La SRG SSR (in tedescoSchweizerische Radio- und Fernsehgesellschaft; in italiano Società svizzera di radiotelevisione; in franceseSociété suisse de radiodiffusion et télévision; in romancioSocietad svizra da radio e televisiun), fino al 2010SRG SSR idée suisse, è l'azienda che gestisce il servizio pubblico radiofonico e televisivosvizzero. La società, che è membro dell'Unione europea di radiodiffusione, svolge anche un'azione solidale verso i paesi colpiti da catastrofi naturali o guerre attraverso La Catena della Solidarietà.
Storia
La terza emittente radiofonica pubblica europea ha iniziato a trasmettere da Losanna nel 1922, fin dall'inizio sulla base di un sistema di licenze a pagamento. Nel giro di pochi anni, in tutto il paese sono nate cooperative radiofoniche che operano secondo gli stessi principi. Nel 1930 si decise che la radio era un importante servizio pubblico che non doveva diventare un'attività di lucro per interessi privati e che doveva essere strutturata su base federale. Nel 1931 fu fondata la SRG SSR (vedi nomi originali sopra), come organizzazione di coordinamento delle associazioni regionali di radiodiffusione, e ricevette dal Consiglio federale l'unica concessione per la radiodiffusione. Nello stesso anno si decise che tutti i notiziari del nuovo mezzo di comunicazione dovevano essere trasmessi dall'agenzia svizzera di stampa SDA, decisione che rimase invariata fino al 1971.
La SSR è un'associazione composta da quattro società regionali, con cinque unità aziendali (RSI, SRF, RTS, RTR e SWI) e due società affiliate. La sua missione di servizio pubblico riposa sulla Costituzione federale, sulla legge sulla radiotelevisione (LRTV) e sull'apposita Concessione.[2]
Società regionali
SRG Deutschschweiz (Regionalgesellschaft der Deutschschweiz, SRG.D)
SSR Suisse Romande (Société de radiodiffusion et de télévision de la Suisse romande, SSR.SR)
SSR Svizzera Italiana CORSI (Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, SSR.Corsi)
SRG SSR Svizra Rumantscha (Regionalgesellschaft der rätoromanischen Schweiz, SRG.R)
Radio e televisione
SRG SSR dispone di quattro unità operative ripartite tra le quattro regioni linguistiche, che producono e diffondono i programmi radiotelevisivi e l'offerta web dell'azienda. Queste quattro unità raggruppano sette canali televisivi e diciassette stazioni radiofoniche nelle quattro lingue nazionali svizzere (tedesco, francese, italiano e romancio). SRG SSR è inoltre editrice del portale webswissinfo.ch che si rivolge ad un pubblico svizzero e straniero.
Acronimo di Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, è l'unità operativa per la Svizzera italiana. Possiede due canali televisivi e tre radiofonici.
Acronimo di Radiotelevisiun Svizra Rumantscha, è l'unità operativa per la Svizzera di lingua romancia, localizzata interamente nell'ambito del Canton Grigioni. Possiede il solo canale radiofonico e produce programmi televisivi per i canali RSI LA2, SRF 1 e SRF info.
A novembre 2020 la SRG SSR ha inaugurato il servizio di streaming Play Suisse[3][4][5], riunendo in un’unica piattaforma i film, le serie e i documentari prodotti e coprodotti dalle diverse unità aziendali, con sottotitoli e doppiaggio nelle quattro lingue nazionali svizzere. Play Suisse è disponibile su computer (browser) e come app per dispositivi mobili e Smart TVs.[6][7]
Il Comitato direttivo della SSR, comprendente il direttore generale, il direttore Sviluppo e Offerta, il direttore Operazioni, il direttore Finanze e Controlling e i direttori e direttrici delle unità aziendali RSI, RTR, RTS, SRF e SWI swissinfo.ch.[8]
Direttori generali
Maurice Rambert: 1931-1936
Alfred W. Glogg: 1936-1950
Marcel Bezençon: 1950-1972
Stelio Molo: 1972-1981
Leo Schürmann: 1981-1987
Antonio Riva: 1988-1996
Armin Walpen: 1996-2011
Roger de Weck: 2011-2017
Gilles Marchand: 2017-presente
Membri del comitato di direzione
Marco Derighetti, direttore Operazioni SSR
Beat Grossenbacher, direttore Finanze SSR
Mario Timbal, direttore Radiotelevisione svizzera
Pascal Crittin, direttore Radio Télévision Suisse
Nicolas Pernet, direttore Radiotelevisiun Svizra Rumantscha[9]
Nathalie Wappler, direttrice Schweizer Radio und Fernsehen
Bakel Walden, direttore Sviluppo e Offerta SSR
Larissa M. Bieler, direttrice SWI swissinfo.ch
Capitale
Società senza scopo di lucro a finanziamento misto, trae le sue risorse principalmente dai proventi del canone (79%), ma anche dagli introiti pubblicitari (16%) e da altre entrate (5%).
La tassa viene riscossa dalla società privata Serafe. Tutte le economie domestiche svizzere sono tenute a pagare il canone. Le economie domestiche composte da persone che percepiscono ogni anno prestazioni complementari all'AVS o all'AI sono esentate su richiesta. Inoltre, sono esentati dal versamento del canone anche il personale diplomatico estero e le persone sordocieche.