Si tratta di uno tra i più importanti edifici civili della città medievale per importanza e grandiosità[1], che appare nell'elenco redatto nel 1901 dalla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, quale edificio monumentale da considerare patrimonio artistico nazionale.
Con la costituzione di Firenze a libero comune e la creazione della figura del capitano del popolo, venne costruito il palazzo più tardi detto del Bargello. Il primo nucleo, affacciato su via del Proconsolo, già iniziato nel 1255 (quarantatré anni prima del palazzo della Signoria), venne realizzato secondo Giorgio Vasari da Lapo Tedesco a fianco della torre detta la Volognana, già dei Boscoli, e su alcune case e torri della Badia Fiorentina[1]. Tali lavori, terminati nel 1261, determinarono un grande parallelepipedo con il fronte principale su via del Proconsolo, soprelevato di un piano tra il 1340 e il 1345 da Neri di Fioravante per creare il salone del Consiglio Generale, come attesta anche il diverso tipo di muratura osservabile dall'esterno, il tutto completato da ballatoi in legno a sbalzo (di cui restano in facciata le buche pontaie e le mensole in pietra)[1]. A partire dalla fine del Duecento si costruì, in varie fasi, il secondo corpo di fabbrica che guarda su via dell'Acqua. Attorno al 1295 si definì il cortile porticato, tra il 1316 e il 1320 furono rialzati i lati su via Ghibellina e sulla stessa via dell'Acqua, nel 1320 quello del lato su via della Vigna Vecchia. Del 1345-1367 è la scala che ancora oggi segna il cortile, sempre riconducibile agli interventi compiuti sotto la guida di Neri di Fioravante sopra ricordati, coperta nel Quattrocento da una tettoia poi demolita nel corso del restauro ottocentesco[1].
Nel frattempo era diventato sede anche del podestà e, dopo il 1502, del consiglio degli Anziani. Con l'instaurarsi dell'egemonia medicea nella seconda metà del Quattrocento, divenne prima la sede del Consiglio di Giustizia e dei Giudici di Ruota, e dal 1574, sotto il duca Cosimo I de' Medici, sede del Bargello, ovvero il capo delle Guardie, che provvedeva agli arresti, interrogatori e provvedeva anche ad eseguire le condanne capitali.
Nei quasi tre secoli, in cui venne adibito a carcere, nel cortile furono murati gli archi del loggiato e del verone, le sale più grandi vennero suddivise con tramezzi per ricavarne un maggior numero di celle e furono coperte le pitture e le decorazioni.
Negli anni quaranta dell'Ottocento, il barone Seymour Kirkup, assieme ad altri collaboratori, finanziò una serie di sondaggi all'interno della cappella di Santa Maria Maddalena, a seguito dei quali, il 21 luglio 1840, il pittore-restauratore Antonio Marini riportò alla luce un ritratto di Dante Alighieri, che secondo Vasari era stato dipinto da Giotto[2]. Ciò nell'immediato, portò al ripristino dell'ambiente per le cure dell'architetto Francesco Leoni, affiancato da Pasquale Poccianti. Anche a seguito del clamore suscitato dal ritrovamento, nel 1857, si iniziò il ripristino dell'intera fabbrica[1].
Trasferito il carcere alle Murate, venne deciso nel 1859 il restauro del complesso protrattosi fino al 1865 e sotto la direzione di Francesco Mazzei, il quale ripristinato l'antico aspetto cercò di recuperare o rifare ex novo gli ornamenti architettonici e affidando le decorazioni pittoriche delle sale a Gaetano Bianchi che si ispirò a monumenti della stessa epoca.
Nel 1865 venne inaugurato il Museo nazionale al piano terreno vennero allestite due sale d'armi, con oggetti provenienti in parte dall'armeria medicea e dall'altra dal Guardaroba di Palazzo Vecchio, e una sala di scultura del Quattro-Cinquecento. Nel salone del primo piano trovarono posto le sculture proveniente dal salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, che nel frattempo era diventato sede del Parlamento italiano.
