Zero K
Zero K è un romanzo di fantascienza di Don DeLillo, sul tema della crionica, pubblicato nel 2016 e tradotto in Italia nel settembre dello stesso anno. Trama«Ha parlato dello zero assoluto, un'unità di misurazione della temperatura, che corrisponde a meno duecentosettantatre virgola quindici gradi Celsius. Ha fatto menzione di un fisico di nome Kelvin, era lui la K della definizione. Tra le cose che la guida aveva da dirci, la più interessante era il fatto che la temperatura impiegata nella crioconservazione in realtà non si avvicina allo zero K. Quella definizione, quindi, serviva solo a fare scena.» Il protagonista, Jeffrey Lockhart, figlio di Ross Lockhart, forse il più ricco e influente magnate dell'alta finanza newyorkese, è suo malgrado coinvolto in un progetto tanto singolare quanto straordinario e apparentemente folle: sconfiggere la morte. Infatti, Ross, che è sposato in seconde nozze con la geniale e affascinante scienziata Artis Martineau, affetta da un cancro incurabile, da tempo finanzia il futuristico progetto Convergence, un'azienda che sviluppa tecnologie di punta in campo biomedico e informatico, con lo scopo di conservare i corpi e perfino le coscienze di coloro che immediatamente dopo la morte (ma alcuni anche prima della morte) decidono di farsi congelare grazie a una rivoluzionaria tecnologia criogenica, nella speranza di un risveglio in un imprecisato futuro, quando la medicina sarà avanzata al punto da poter curare tutte le malattie. In prospettiva, i realizzatori di Convergence ritengono possibile persino la conquista dell'immortalità e dell'eterna giovinezza: un sogno antico, presente in molte culture e mitologie, che l'impressionante accelerazione tecnologica sembra in grado di realizzare, prima o poi. Inizia così il viaggio di Jeffrey verso la segretissima sede di Convergence, situata in un quasi inaccessibile punto nel deserto del Kazakistan. Lì lo attendono Ross e Artis, entrambi decisi a farsi ibernare sfruttando l'ultimo e più avanzato ritrovato tecnologico dell'azienda. Artis è destinata comunque a morire, ma Ross intende seguire l'amata compagna e ispiratrice. Jeffrey (abbreviato in Jeff) non è convinto di questa scelta. Benché il suo rapporto con Ross sia stato parzialmente compromesso dal divorzio, nondimeno egli nutre un sincero affetto per il padre; ma è anche molto legato ad Artis, personalità carismatica e dall'intelligenza superiore. Una lunga permanenza a Convergence lo convince che Ross sia stato in qualche modo plagiato dagli sviluppatori del progetto: un gruppo eterogeneo, che comprende scienziati, mistici, sociologi, filosofi e artisti d'avanguardia. Convergence, dal punto di vista architettonico, è un ibrido tra una base militare, un laboratorio sotterraneo a molti livelli e un museo multimediale. Gli abitanti fissi di Convergence sviluppano una nuova forma di comunicazione al di là del linguaggio naturale. Edizioni
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