Nel 2002 invece dirige il suo primo film live-action The Time Machine, trasponendo il racconto omonimo del bisnonno La macchina del tempo, già portato al cinema da George Pal, su sceneggiatura di David Duncan, in L'uomo che visse nel futuro nel 1960 di cui il film di Wells costituisce un remake. Il film inoltre si caratterizza per l'uso di tecnologie come il matte painting e computer grafica ovviamente assenti nella precedente pellicola e l'inserimento di concetti New Age[1]. Il film pur ottenendo un buon incasso, 123,729,176 di risultato al botteghino a fronte di un budget di realizzazione di 80 milioni di dollari, è stato accolto generalmente in maniera negativa dalla critica.
Nel 2010 torna all'animazione dirigendo Milo su Marte, tratto dall'omonimo libro per ragazzi di Berkeley Breathed che si rivela invece un flop sia di critica che di pubblico.