Duramente colpito dall'alluvione del 1966, il palazzo ha poi subito una serie di restauri, ammodernamenti degli impianti e riordino delle collezioni. Tra i più recenti interventi negli interni si segnala l'allestimento della Sala di Michelangelo e della scultura del Cinquecento curata dall'architetto Carlo Cresti e inaugurata nel 1975. Il fronte che guarda a via del Proconsolo è stato interessato da un cantiere per il restauro del paramento lapideo nel 2010-2011 (direttore del cantiere architetto Maria Cristina Valenti, ditta esecutrice Mugelli Costruzioni, ugualmente presente anche nei numerosi altri interventi a interessare gli spazi interni nel 2002 e 2007-2008). Nel 2020 è stato aperto un nuovo cantiere per il restauro e il consolidamento delle facciate esterne, del cortile e degli stemmi (progetto architetto Cristiana Peciullesi, direzione lavori architetto Giancarlo Lombardi)[1].
Descrizione
Per la descrizione dei fronti si riporta quanto già annotato in Firenze 1974: "La parte più antica dell'edificio (1255-60) è quella che prospetta la via del Proconsolo e piazza San Firenze. Le due facciate, formanti angolo retto, sono spartite orizzontalmente da sottili cornici: al pianterreno si aprono porte e finestre architravate con arco di scarico; segue una zona a due piani, con paramento liscio, come in quella inferiore, animata da bifore in basso e da semplici finestre in alto; l'ultima zona è a muratura rustica, con coronamento merlato aggettante su mensole e archetti ogivali. Verso la piazza taglia la seconda cornice un alto finestrone a bifora, che dà luce alla Sala del Consiglio, aperto nel 1345 su disegno di Benci di Cione. La parte retrostante dell'edificio, verso le vie della Vigna Vecchia e dell'Acqua, venne costruita tra il 1325 e il 1346: ripete la sfilata delle bifore, queste più slanciate delle precedenti ed ha finestroni lobati in alto"[1].
Sull'angolo tra via dell'Acqua e via Ghibellina è un tabernacolo con cornice neogotica (1859) che conserva un affresco staccato di Fabrizio Boschi raffigurante San Bonaventura che visita i carcerati, commissionati dalla Compagnia di San Bonaventura dei Carcerati (1589), e restaurato nel 1996 da Daniela Dini per le cure di Silvestra Bargellini (in memoria di Piero Bargellini)[1].
La torre Volognana
Sul Canto del Bargello all'angolo con via Ghibellina, si trova, inglobata nel fianco del palazzo, la torre denominata "Volognana", a Firenze l'unica torre d'origine privata che, diventata parte di un palazzo pubblico, abbia conservato la primitiva altezza (57 metri). Venduta al Comune nel 1254 assieme ad altre proprietà circostanti sia dei Boscoli sia dei Riccomanni, si trasformò in torre del nuovo palazzo del capitano del Popolo. La denominazione della torre come Volognana si imporrebbe a partire da questo momento, in relazione al nome del primo detenuto che qui sarebbe stato imprigionato, Geri da Volognano. Ciò detto, sono evidenti le modifiche intercorse nel tempo che hanno trasformata la fabbrica da casatorre a torre campanaria, con la cella aerea che accoglie la campana detta la Montanina, in quanto presa al castello di Montale nel 1302, spezzata e rifusa nel 1381[3]. Essa suonava sempre in funeste occasioni come per richiamare i giovani alle armi, o per annunciare esecuzioni capitali, o in caso di sollevazioni e tafferugli che generavano sempre feriti e morti. I tristi rintocchi originarono un modo di dire che veniva affibbiato ad una persona che parlava male di tutti: "Ha la lingua lunga come la campana del Bargello; quando suona, suona sempre a vituperio".
