La Siria (in araboٱلـشَّـام?, al-Shām, geroglifici luviani: Sura/i; in greco antico: Συρία?; nella moderna letteratura definita "Grande Siria",[1] "Siria-Palestina",[2] o Levante)[3] è una regione storica del Vicino Oriente, posta sulla costa del Mediterraneo orientale, a sud dell'Anatolia. L'area di riferimento corrisponde grosso modo alla località biblica indicata come Aram.
Quando, a partire dall'VIII secolo a.C., gli Assiri conquistarono i paesi posti fra il Tigri e il Mediterraneo, il nome Assyria (derivato da Aššurayu, 'assiro' in lingua assira, dal nome dell'antica città di Assur e del dio eponimo Assur) si estese anche a queste terre, per poi trasformarsi.[5][6]
In senso storico più comune, per Siria ci si riferisce all'intero nord Levante, compresa Alessandretta e l'antica città di Antiochia, o in senso esteso al Levante fino a sud dell'Egitto romano, ma non comprendendo la Mesopotamia. L'area della Grande Siria (in araboسُـوِرِيَّـة الْـكُـبْـرَى?, Sūriyya al-Kubrá; anche "Siria naturale" (in araboسُـوْرِيَّـة الـطَّـبِـيْـعِـيَّـة?, Sūriyya al-Ṭabīʿiyyah) o "Paese del Nord" in araboبِـلَاد الـشَّـام?, Bilād al-Shām)).[1] Si estende approssimativamente sul territorio del medievale Califfato arabo del Bilād al-Shām, che comprendeva il Mediterraneo orientale o Levante, e la Mesopotamia occidentale. La conquista araba del Levante, nel VII secolo, ha dato origine a questa provincia, che comprendeva gran parte della regione della Siria, e si è ampiamente sovrapposta a questa. Altre fonti indicano che il termine Grande Siria fu coniato durante il dominio dell'Impero ottomano, dopo il 1516, per designare l'area approssimativa inclusa nell'attuale Libano, Siria, Giordania e Palestina.[7]
L'incertezza nella definizione dell'estensione della "Siria" è aggravata dalla confusione etimologica dei nomi dal suono simile, Siria e Assiria. La questione dell'ultima identità etimologica dei due nomi rimane aperta ancora oggi, ma a prescindere dall'etimologia, i due nomi sono stati spesso considerati come intercambiabili o sinonimi dal tempo di Erodoto.[8] Nel periodo dell'Impero romano Siria e Assiria erano già considerate due entità diverse, Siria romana e Assiria romana.
Killebrew e Steiner, descrivevano il Levante come la regione siriana, dandogli i seguenti confini: il Mar Mediterraneo ad ovest, il deserto arabo e la Mesopotamia ad est e il Tauro e l'Anatolia a nord.[3]
Il nome Siria deriva dall'antico greco per indicare i Siriani, in grecoΣύριοι? traslitterato in antico greco comeSȳrioi, che i greci applicavano, senza distinzioni, a diversi popoli del Vicino Oriente sotto il dominio dell'Assiria. Gli studiosi moderni confermano che il termine deriva dall'affine greco in grecoἈσσυρία?, traslitterato Assiria in greco antico, a sua volta derivato dall'accadico traslitterato in Aššur.[15]
La pronuncia in arabo classico di Siria è Sūriya (nella lingua araba moderna Sūrya). Il nome non era usato dai musulmani prima del 1870, ma dai cristiani da lungo tempo. Secondo la Chiesa ortodossa siriaca, "Sirian" significava "cristiano" all'origine del cristianesimo.[senza fonte] Dopo l'indipendenza della Siria, nel 1936, il termine "siriano" designò i cittadini dello Stato, a prescindere dalla loro etnia. L'aggettivo "siriaco" (suryāni in araboسرياني?) divenne di uso comune come etnonimo per evitare ambiguità con "siriano".
Oggi, il termine arabo Sūriya si riferisce all'attuale stato della Siria, in opposizione alla regione storica di Siria, ma questa distinzione non fu chiara fino alla metà del XX secolo.
Altre fonti indicano che il termine etimologicamente significa "terra della mano sinistra", riferendosi al fatto che per qualcuno nell'Hejaz rivolto verso est, il nord è a sinistra (quindi il nome di Yemen (اَلْـيَـمَـن, al-Yaman) corrispondente significa "lato destro").[10]Sham deriva dalla radice semiticaŠin–hamza–mimش ء م (riferendosi alla sfortuna, che è tradizionalmente associata alla sinistra), come si vede nelle grafie alternative arabe come شأم e شآم. La regione di Sham è a volte definita come l'area che è stata dominata da Damasco, a lungo un importante centro regionale.[senza fonte] — Difatti, il termine Latn in araboالـشَّـام?, può riferirsi alla città di Damasco.[22]
Non esiste alcun collegamento con il nome di Shem figlio di Noè (il cui nome in arabo è Latnسَـام con una consonante iniziale diversa e senza alcuna consonante interna occlusiva glottidale sorda).
