Zero no tsukaima (ゼロの使い魔? lett. "Il famiglio di Zero") è una serie di light novel scritta da Noboru Yamaguchi e illustrata da Eiji Usatsuka. La pubblicazione è iniziata il 25 giugno 2004 ad opera di Media Factory conta 20 volumi più 3 side story. L'autore ha annunciato nel febbraio 2011 che la serie sarebbe terminata nel 2012 con l'uscita del 22° volume.[3] Tuttavia nell'estate 2011 la pubblicazione si è interrotta a causa di problemi di salute dell'autore e, dopo il 20° volume, non sono ancora usciti i due conclusivi.[4] La serie si è poi dichiarata totalmente sospesa nell'aprile 2013 con la morte dell'autore a causa del cancro.[5]
La serie ha ripreso il corso, almeno per quanto riguarda la pubblicazione degli ultimi due volumi (21 e 22), la cui custodia era stata affidata alla casa editrice dall'autore[6]. Il volume di chiusura della serie sarà il 22.
Lo stampo prettamente fantasy e l'ambientazione medievale della commedia vengono contaminati da situazioni avventurose e romantiche condite con numerose gag e fanservice.
La serie ha ispirato un anime, prodotto nel 2006 dallo studio J.C.Staff in collaborazione con Genco, composto da 4 stagioni e un OAV. Nello stesso anno è stato tratto un manga, scritto e disegnato da Nana Mochizuki, i cui capitoli sono raccolti in 7 tankōbon, pubblicato da Media Factory sulla rivista Monthly Comic Alive dal 27 giugno 2006 al 27 ottobre 2009. Sempre sulla stessa rivista Media Factory ha pubblicato un manga spin-off della serie intitolato Zero no tsukaima gaiden - Tabasa no bōken riguardante le avventure di Tabitha da dicembre 2007 a agosto 2010, i cui capitoli sono stati raccolti in 5 tankōbon. Il 15 febbraio 2007 in Giappone è uscita una visual novel sulla serie per PlayStation 2 dal titolo Zero no tsukaima: Shōakuma to shunpū concerto.
Louise Françoise le Blanc de la Vallière è una maga aristocratica molto testarda e snob, eppure totalmente incapace: frequentando un istituto di magia, ogni volta che viene chiamata per eseguire un incantesimo dai professori inevitabilmente fa saltare in aria l'intera classe. Per questo, e per il fatto che ha il seno poco sviluppato, è nota in tutto l'istituto con l'appellativo di Zero.
Durante i primi giorni del secondo anno scolastico i maghi sono chiamati ad evocare il proprio "famiglio", un animale o un mostro fedele al mago che lo ha evocato e che ne rispecchia diverse peculiarità, Louise si vede piombare davanti un ragazzino giapponese, che non capisce cosa gli stia succedendo e non parla nemmeno una parola della lingua locale. La maghetta si rintana nella propria stanza in preda alla vergogna. Attraverso un incantesimo, e la solita esplosione collaterale, fa sì che il ragazzo giapponese riesca a comprendere il suo linguaggio. Saito Hiraga, questo il nome del giovane, non capisce cosa succeda, specialmente il motivo per cui venga trattato come uno schiavetto da Louise e prima di riuscire ad ambientarsi ne combina di tutti i colori facendo indispettire ancora di più la povera Zero. Finché Saito non scopre, in uno scontro con un altro mago, di aver in sé un enorme potere, potere che deciderà di utilizzare per proteggere la propria padrona.
Zero no tsukaima è iniziato come serie di light novel scritte da Noboru Yamaguchi ed illustrate da Eiji Usatsuka. Il primo volume è stato pubblicato in Giappone il 25 giugno 2004 ed al 2011 sono stati pubblicati venti volumi dalla Media Factory. La pubblicazione di ulteriori volumi è stata messa a rischio dal cancro avanzato di Yamaguchi[7], ma l'operazione avvenuta il 4 agosto 2011 è andata a buon fine,[8] e Yamaguchi ha completato altri due volumi della serie a ottobre 2011.[9] Tuttavia in seguito a una lettera dell'autore a novembre 2012, la pubblicazione ha subito nuovi ritardi a causa della salute cagionevole e infine nell'aprile 2013 è stata totalmente cancellata in quanto l'autore è deceduto a causa del cancro il 4 aprile 2013. La notizia è stata resa pubblica in data 11 aprile, due giorni dopo il funerale, dai familiari e dalla casa editrice.[5]
La serie poi ripresa come ultima volontà dell'autore, si concluderà al volume 22.
Una storia parallela, Tabitha's Adventure, inizialmente come light novel a puntate per telefono cellulare, è stata poi pubblicata in tre volumi.
La Seven Seas Entertainment ha licenziato la serie per l'adattamento in lingua inglese nel 2007 con il titolo Zero's Familiar[10], mentre in Italia è inedita.
A partire dal 2006 J.C.Staff con Genco ha realizzato un adattamento animato della serie di light novel costituito da 4 stagioni e un OAV:
Le prime due stagioni sono state trasmesse sulle emittenti Chiba TV, Tokyo MX, mentre la terza su TV Kanagawa. La quarta è ritornata su AT-X.
Una serie manga illustrata da Nana Mochizuki è stata serializzata sulla rivista seinen Monthly Comic Alive dal 27 giugno 2006 al 27 ottobre 2009, pubblicata dalla Media Factory. Successivamente la serie è stata raccolta dalla Media Factory in sette volumi tankōbon per la collana MF Comics. Rispetto all'anime, i personaggi sembrano più giovani nel manga. Il manga è stato pubblicato anche in Indonesia, dalla Elex Media Komputindo in lingua inglese con il titolo The Familiar of Zero, ed in Repubblica Ceca dalla Zoner Press.[13] Un sequel conosciuto come Zero no tsukaima chevalier è iniziato a marzo 2010, sulla rivista Comic Alive. Esistono anche altri spin-off della serie come Zero no chukaima: Yōchien nano! e Zero no tsukaima gaiden: Tabatha no bōken.
Una visual novel ispirata alla serie, dal titolo Zero no tsukaima: Shōakuma to shunpū concerto (ゼロの使い魔 小悪魔と春風の協奏曲?) è stata sviluppata dalla Marvelous Interactive per PlayStation 2 nel 2007. Successivamente furono pubblicati altri due titoli: Zero no tsukaima: Muma ga tsumugu yokaze no fantasy (ゼロの使い魔 夢魔が紡ぐ夜風の幻想曲?), pubblicata il 29 novembre 2007, e Zero no tsukaima: Maigo no period to ikusen no symphony (ゼロの使い魔 迷子の終止符と幾千の交響曲?) il 27 novembre 2008.
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