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La via dei Grands Mulets è una delle vie normali al Monte Bianco e si trova sul versante nord della montagna, quello francese. Il nome è dovuto allo sperone roccioso, detto i Grands Mulets, su cui sorge l'omonimo rifugio, che si trova lungo la via. È stata la principale via normale dal 1874 agli anni cinquanta, per divenire successivamente un itinerario soprattutto sci alpinistico, frequentato dal tardo inverno alla primavera.[1]
Dai Grand Mulets si svolse anche la prima salita assoluta del Monte Bianco, l'8 agosto 1786, da parte di Jacques Balmat e Michel Gabriel Paccard. I due alpinisti tuttavia, arrivati al Grand Plateau, invece di passare dal Col du Dôme e dalla cresta delle Bosses affrontarono il versante nord direttamente, attraverso i Rochers Rouges, per poi terminare sulla cresta nord-est.[2]
La prima ascensione della via dei Grands Mulets e per la cresta delle Bosses fu compiuta il 29 luglio 1859 da E. Headland, G.C. Hodgkinson, C. Hudson e G.C. Joad con Melchior Anderegg, François Couttet e altre due guide.[3]
Il secondo giorno dal rifugio si risale il ghiacciaio dei Bossons in direzione sud-ovest fino a incontrare un pendio più ripido, le Petit Montées e successivamente un primo ripiano, il Petit Plateau (3.642 m). Da qui per ripidi pendii, i Grandes Montées, si raggiunge il Grand Plateau (4.000 m circa). Da questo ripiano si sale al Col du Dome (4.239 m) e quindi per la cresta delle Bosses si raggiunge la vetta del Monte Bianco.
È una ascensione lunga con un grande dislivello, essendo il rifugio dei Grands Mulets relativamente basso, ed è valutata di difficoltà alpinistica PD.[1][4]