Storia
Antica Siria
Erodoto usa in greco antico: Συρία? per riferirsi al tratto di terra che va dal fiume Halys, compresa la Cappadocia (Storie, I.6) nella Turchia di oggi al Monte Casio (Storie, II.158), che Erodoto posiziona appena a sud del lago Serbonis (Storie, III.5). Secondo varie osservazioni di Erodoto in luoghi diversi, egli descrive la Siria includendo l'intero tratto della linea costiera fenicia, nonché città come Cadytis (Gerusalemme) (Storie III.159).[8]
Siria ellenistica
Nella Grecia classica, Siria e Assiria erano usate quasi intercambiabilmente, ma nell'Impero romano, Siria e Assiria divennero distinti termini geografici. La "Siria", durante l'Impero romano, veniva riferita a "quella parte dell'Impero situata tra l'Asia Minore e l'Egitto", ad esempio il Levante occidentale, mentre "Assiria" era parte dell'Impero persiano, e solo molto brevemente passò sotto il controllo romano (nel 116-118 che fu il picco massimo dell'espansione romana).
Ai monarchi seleucidi era tradizionalmente attribuito il titolo di "re di Siria".
In epoca romana, il nome Siria era usato per comprendere l'intero Levante settentrionale e aveva un confine incerto a nord-est che Plinio il Vecchio descrive come comprendente, da ovest a est, il Regno di Commagene, Sofene e Adiabene, "precedentemente nota come Assiria".[23]
Diversi scrittori hanno usato il termine per descrivere l'intera regione del Levante durante questo periodo; il Nuovo Testamento ha usato il nome in questo senso in numerose occasioni.[24]
Nel 64 a.C., la Siria divenne una provincia dell'Impero romano, dopo la conquista da parte di Pompeo. La Siria romana confinava con la Giudea a sud, con i domini greci in Anatolia a nord, con la Fenicia ad ovest, ed era in continua guerra con i parti ad est.
Nel 135, divenne Siria-Palestina incorporando l'intero Levante e l'ovest della Mesopotamia. Nel 193, la provincia venne divisa in (Celesiria) e Fenicia. Tra il 330 e il 350 (probabilmente nel 341), venne creata la provincia di Euphratensis fuori dal territorio della Celesiria e dell'antico regno di Commagene, con Ierapoli capitale.[25]
Dopo il 415 la Celesiria venne sudduìivisa in Siria I, con capitale rimasta ad Antiochia, e Syria II o Salutaris, con capitale Apamea sul fiume Oronte. Nel 528, Giustiniano I creò la piccola provincia costiera di Theodorias fuori dal territorio di entrambe le province.[26]
Nei tardi anni del dominio ottomano, venne suddivisa in wilaya o sub-province i cui confini e la scelta delle città come sedi di governo al loro interno variavano nel tempo. I wilaya o sub-province erano quelli di Aleppo, Damasco e Beirut, insieme ai due speciali distretti di Monte Libano e Gerusalemme. Aleppo era costituito dal nord della Siria odierna e parte del sud della Turchia, Damasco copriva il sud della Siria e l'odierna Giordania, Beirut, il Libano e la costa siriana di Latakia a sud della Galilea, mentre Gerusalemme comprendeva le terre della Galilea e l'ovest dei fiumi Giordano e Wadi Araba.
Il Regno Arabo di Siria fu il primo Stato arabo contemporaneo a venire alla luce, ma durò poco più di quattro mesi (8 marzo-24 luglio 1920). Durante la sua breve esistenza, il regno fu guidato da Fayṣal b. Ḥusayn figlio dello sceriffo al-Ḥusayn ibn ʿAlī. Nonostante le sue rivendicazioni sul territorio della Grande Siria, il governo di Fayṣal controllava un'area limitata e dipendeva dalla Gran Bretagna che, insieme alla Francia, si opponeva all'idea di una Grande Siria e rifiutava di riconoscere Faisal come suo re.[30] Il regno si arrese alle forze francesi il 24 luglio 1920.
Damasco ospita la Grande Moschea, considerata una delle moschee più grandi e meglio conservate dell'era omayyade. Si ritiene che custodisca i resti del figlio di Zaccaria, Giovanni Battista (per i musulmani Yaḥyā),[27][38] venerato da tutta la Cristianità[35] e dall'Islam, come suo padre, perché considerati profeti.[37] Altri siti importanti comprendono Bab al-Saghir[39][40] e la Moschea Sayyida Ruqayya.[41][42]
^ Robert Rollinger, 2006 | The terms "Assyria" and "Syria" Again.
^Proposto per primo da Theodor Nöldeke nel 1881; cf. Douglas Harper, Syria, in Online Etymology Dictionary, novembre 2001. URL consultato il 22 gennaio 2013..
^In ebraico, mayim (מַיִם) significa "acqua". Nella Genesi 1:6Elohim separò le "acque dalle acque". L'area sopra la terra era piena di acqua del cielo (sham-mayim) e la terra sottostante era coperta dall'acqua del mare (yam-mayim).
^ National Spiritual Assembly of the United States, Shrine of Bahá'u'lláh, in Bahá'í News, n. 418, gennaio 1966, p. 4. URL consultato il 12 agosto 2006.
(EN) Hans Wehr & J M. Cowan Arabic–English Dictionary, Ithaca, N.Y.: Spoken Language Services, 1976.
(EN) Michael Provence, "The Great Syrian Revolt and the Rise of Arab Nationalism", University of Texas Press, 2005.
(EN) Pipes, Daniel, Greater Syria: the History of an Ambition. New York: Oxford University Press, 1990. viii, 240 p., ill. with b&w photos and maps. ISBN 978-0-19-506022-5 pbk.; altro ISBN sulla copertina posteriore, 0-19-506002-4