Nei quattro anni successivi, la Raisa intraprese una brillante carriera internazionale che la portò nei maggiori teatri: Parma, Filadelfia, Chicago, Londra e Parigi.
Nel 1924Arturo Toscanini la fece cantare nuovamente alla Scala di Milano nella prima assoluta del Nerone di Arrigo Boito: in quell'occasione, Giacomo Puccini la ascoltò nuovamente e le propose di partecipare alla prima assoluta della sua nuova opera, Turandot, ancora in fase di completamento. Puccini morì nel novembre di quello stesso anno e l'opera, completata da Franco Alfano, fu data al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926, diretta da Toscanini e con il tenorespagnoloMiguel Fleta nel ruolo di Calaf.
Dopo il ritiro (1938) continuò a cantare insieme al marito in recitals in giro per il mondo (con particolare frequenza negli Stati Uniti), sponsorizzati dalle comunità ebraiche, e aprì una scuola di canto a Chicago.
È morta a Los Angeles nel 1963, all'età di 70 anni.
Vocalità e personalità interpretativa
Voce di bellissimo timbro, calda, piena, estesa, vigorosa e sorretta da un'ottima preparazione tecnica, è stata un'interprete di vibrante temperamento del repertorio ottocentesco e contemporaneo. È considerata come uno dei maggiori soprani drammatici del XX secolo.