È la storia del pittore Antonio Ligabue, con flashback che mostrano sprazzi della sua infanzia e delle sue origini svizzero-italiane. Il piccolo Antonio viene affidato a genitori adottivi. Inizia subito ad avere disturbi psicofisici: è ammalato di rachitismo e, dopo essere stato espulso dalla scuola e aver aggredito la madre, viene ricoverato più volte in manicomio.
Allo stesso tempo Antonio trova conforto nella pittura e nella scultura. Raffigura spesso animali esotici, come leoni, cavalli, gorilla, tigri, che unisce al paesaggio dell'Emilia, nella quale si è trasferito nel paese di Gualtieri, dove è soprannominato spregiativamente "Al Tudésc".
Ligabue viene presto scoperto dal critico Mazzacurati, che lo incoraggia a continuare con le sue opere e a partecipare a mostre e convegni d'arte della provincia. Finalmente Ligabue comincia a essere scoperto e apprezzato dalla critica, benché sia bollato da certi accademici come artista naif.
Distribuzione
Il film è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del cinema di Berlino il 21 febbraio 2020.[1][2] L'uscita del film nelle sale cinematografiche italiane, inizialmente prevista per il 27 febbraio seguente,[3] è stata rinviata come parte delle contromisure per arginare la pandemia di SARS-CoV-2 nel paese.[4] Dopo l’uscita in sala a marzo in un numero limitato di copie, il film è tornato al cinema in tutta Italia il 19 agosto 2020.
Accoglienza
Incassi
Il film ha raggiunto la vetta del botteghino nel weekend del 6 marzo 2020 incassando 90.000 euro.[5]