"Sulla torre è situata la campana che con lento e sgradevole suono annunziava in passato l'ora della sera nella quale dovevano i cittadini deporre le armi e ritirarsi; suona anch'oggi, senza scopo, dalle ore 10 e mezzo alle 11 di notte, e previene il pubblico del momento in cui si espongono alla pubblica vista quegl'infelici che una malvagia condotta gli ha meritato la condanna a' lavori forzati. Sulle esterne pareti di essa si facevano dipingere per segno di eterna ignominia i ribelli e traditori della patria, e perciò Tommaso di Stefano, detto Giottino, vi ritrasse l'iniquo Gualtieri duca d'Atene co' suoi partigiani, che il popolo, indignato delle sue iniquità, cacciò dalla direzione del governo della Repubblica a' 26 di luglio del 1343. Tali dipinture furono del tutto cancellate dal tempo, e solo qualche tenue avanzo, appena visibile, ve ne potrà rinvenire chi attentamente osserverà la facciata della torre che rimane a settentrione" (Fantozzi 1842). Sotto i beccatelli della merlatura (di tipo guelfo) a coronamento si trovano alcuni stemmi civici: il giglio fiorentino, la croce del Popolo e lo stemma angioino (da quando Renato d'Angiò si era fatto garante della libertà del Comune).
Per quanto riguarda la storia conservativa del manufatto si segnala l'importante intervento di restauro effettuato dalla Soprintendenza ai Monumenti nel periodo immediatamente successivo l'alluvione del 1966, con applicazione di catene in ferro, consolidamento dei paramenti e sostituzione del manto di copertura[3].
Il cortile
Il cortile, porticato su tre lati con archi a tutto sesto su pilastri ottagonali, venne realizzato nel XIII secolo e arricchito nel secolo successivo dal verone e dalla scala goticheggianti, quest'ultima, costruita su lato non porticato, da Neri di Fioravanti tra il 1345 e il 1367.
Con la destinazione a carcere del Palazzo vennero tamponati gli archi del loggiato e del verone. Nella seconda metà dell'Ottocento il cortile fu la parte del palazzo maggiormente valorizzata dai restauri del Mazzei, vennero riaperte le logge e il verone e furono restaurati i superstiti stemmi dei podestà e dei giudici di ruota, nelle volte sotto il loggiati vennero eseguiti affreschi di Gaetano Bianchi con i gonfaloni dei quartieri e alcuni stemmi dei podestà.
Lapidi
Su via del Proconsolo, vicino alla contanata con piazza San Firenze, si trova una lapide del 1255, la più antica datata e ancora in situ della città:
+ SVMM ALEXANDER SĈS QVE MVNDVS ADORAT CV PASTOR MV́DI REGNABĀT REX GVLIELMVS · ET CV́ VIR SPLENDÊS ORNATVS NOBILITATE; DE MEDIOLANO DE TVRRI SIC ALAMANNUS; VRBEM FLORENTÊ GAVDENTI CORDE REGEBAT MENIA TVNC FECIT VIR CÔSTĀS ISTA FVTVRIS · QVI PREERAT PPLO FLORENTI BARTHOLOMEVS MĀTVA QVEM GENVIT COGNOMINE DE NVVVLONO FVLGENTÊ SENSV CLARV́ PROBITATE REFVLTVM QVÊ SIGNĀT AQVILE REDDVŤ SVA SIGNA DECORVM IN SIGNVM PPLI QVOD CÔFERT GAVDIA VITE ⁂ ILLIS QVI CVPIVNT VRBEM CONSVRGERE CELO ⁂
QVAM FOVEAT XP̃S COSERVET FEDERE PACIS ⁂ ESSŤ QVIA CV́CTORVM FLORENTIA PLENA BONORV́ · HOSTES DEVICIT BELLO MAGNOQ TVMVLTV ⁂ GAVDET FORTVNA SIGNIS POPVLOQ POTENTI ⁂ FIRMAT EMIT FERVENS STERNIT NV́C CASTRA SALVTE QVE MAREQVE TERRĀQVE TOTV́ POSSIDET ORBEM · PER QVAM REGNANTÊ FIT FELIX TVSCIA TOTA ⁂ TĀ QVĀ ROMA SEDET SEMPER DVCTVRA TRIVMPHOS · OMNIA DISCERNIT CERTO SVB IVRE CONHERCENS ⁂ ANNIS MILLENIS BIS CENTVM STANTIBVS ORBE ⁂ PENTA DECEM IVNCTIS XP̃I SVB NOMINE QVINQ CVM TRNA DECIMA TVNC TÊPORIS INDITIONE ·
La trascrizione per esteso è: «Summus Alexander Sanctus quem mundus adorat, cum pastor mundi regnabant rexque Guglielmus et cum vir splendens ornatus nobilitate de Mediolano, de Turri sic Alamannus, urbem florentem gaudenti corde regebat moenia tunc fecit vir constans ista futuris qui praeerat populo florenti, Batholomeus Mantua quam genuit cognomine de Nuvolono, fulgente sensu clarum probitate refultum, quam signant aquilae reddunt sua signa decorum in signum populi, quod confert gaudia vitae illis qui cupiunt urbem consurgere coelo, quam foveat Christus conservet foedere pacis. Esset quia cunctorum Florentia plena bonorum hostes, devicit bello magnoque tumultu, gaudet fortuna signis populoque potenti. Firmat emit fervens sternit nunc castra salute, quae mareque terramque totum possidet orbem. Per quam regnantem fit felix Tuscia tota, tam quam Roma sedet semper ductura triumphos, omnia discernit certo sub iure. Cohercens annis millenis bis centum stantibus orbe penta decem iunctis Christi sub nomine quinque cum terna decima tunc temporis indictione».
