La zona è tutelata come riserva, possiede fondali, flora e fauna marina tipici della costaionica ed è circondata tutt'attorno da macchia mediterranea.
La costa è ricca di insenature a scoglio basso e frastagliato, con calette che si alternano a brevi tratti sabbiosi, ed è dominata da una torre che ha dato il nome alla località.
Torre Inserraglio
La torre appartiene alla serie di torri costiere di avvistamento del Salento, costruite allo scopo di avvistare le navi saracene, dedite alle incursioni. L'attuale torre è un edificio di forma tronco-piramidale, non molto alto e possente, costruita attorno al XV secolo e poi rinforzata nel Cinquecento.
L'accesso alla torre era consentito da una porta elevatoia non più esistente. L'interno era costituito da due stanze con volte a botte al piano terra e da un ampio vano unico al livello superiore da cui si fronteggiavano gli attacchi dei nemici. Nello spessore murario furono poi ricavate la cisterna e le caditoie, una delle quali si conserva ancora. La torre fu utilizzata fino al 1842 dalle guardie doganali, per poi subire un lento processo di degrado causato dal suo abbandono.
Comunicava a nord con Torre Sant'Isidoro e a sud con Torre Uluzzo.
A ridosso della torre, sorge un centro urbano caratterizzato da edilizia residenziale che risale verso l'entroterra, dove sorge un complesso turistico di recente realizzazione: alcuni residence con attrezzature sportive (nuoto, tennis, calcio, basket, pallavolo) e numerose villette private circondate da giardini privati e condominiali curati quotidianamente.