Salvatore da Ozieri, al secolo Pietro Saba (Ozieri, 3 settembre 1795 – Udhagamandalam, 20 maggio 1863), è stato un arcivescovo cattolico italiano.
Biografia
Entrò nel noviziato cappuccino il 7 settembre 1811 e fu lettore di filosofia e teologia.[1]
Fu consultore della congregazione di Propaganda Fide e poi di quella del Santo Uffizio.[1]
Ricoprì varie cariche nel suo ordine: fece parte del definitorio generale dal 1838 al 1844, fu prefetto del Collegio missionario di San Fedele a Roma e, dal 1853 al 1859, fu ministro generale. Da ministro generale diede un notevole impulso all'attività missionaria e agli studi dell'ordine: riformò il collegio di San Fedele e stabilì un procuratore per le missioni; riorganizzò le scuole ed eresse uno studio generalizio a Bologna.[1]
Fu consacrato arcivescovo con il titolo di Cartagine il 5 ottobre 1862 e fu inviato da papa Pio IX nelle Indie orientali portoghesi in qualità di commissario apostolico per curare l'applicazione del concordato tra la Santa Sede e Pietro V.[1]
Dopo aver visitato Goa e Bombay, mentre si recava a Coimbatore, cadde malato e morì a Udhagamandalam.[1]
Genealogia episcopale
La genealogia episcopale è:
Note
- ^ a b c d e Ilarino da Milano, EC, vol. X (1953), col. 1507.
Bibliografia
- Pio Paschini (cur), Enciclopedia Cattolica (EC), 12 voll., Ente per l'Enciclopedia Cattolica e per il Libro Cattolico, Città del Vaticano, 1948-1954.
Collegamenti esterni