievo del granduca Enrico in parziale sovrapposizione al tema comune. È di quest'anno l'emissione a più bassa tiratura di una moneta da 2 euro commemorativa: con soli 10.000 pezzi numerati, la moneta raffigurante il Palazzo dei Principi di Monaco risulta, tuttora, la più rara.
La Lettonia inizia l'emissione della serie dedicata alle sue regioni mentre Malta, esaurita la serie sulla sua storia costituzionale, inizia le serie "Dai bambini con Solidarietà" e un'altra dedicata ai suoi siti preistorici.
A partire dal 2021, la Francia celebra l'assegnazione delle Olimpiadi 2024 a Parigi con l'emissione di 4 monete, una per anno, fino al 2024. Ogni moneta rappresenta un atleta, sullo sfondo di alcuni dei più importanti monumenti-simbolo della città. Tutte le emissioni sono avvenute tramite coincard a tiratura limitata, non essendo previsto il normale circolo delle monete. Esterna alla serie, ma comunque affine, si riporta la moneta commemorativa (sempre del 2024) dedicata alla torcia olimpica.
Dal 2006 al 2022 la Germania ha emesso 16 monete denominate Die 16 Bundesländer der Bundesrepublik Deutschland e dedicate ai suoi 16 Stati federati. L'anno in cui è rappresentato uno specifico stato coincide con il turno di presidenza del Bundesrat.[6]
A partire dal 2023, la Germania ha emesso una nuova serie di monete dedicate ai suoi 16 Stati federati nell'anno della rispettiva presidenza al Bundesrat. Sebbene non sia ancora stato rivelato integralmente il programma, si presuppone che, su ogni moneta, verrà raffigurato un monumento del relativo Stato, diverso da quello riportato nella prima serie (Bundesländer I).
Nel 2010 la Spagna ha iniziato la serie commemorativa dedicata ai suoi Patrimoni dell'umanità riconosciuti dall'UNESCO. Con 49 siti ufficialmente riconosciuti, la serie potrebbe durare almeno fino al 2058. L'ordine in cui uno specifico sito è rappresentato sulla moneta coincide con l'anno di iscrizione del sito nella lista dei Patrimoni dell'umanità UNESCO.[10]
^(EN) Designs of euro coins will be amended in 2007, su bof.fi, Banca di Finlandia, 27 dicembre 2006. URL consultato il 22 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 12 dicembre 2007).
^ Central Bank of Malta, Children's coin initiative - ‘Mit-tfal b'Solidarjetà', su centralbankmalta.org, Central Bank of Malta, 5 giugno 2015. URL consultato il 10 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2015).