Traduzione: «Quando regnavano il santo sommo Alessandro, pastore del mondo e che il mondo adora, e il re Guglielmo, e quando governava la città di Firenze con animo lieto un uomo illustre e nobile, cioè Alemanno della Torre di Milano, fu allora che un uomo energico costruì queste mura per i posteri. Costui, Bartolomeo Nuvoloni nativo di Mantova, fulgido di senno, ragguardevole e sorretto dalla probità, era a capo del popolo fiorentino, avente come insegna le aquile e tale insegna lo rende degno di onore sotto l'insegna del popolo che offre le gioie della vita a quanti desiderano che s'innalzi al cielo la città che Cristo protegga e conservi con un patto di pace. Poiché Firenze era piena di tutti i beni, egli vinse i nemici in guerra e in un grande tumulto, egli gode della buona sorte grazie alle insegne e al potere popolare, rafforza, compra, con impeto abbatte ora gli accampamenti grazie alla prosperità che abbraccia il mare, la terra e tutto il mondo. Quando essa [Firenze] regna tutta la Toscana diventa felice; sta salda come Roma, sempre pronta a riportare trionfi; si rende conto di tutto e impone leggi infallibili. Correndo nel mondo l'anno 1255 dell'era cristiana con la tredicesima indizione allora del tempo.»
Vicino all'ingresso del cortile del Bargello in via Ghibellina era presente una targa oggi probabilmente nei depositi, ma nota dalle trascrizioni, che vietava assolutamente di disturbare le ultime ore dei condannati a morte assistiti dai confratelli della Croce al Tempio nella vicina cappella della Maddalena, dentro il palazzo; la targa oggi appare rimossa, ma ne restano i supporti in metallo:
NIVNO ARDISCA ACCOST ARSI ALLA CAPPELLA MEN TRE VI SONO DESTINATI ALLA MORTE SOTTO QVELLA PENA PECVNIARIA ET AFFLIT TIVA CHE PARRÀ AL MAG ISTRATO DEGLI OTTO ET NESSVNO [...] VOMO GARZONE VI INT RODUCA ALCVNO SOTTO LA SVDDETTA O MAGGIOR PENA
Un'altra targa poi si trova vicino all'angolo del palazzo, presso la torre, anche questa scarsamente leggibile ma nota da trascrizioni, che raccomanda precauzioni necessarie contro il rischio di incendi, anche prevenendo anche i casi malintenzionati, di "qualsiasi grado e condizione", a "rigoroso arbitio dei Magistrati loro":
A DÌ 26 GENN 1771 LI SPETTABILI SS OTTO DI GVARDIA E BALIA DELLA CITTÀ DI FIRENZE PROIBIRONO A QVALVNQVE PERSONA DI QUALSIASI STRATO GRADO E CONDIÑE CHE IN AVVENIRE NESSVNO ARDISCA APPOGGIARE LEGNI NÉ VERVN ALTRA COSA COMBVSTIBILE, NÉ ACCENDERE O ACCOSTARE FVOCO ATTORNO LE MVRA PER OGNI PARTE DI QVESTO PALAZZO DI GIVSTIZIA FINO ALLA METÀ DELLA STRADA PVBLICA ALLA PENA DELLA CATTVRA CARCERE ET ARBITRIO RIGO DELL MAG LL
^Helmut Meter, Furio Brugnolo, Vie Lombarde e Venete: Circolazione e trasformazione dei saperi letterari nel Sette-Ottocento fra l'Italia settentrionale e l'Europa transalpina, Berlin-Boston 2011, pp. 226-227; Treccani, Kirkup, Seymour, su treccani.it. URL consultato il 15 agosto 2013.
