Sextius Alexandre François de Miollis

Sextius Alexandre François de Miollis
NascitaAix-en-Provence, 18 settembre 1759
MorteAix-en-Provence, 18 giugno 1828
Luogo di sepolturaCimitero di Saint Pierre ad Aix-en-Provence
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Regno di Francia
Prima Repubblica francese
Primo Impero francese
Restaurazione francese
Forza armataArmée royale française
Armée révolutionnaire française
Grande Armata
ArmaFanteria
Anni di servizio17761815
GradoGenerale di divisione
GuerreGuerra d'indipendenza americana
Guerre rivoluzionarie francesi
Guerre napoleoniche
CampagneCampagna d'Italia (1796-1797)
Campagna d'Italia (1813-1814)
BattaglieBattaglia di Yorktown
Assedio di Mantova del 1796-1796
Scontro di Siena
Comandante diGuarnigione di Roma
DecorazioniCommendatore del Reale Ordine delle Due Sicilie
Commendatore dell'Ordine della Corona ferrea
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Sextius Alexandre François de Miollis, meglio noto nella storiografia italiana come Sesto Alessandro Francesco Miollis (Aix-en-Provence, 18 settembre 1759Aix-en-Provence, 18 giugno 1828), è stato un generale francese.

Figlio di un consigliere del Parlamento, nobilitato nel 1770, aveva un fratello dottore in diritto nel 1781, avvocato poi prefetto di Finistère dal 1805 al 1815, e un altro, François-Melchior, vescovo di Digne dal 1805 al 1838.

Biografia

Intrapresa la carriera militare all'età di 17 anni nel reggimento di fanteria Soissonnais-Infanterie, partecipò come sottotenente alla guerra d'indipendenza americana, sotto il comando del generale Rochambeau; fu ferito durante l'assedio di Yorktown (1781) e divenne capitano.

Capo del 1º Battaglione di volontari nazionali del dipartimento Bocche del Rodano, nel 1792 diede numerose prove di valore e nel 1796 fu nominato generale di brigata. Partecipò alla Prima campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte nel 1796 e 1797, segnalandosi nell'assedio di Mantova, che comandò personalmente. Divenuto generale di divisione dopo il trattato di Campoformio, fu incaricato di occupare la Toscana.

Nel 1799 fu tra i difensori di Genova agli ordini del generale Masséna. Fu poi, nel 1803, governatore di Belle Île e nel 1806 di Mantova, ove fece erigere un monumento al poeta latino Virgilio e, approfittando di un breve soggiorno nella città di Ferrara, fece trasferire in gran pompa le ceneri dell'Ariosto nell'Università della città. La città di Verona gli deve il restauro della sua famosa Arena.

Nel 1807 divenne comandante delle truppe francesi in Toscana e il 3 febbraio 1808 occupò la città di Roma con una divisione, comportandosi tuttavia con moderazione nell'eseguire i severi ordini ricevuti nei confronti di Pio VII e della regina di Etruria, Maria Luisa di Borbone-Spagna. Rimase governatore degli Stati pontifici fino al 1813.

Luigi XVIII gli affidò i dipartimenti di Bocche del Rodano e della Vaucluse. Inviato a sbarrare la strada a Napoleone I fuggito dall'esilio dell'isola d'Elba, si riunì a lui. Durante i cento giorni Napoleone lo incaricò del comando di Metz, ove rimase fino a metà di ottobre del 1815, quando si ritirò definitivamente dalla vita attiva.

Onorificenze

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