La tartiflette è un piatto tipico dell'Alta Savoia composto da formaggio reblochon, patate, cipolle e pancetta.[1][2]
È preparato anche in Valle d'Aosta e nell'area intorno al Monte Bianco.[3]
Etimologia
Il nome deriva dal dialetto savoiardo tartifla, che significa patata. Tale nome è in uso anche in Valle d'Aosta, insieme alla variante trifolette (in particolare a Arvier[4][5]), poiché in patois valdostano la patata è definita da due varianti, tartifla e trifolla, distribuite sul territorio senza soluzione di continuità.[6]
Origine
La tartiflette è un piatto inventato negli anni ottanta nelle Alpi francesi per promuovere il reblochon[7], formaggio tipico savoiardo AOC (Appellation d'origine contrôlée) dal 1958 preparato con latte crudo vaccino.
Prima della creazione della tartiflette, sulle Alpi francofone erano abbastanza comuni gli sformati con patate tagliate a fette, formaggi locali e lardo. In particolare, va citato il piatto chiamato in dialetto savoiardo péla, che viene però cucinato in una pentola sul fuoco, anziché al forno.[7]
Il piatto viene consumato principalmente d'inverno.
Note
- ^ Ricetta Tartiflette, su GialloZafferano.it. URL consultato il 13 giugno 2014.
- ^ (EN) Alex Mackay, Everybody, Everyday, Bloomsbury Publishing, 2012, p. 174.
- ^ À table! La tartiflette!, su Le café du français. URL consultato il 13 giugno 2014.
- ^ Commune d'Arvier - Culture et traditions.
- ^ lovevda.it - Lévrogne d'eun cou, reconstitution du passé à Léverogne.
- ^ Gnalèi - guichet linguistique du patois valdôtain.
- ^ a b I formaggi più buoni delle Alpi: Fontina, Asiago, Beaufort, Abondance, Toma di Savoia, Gruyère, Tiroler Graukäse, su sport-invernali.com. URL consultato il 13 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2014).
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