Giuseppe Zocchi, Scelta di XXIV vedute delle principali Contrade, Piazze, Chiese e Palazzi della Città di Firenze, Firenze, appresso Giuseppe Allegrini, 1744, tav. XVIII;
Ristretto delle cose più notabili della città di Firenze del dottor Raffaello del Bruno, Firenze, Moucke, 1757, p. 53;
Gaetano Cambiagi, L'antiquario fiorentino; o sia, Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, Firenze, Stamperia Imperiale, 1765, p. 100;
Gaetano Cambiagi, L'antiquario fiorentino o sia Guida per osservar con metodo le cose notabili della città di Firenze, Firenze, Stamperia Granducale, 1771, p. 108;
Gaetano Cambiagi, L'antiquario fiorentino, o sia, Guida per osservar con metodo le cose notabili della citta di Firenze, Firenze, Stamperia Granducale, 1781, p. 104;
Marco Lastri, Palazzo del Bargello anticamente del potestà, ed epoche della giudicatura criminale, in L'Osservatore fiorentino sugli edifizi della sua Patria, quarta edizione eseguita sopra quella del 1821 con aumenti e correzioni del Sig. Cav. Prof. Giuseppe Del Rosso, Firenze, Giuseppe Celli, 1831, VIII, pp. 108-112;
Pietro Thouar, Notizie e guida di Firenze e de' suoi contorni, Firenze, G. Piatti, 1841, pp. 297-298;
Federico Fantozzi, Nuova guida ovvero descrizione storico artistico critica della città e contorni di Firenze, Firenze, Giuseppe e fratelli Ducci, 1842, pp. 245-249, n. 46;
Federico Fantozzi, Pianta geometrica della città di Firenze alla proporzione di 1 a 4500 levata dal vero e corredata di storiche annotazioni, Firenze, Galileiana, 1843, p. 142, n. 318;
Nuova Guida Di Firenze, Firenze, Editore Ricci, 1845, pp. 200-202;
Filippo Baldinucci, Notizie dei professori del disegno da Cimabue in qua, con nuove annotazioni e supplementi per cura di Ferdinando Ranalli, 5 voll., Firenze, V. Batelli e Compagni, 1845-1847, I, 1845, pp. 83-84, 106-107; III, p. 639;
Giuseppe Formigli, Guida per la città di Firenze e suoi contorni, nuova edizione corretta ed accresciuta, Firenze, Carini e Formigli, 1849, pp. 174-175;
Nuova guida della città di Firenze ossia descrizione di tutte le cose che vi si trovano degne d’osservazione, con piante e vedute, ultima edizione compilata da Giuseppe François, Firenze, Vincenzo Bulli, 1850, pp. 226-228;
Luigi Passerini, Del Pretorio di Firenze, Firenze, Ricordi e Jouhaud, 1865, 2ª edizione rivista e corredata di aggiunte;
Giovanni Battista Uccelli, Il Palazzo del Podestà. Illustrazione storica, Firenze, Tipografia delle Murate, 1865;
Luigi Passerini, Del Pretorio di Firenze, in Curiosità storico-artistiche fiorentine, Prima Serie, Firenze, per Stefano Jouhaud, 1866;
Luigi Passerini, Progetto per la formazione di un Museo Nazionale storico-archeologico nel Palazzo del Potestà in Firenze, in Curiosità storico-artistiche fiorentine, Seconda Serie, Firenze, presso Stefano Jouhaud, 1875, pp. 117-133;
Emilio Burci, Guida artistica della città di Firenze, riveduta e annotata da Pietro Fanfani, Firenze, Tipografia Cenniniana, 1875, pp. 53-61;
Gaspare Antonio Campani, Guida per il visitatore del R. Museo Nazionale nell'antico Palazzo del Potestà in Firenze, Firenze, Tipografia Bencini, 1884;
Restauri mal fatti, in "Arte e Storia", III, 1884, 5, p. 40;
Il Museo nazionale di Firenze, in "Arte e Storia", III, 1884, 48, p. 383;
