Tobă

Tobă
Origini
Luogo d'origineRomania (bandiera) Romania
RegioneTransilvania
Dettagli
Categoriasalume
SettorePreparazioni a base di carne

La tobă è un insaccato tipico della Romania.

Preparazione

La tobă è preparata a partire da varie frattaglie (fegato, cuore, rognone) e tagli di scarto del maiale come orecchie, testina, lingua, piedini e cotenna.[1] Spesso si utilizza carne affumicata. Il tutto viene salato, pepato e lessato insaporendolo con aglio[2] ed erbe aromatiche. La carne e le frattaglie vengono poi tagliate a pezzetti e insaccate in uno stomaco o in una vescica di maiale. Il tutto viene poi ulteriormente cotto e fatto raffreddare. I dadini di carne all'interno dell'insaccato si troveranno immersi in una gelatina che si produce a partire dal collagene liberatosi per il parziale scioglimento delle parti cartilaginose dell'animale. Al salume viene in genere data una forma piuttosto appiattita dalla quale deriva il nome della preparazione, che significa tamburo.[3]

Diffusione e utilizzo

Tobă a dadini

La preparazione fa parte della cucina tradizionale di varie zone della Romania tra le quali la Transilvania[4]. VIene utilizzata in particolare durante l'inverno, ad esempio nel corso delle festività natalizie.[5] Oltre che come preparazione casalinga la tobă viene prodotta anche in maniera semi-industriale e commercializzata nei negozi di alimentari; in questo caso è in genere confezionata con film plastico che, oltre a proteggerla dallo sporco, la rende conservabile più a lungo.

Note

  1. ^ (EN) Don Philpott, Wines and food, in The World of Wine and Food: A Guide to Varieties, Tastes, History, and Pairings, Rowman & Littlefield, 20 ott 2016, p. 315. URL consultato il 23 maggio 2019.
  2. ^ (RO) Tobă de porc (Prepararea tobei), su delicatesa.ro, 20 dicembre 2010. URL consultato il 23 maggio 2019.
  3. ^ (RO) tobă, su dexonline.ro. URL consultato il 23 maggio 2019.
  4. ^ La storia della secolare tradizione gastronomica di Transilvania, su imperialtransilvania.com. URL consultato il 23 maggio 2019.
  5. ^ Giulia Porzionato, Natale a tavola nel mondo, su digi.to.it, 18 dicembre 2014. URL consultato il 23 maggio 2019.

Voci correlate

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