Nel 1880, dopo aver schiaffeggiato un'attrice, si dimise con un certo scandalo dal «Français» e creò la propria compagnia teatrale, con la quale partì per l'estero facendo fortuna. A New York incontrò Thomas Edison e registrò su un cilindro sonoro un brano di Fedra. Rientrata in Francia, dal 1893 diresse il Théâtre de la Renaissance, e successivamente il Théâtre des Nations, dove interpretò La signora delle camelie. Allo scoppiare dell'Affare Dreyfus l'attrice diede il suo sostegno a Émile Zola.
Nel dicembre del 1894 chiese a Alfons Mucha di disegnare i suoi manifesti. I successivi sei anni di collaborazione portarono un secondo momento di splendore alla sua carriera che, verso la fine, la vide impegnata anche come attrice per il cinema muto. Il primo film in cui recitò fu Il duello di Amleto nel 1900. Ne girò otto, di cui due autobiografici. L'ultimo, Sarah Bernhardt a Belle Isle (1912) descrive la sua vita quotidiana. Nel 1914 le venne conferita la croce della Legion d'onore. L'amputazione di una gamba, per tubercolosi ossea, nel 1915, quando l'attrice aveva settant'anni, non le impedì di continuare a recitare da seduta.
Sarah Bernhardt pubblicò diversi libri e opere teatrali; fu tra le figure principali che ispirarono il personaggio della Berma, la grande attrice descritta da Marcel Proust in Alla ricerca del tempo perduto. L'influenza fu così netta che nelle sue lettere lo scrittore francese chiamò spesso il personaggio col nome di "Haras", l'inverso di Sarah.
Morì a Parigi il 26 marzo 1923 per uremia, all'età di 79 anni e fu sepolta al cimitero di Père Lachaise. La sua tomba riporta solo il suo nome, senza altre iscrizioni.
Vita privata
A vent'anni, da una relazione con un nobile belga, Charles-Joseph Eugène Henri Georges Lamoral de Ligne (1837-1914), figlio di Eugenio, VIII Principe di Ligne, ebbe il suo unico figlio, Maurice Bernhardt, che diventerà scrittore. Successivamente ebbe diversi amanti, tra cui artisti come Gustave Doré e Georges Clairin, e attori come Mounet-Sully e Lou Tellegen. Inoltre si pensa che sia stata l'amante di Victor Hugo (quando lei aveva 27 anni, mentre lo scrittore 70 anni) e persino del Principe di Galles.
Nel 1882 si sposò a Londra con un collega di origini greche, Aristides Damala, più giovane di lei di undici anni, che era però dipendente dalla morfina, così la loro turbolenta convivenza durò pochissimo. Sarah restò comunque legalmente sua moglie sino alla morte del giovane attore, che avvenne nel 1889 all'età di 34 anni. Corteggiata da Ida Rubinštejn e Anna de Noailles, visse con la pittrice Louise Abbéma, che l'accompagnò in tournée, professando pubblicamente la propria bisessualità.
Possedeva molti animali esotici, in particolare un ghepardo e un alligatore.
L'attrice ebbe un intenso rapporto con Gabriele D'Annunzio. Nel libro Sarah Bernhardt e Gabriele D'Annunzio. Carteggio inedito 1896-1919 (2005) è raccolta parte del loro epistolario. Prima ancora di avviare il sodalizio con Eleonora Duse, l'intesa con la Bernhardt rappresentò per il poeta abruzzese la prova inaugurale della sua lunga avventura sulle scene: un'avventura che favorì il rinnovamento radicale dello spettacolo di prosa.
Teatro
1862: Ifigenia di Racine in Ifigenia, il ruolo principale;
«per aver diffuso la lingua francese in tutto il mondo» — 14 gennaio 1914[2]
Nella cultura di massa
L'attività di Sarah Bernhardt fu così popolare da aver suscitato imitazioni e citazioni mentre era in vita e ancora oggi. Nel 1890, il clown Foottit fece un'imitazione della commedia Cleopatra che suscitò scalpore.