Iscrizioni e memorie della città di Firenze, raccolte ed illustrate da M.ro Francesco Bigazzi, Firenze, Tip. dell’Arte della Stampa, 1886, pp. 316-318, 377-378;
Arnaldo Cocchi, San Bonaventura alla visita delle Carceri. Tabernacolo in via dell'Acqua sul canto di via Ghibellina, in Notizie storiche intorno antiche immagini di Nostra Donna che hanno culto in Firenze, Firenze, Giuseppe Pellas Editore, 1894, p. 143;
Ministero della Pubblica Istruzione (Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti), Elenco degli Edifizi Monumentali in Italia, Roma, Tipografia ditta Ludovico Cecchini, 1902, p. 248;
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Il Monumento e il suo doppio: Firenze, a cura di Marco Dezzi Bardeschi, Firenze, Fratelli Alinari Editrice, 1981, pp. 32-37;
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Stefano Bertocci in Firenze. Guida di Architettura, a cura del Comune di Firenze e della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze, coordinamento editoriale di Domenico Cardini, progetto editoriale e fotografie di Lorenzo Cappellini, Torino, Umberto Allemandi & C., 1992, p. 52, n. 29;
Guido Zucconi, Firenze. Guida all’architettura, con un saggio di Pietro Ruschi, Verona, Arsenale Editrice, 1995, p. 38, n. 31;
Bruno Santi, Tabernacolo a Firenze: i restauri (1991-2001), Firenze, Loggia de’ Lanzi per l’Associazione Amici dei Musei fiorentini, Comitato per il decoro e il restauro dei tabernacoli, 2002, pp. 58-59;
La storia del Bargello. 100 capolavori da scoprire, a cura di Beatrice Paolozzi Strozzi, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2004;
Franco Cesati, Le strade di Firenze. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità della città più affascinante del mondo attraverso 2400 vie, piazze e canti, 2 voll., Roma, Newton & Compton editori, 2005, I, p. 277;
Touring Club Italiano, Firenze e provincia, Milano, Touring Editore, 2005, pp. 372-374;
Cristina Danti, Alberto Felici, Paola Ilaria Mariotti, Il ciclo giottescho della Cappella della Maddalena: una cronaca sui restauri ottocenteschi e su quelli attuali, in "Kermes", XIX, 2006, 61, pp. 27-38;
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Archivistica per la Toscana, Guida agli archivi di architetti e ingegneri del Novecento in Toscana, a cura di Elisabetta Insabato e Cecilia Ghelli, con la collaborazione di Cristina Sanguineti, Firenze, Edifir, 2007, p. 244;
Claudio Paolini, Architetture fiorentine. Case e palazzi nel quartiere di Santa Croce, Firenze, Paideia, 2009, pp. 246-248, n. 352.
Mugelli Costruzioni 1913-2013. Un secolo di cantieri e restauri edili, Firenze, Tipografia San Marco, 2013, pp. 153-156;
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Marco Frati, Progetto e percezione del palazzo pubblico nel tardo medioevo: il caso del Bargello a Firenze, in "Studi e Ricerche di Storia dell'Architettura", II, 2018, 3, pp. 64-83.
Venezia bizantinaInformazioni generaliNome ufficialeΒενετικὰ (Venetikà) Nome completoDistretto della Venezia marittima CapoluogoHeracliana Altri capoluoghiOpitergium Dipendente daEsarcato d'Italia Evoluzione storicaInizio584 Fine697 Preceduto da Succeduto da Eparchia Annonaria Ducato di Venezia Cartografia La Venezia (in latino: Venetia, in greco: Βενετικὰ, Venetikà) fu un distretto dell'Esarcato d'Italia costituito nel 584 dall'imperatore bizantino Maurizio, scorporandolo...
