Secondo il De' Santi, nell'opera Memorie delle famiglie nocerine, l'arme aveva lo scudo araldico color oro e portava un albero di noce al naturale, lo stesso autore riferisce anche di una blasonatura alternativa («come più generalmente ritenuta») d'azzurro all'albero di noce coi frutti d'oro pendenti dai rami.[3] Lo stesso autore riporta che secondo Monsignor Lunadoro e il Maruggi sarebbe stata insegna di Nocera «donna di abito purpureo, in atto di ferire con acuto ferro, giovane addormentato in letto: insegna che rammenterebbe il racconto del greco Dositeo, riportato da Plutarco, circa le origini nocerine, ma della quale non si ha storica certezza».[4]
Storia
L’uso dello stemma da parte della città con il noce (latino: nux) risale al secolo XVI. Tuttavia, l’origine è antecedente, essendo il blasone della famiglia dei Conti di Nocera, che nacque dai Dauferidi nel XI secolo.[2]
È uno stemma parlante, i cui elementi dello scudo richiamano il nome del possessore; in realtà il nome Nocera ha un'etimologia completamente diversa. Esemplari dello stemma scolpito sono presenti presso la chiesa del Corpo di Cristo risalente al 1575; un altro esempio può essere visto presso l'antica sede dell'universitas posta tra via Alberto Malet e piazza Corpo di Cristo a Pagani.
Altrettante rilevanze sono visibili su due portoni presso Capocasale ed il Casale del Pozzo, due borgate di Nocera Inferiore, un'altra rappresentazione dello stemma cittadino è presente sull'antico portale d'ingresso del Convento di Santa Maria degli Angeli di Nocera Superiore. Infine sul campanile cinquecentesco del convento di sant'Antonio è visibile uno scudo spagnolo recante la blasonatura col noce.
Stemmi comunali
Dalla dissoluzione dell'antica civitas di Nocera dei Pagani sono derivati cinque comuni, quattro dei quali portano un albero nel loro stemma.
Nocera Inferiore
A sinistra lo stemma ufficiale concesso nel 2013, a destra quello in uso in precedenza.
Nocera Inferiore utilizza uno stemma direttamente derivato dall'antica arme di Nocera dei Pagani.[5]
Lo stemma, che è stato brisato con una bordura di rosso, ha la seguente blasonatura:
«D'oro, all'albero di noce di verde, fustato e sradicato al naturale, fruttato di ventuno d'oro; il tutto alla bordatura diminuita di rosso, caricata dalla scritta Urbs Nuceria, in lettere maiuscole d'oro, la parola Urbs, scritta a destra dall'alto in basso, con le lettere coricate e con la sommità rivolta all'interno, la parola Nuceria, scritta a sinistra dal basso in alto, con le lettere coricate e con la sommità rivolta all'interno. Ornamenti esteriori da Città.»
(D.P.R. 20.12.2013 concessione di stemma e gonfalone)
Sullo stemma in uso in precedenza erano presenti due gigli d'argento posti ai lati del fusto del noce.
Nocera Superiore
Lo stemma di Nocera Superiore, riconosciuto con D.P.R del 6 aprile 1987, deriva direttamente da quello dell'antica città di cui usa la versione con fondo azzurro. Ha la seguente blasonatura:
«d'azzurro, al noce sradicato, di verde, fruttato d'oro, accompagnato ai fianchi delle parole Urbs Nuceria in lettere maiuscole romane d'oro, poste verticalmente, la parola Urbs in bordatura nel fianco destro e con la U iniziale all'insù, la parola Nuceria in bordatura nel fianco sinistro e con la A finale all'insù. Ornamenti esteriori di città.[6]»
«un albero in campo rosso sovrastato da una corona turrita a cinque punte.[7]»
Il tipo di albero riportato in realtà riprende un albero realmente esistito, un pino d'Italia, presso il primo campo comunale, l'omonimo Campo del Pino, poi trasformato in giardino pubblico.[8]
Sant'Egidio del Monte Albino
Lo stemma comunale, riconosciuto con decreto del 28 maggio 1913, ha la seguente blasonatura:
«di argento, al noce nodrito nella pianura e sostenuto da due leoni affrontati, il tutto al naturale. Lo scudo accollato ad un pastorale d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
^La storia, su prolocosantegidio.it. URL consultato l'8 aprile 2010.
Bibliografia
Luigi Giliberti, Sullo stemma di Nocera de' Pagani, Napoli, Tipografia Melfi & Joele, 1915.
Luigi Giliberti, Sullo stemma e la denominazione di Nocera Inferiore, Napoli, Tipografia Esperia, 1925.
Enea Falcone, Nocera dei Pagani dalle origini ad oggi: con riferimenti a particolari vicende storiche del Regno delle Due Sicilie e nazionali, vol. I, parte III, Cava de' Tirreni, Arti grafiche Palumbo & Esposito, 1983, pp. 164-165.