Sotto un arco a tutto sesto aggettante, si trovano due affreschi di epoche diverse. Il primo, più grande, è attribuito a un pittore trecentesco (Lippo di Benivieni?), mentre il secondo risale al Quattrocento ed è opera di Cosimo Rosselli (Madonna col bambino). Queste immagini sacre vennero decorate l'edicola attuale nell'Ottocento e vi furono poste davanti cinque lampade votive in ferro battuto, che sono ancora visibili.
Questo angolo di Firenze è tristemente noto anche per un fatto di sangue, l'assassinio del letterato Tommaso Bonaventura avvenuto nel Settecento. Secondo Bargellini[1], l'omicidio avvenne per mano del bargello (il capo della polizia che aveva sede nel Palazzo del Bargello, appunto), su incarico del granduca Gian Gastone de' Medici. Il Bonaventura "povero ma onestissimo" avrebbe mandato su tutte le furie il granduca per aver riferito alla corte di Vienna le dissolutezze e inettitudini della sua corte a Palazzo Pitti.
L'affresco trecentesco
Cosimo Rosselli, Madonna con bambino e due angeli
Cosimo Rosselli, San Giovanni Battista
Note
^Piero Bargellini, Le strade di Firenze, Bonechi, 1985