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Мускат Оттонель Виноград (Vitis) Колір шкіри ягоди БілийВид Виноград справжнійТакож називається Мускат-Оттонель, other synonymsПоходження Франція Мускат Оттонель або Мускат-Оттонель (у Німеччині) — білий винний сорт винограду, який є представником сімейства мускатних виногра
Trung Quốc tạiThế vận hội Mùa hè 2012Mã IOCCHNNOCỦy ban Olympic Trung QuốcTrang webolympic.cn (tiếng Trung Quốc và Anh)ở Luân Đôn, Anh QuốcVận động viên396 trong 23 môn thể thaoNgười cầm cờYi Jianlian (khai mạc)Xu Lijia (bế mạc)Huy chươngXếp hạng 2 Vàng Bạc Đồng Tổng số 38 31 22 91 Tham dự Thế vận hội Mùa hè (tổng quan)19521956–19801984198819921996200020042008201220162020Các lần tham dự khác ...
مايكل رسل معلومات شخصية الميلاد 1 مايو 1978 (العمر 45 سنة)ديترويت, ميتشيغان, الولايات المتحدة الطول 1.72 م الإقامة هيوستن, تكساس, الولايات المتحدة الجنسية الولايات المتحدة الوزن 72 كجم استعمال اليد اليمنى المدرسة الأم جامعة كاليفورنيا، بركليجامعة فينيكس الحياة العملية بد�...
بلدة كلايتون الإحداثيات 42°59′54″N 83°52′41″W / 42.998333333333°N 83.878055555556°W / 42.998333333333; -83.878055555556 تقسيم إداري البلد الولايات المتحدة[1] التقسيم الأعلى مقاطعة جينيسي خصائص جغرافية المساحة 34.2 ميل مربع ارتفاع 233 متر عدد السكان عدد السكان 7460 (1 أبري...
1983 studio album by The CreaturesFeastStudio album by The CreaturesReleasedMay 1983RecordedJanuary 1983StudioSea-West Studios, Oahu, HawaiiGenrePost-punk, ExoticaLength35:46LabelPolydorProducer Mike Hedges The Creatures The Creatures chronology Wild Things(1981) Feast(1983) Boomerang(1989) Siouxsie Sioux chronology A Kiss in the Dreamhouse Siouxsie and the Banshees(1982) Feast(1983) Hyæna(1984) Singles from Feast Miss the GirlReleased: 15 April 1983 Feast is the debut studio album b...
American politician Matt Blunt54th Governor of MissouriIn officeJanuary 10, 2005 – January 12, 2009LieutenantPeter KinderPreceded byBob HoldenSucceeded byJay Nixon37th Secretary of State of MissouriIn officeJanuary 8, 2001 – January 10, 2005GovernorBob HoldenPreceded byBekki CookSucceeded byRobin CarnahanMember of the Missouri House of Representativesfrom the 139th districtIn officeJanuary 6, 1999 – January 8, 2001Preceded byPhillip Wannemacher...
Ini adalah nama Korea; marganya adalah Kim. Pada nama panggung/nama pena, nama belakangnya adalah Jung. Jung WooLahirKim Jung-guk14 Januari 1981 (umur 42)Busan, Korea SelatanPendidikanInstitut Seni Seoul - Film Universitas Kyung Hee Sekolah Pascasarjana Jurnalisme dan Komunikasi - Magister di Kajian Konten BudayaPekerjaanAktorTahun aktif2001–sekarangAgenBH EntertainmentSuami/istriKim Yoo-mi (m. 2016)Nama KoreaHangul정우 Alih AksaraJeong-uMcCu...
Lista światowego dziedzictwa UNESCO w Kirgistanie – lista miejsc w Kirgistanie wpisanych na listę światowego dziedzictwa UNESCO, ustanowioną na mocy Konwencji w sprawie ochrony światowego dziedzictwa kulturowego i naturalnego, przyjętą przez UNESCO na 17. sesji w Paryżu 16 listopada 1972[1] i ratyfikowaną przez Kirgistan 3 lipca 1995 roku[2]. Obecnie (stan na koniec 2022 roku) na liście znajdują się trzy obiekty: dwa o charakterze dziedzictwa kulturowego i jeden o charakterze pr...
