Si diplomò al liceo artistico e successivamente studiò alla facoltà di architettura dell'Università di Firenze, laureandosi nel 1962.
Nel contempo operò nelle arti figurative, ottenendo alcuni riconoscimenti; preferì comunque dedicarsi con maggiore impegno allo svolgimento delle attività di architetto, docente universitario e storico dell'architettura.
Autore particolarmente prolifico, fu direttore della rivista "La Nuova Città" fondata da Giovanni Michelucci e curò studi monografici su Le Corbusier e Alvar Aalto, oltre ai volumi Architetti e ingegneri della Toscana dell'Ottocento (1978), Architettura e fascismo (1986), Il liberty a Firenze (1982), Orientalismi nelle architetture d'Occidente (1999) e Museologia e museografia. Teoria e prassi (2006). Fu protagonista indiscusso dello studio della storia dell'architettura fiorentina tra le due guerre.[4]
^Cronaca di una esperienza progettuale, in: Luciano Berti e Carlo Cresti: Inaugurazione della sala di Michelangelo e della scultura fiorentina del Cinquecento. Museo nazionale del Bargello, 31 Maggio 1975, p.17-19
(EN) Italian architecture 1965-1970: Second itinerant triennial exhibition of contemporary italian architecture, 1973.
Gabriele Corsani, Marco Bini, La facoltà di architettura di Firenze fra tradizione e cambiamento, Atti del convegno, Firenze, 2007.
Andrea Aleardi, Corrado Marcetti (Fondazione Michelucci), L'architettura in Toscana dal 1945 a oggi. Una guida alla selezione delle opere di rilevante interesse storico-artistico, Città di Castello, Alinea Editrice, 2011, SBNIT\ICCU\VEA\1047018.
Daniela Patrone, Le architetture di Carlo Cresti, Pontecorboli Editore, 2011.