Artikel ini sebatang kara, artinya tidak ada artikel lain yang memiliki pranala balik ke halaman ini.Bantulah menambah pranala ke artikel ini dari artikel yang berhubungan atau coba peralatan pencari pranala.Tag ini diberikan pada Februari 2023. Teori pembentukan Bumi adalah berbagai teori yang diajukan sebagai penjelasan asal usul terbentuknya Bumi.[1] Banyak ilmuwan yang meneliti dan menyimpulkan peristiwa terbentuknya Bumi, dengan berbagai teori dan hipotesis mereka.[1] Teo...
This article is about the 1969 film. For other films, see Winnie-the-Pooh (disambiguation). 1969 filmWinnie-the-PoohImage from the film.Directed byFyodor KhitrukScreenplay byBoris ZakhoderFyodor KhitrukStarringYevgeny LeonovIya SavvinaNarrated byVladimir OsenevMusic byMieczysław WeinbergProductioncompanySoyuzmultfilmRelease date 1969 (1969) Running time11 minutes[1]CountrySoviet UnionLanguageRussian Winnie-the-Pooh (Russian: Винни-Пух, romanized: Vinni-Pukh, IPA: ...
American television newsmagazine/reality legal series For the Australian television current affairs program, see Dateline (Australian TV program). For other uses, see Dateline (disambiguation). Dateline NBCAlso known asDatelineGenreNewsmagazinePresented byLester Holt(for past anchors, see section)ComposerMichael Karp (1992–2007)Country of originUnited StatesOriginal languageEnglishNo. of seasons31ProductionExecutive producersDavid CorvoLiz ColeCamera setupSingle-cameraRunning time3 hours (i...
High school in Connecticut This article is about the high school in Connecticut. For the high school in South Australia, see Enfield High School (South Australia). Enfield High SchoolAddress1264 Enfield StreetEnfield, Connecticut 06082United StatesCoordinates41°58′47″N 72°35′48″W / 41.979660°N 72.596728°W / 41.979660; -72.596728InformationTypePublic high schoolMottoSoaring to SuccessEstablished1893 (130 years ago) (1893)School districtEnfield ...
Coin cabinet; by François-Honoré-Georges Jacob-Desmalter; 1809–1819; mahogany (probably Swietenia mahagoni), with applied and inlaid silver; 90.2 x 50.2 x 37.5 cm; Metropolitan Museum of Art (New York City) Egyptian revival decorative arts is a style in Western art, mainly of the early nineteenth century, in which Egyptian motifs were applied to a wide variety of decorative arts objects. Enthusiasm for the artistic style of Ancient Egypt is generally attributed to the excitement over Napo...
Standard form of Chinese and the official language of China For other uses, see Standard Chinese (disambiguation). Huayu redirects here. For other uses, see Huayu (disambiguation). It has been suggested that this article be merged into Chinese language. (Discuss) Proposed since October 2023. Standard ChineseStandard Mandarin现代标准汉语現代標準漢語Xiàndài biāozhǔn hànyǔNative toMainland China, Taiwan, SingaporeNative speakersHas begun acquiring native speakers (as of 19...
A1(M) menuju ke selatan dari persimpangan 2 di Hatfield. A1 adalah jalan bernomor terpanjang di Inggris, membentang sepanjang 660 km. Jalan ini menghubungkan London, ibu kota Inggris dengan Edinburgh, ibu kota Skotlandia. Melewati atau dekat dengan kota-kota: London Utara, Hatfield, Welwyn Garden City, Stevenage, Baldock, Letchworth Garden City, Huntingdon, Peterborough, Stamford, Grantham, Newark-on-Trent, Retford, Doncaster, York, Ripon, Darlington, Durham, Sunderland, Gateshead, Newc...
Tribunal Calificador de Elecciones Emblema. Edificio sede del Tribunal Calificador de Elecciones.LocalizaciónPaís República de Chile República de ChileInformación generalSigla TricelJurisdicción NacionalTipo Tribunal electoralSede Compañía de Jesús, 1288, SantiagoOrganizaciónPresidente Juan Eduardo Fuentes BelmarSecretaria relatora Carmen Gloria ValladaresComposición 5 ministrosDepende de AutónomoPresupuesto 1 268 003 miles de pesos chilenos (2020)[1]His...