Roccagorga è un comune italiano di 4 153 abitanti[1] della provincia di Latina nel Lazio.
Il territorio è prevalentemente collinare e montuoso. La natura del suolo è di tipo calcareo. Tale natura determina l'assenza di corsi d'acqua significativi e permanenti. I "fossi" presenti sul territorio hanno carattere torrentizio e la loro portata è direttamente proporzionale alla quantità di precipitazioni cadute nel periodo immediatamente precedente a quello di osservazione.
Tra le cime che si elevano, ci sono il Monte Castellone, Monte Pizzone e il Monte la Vorga.
La coltura agricola predominante nel territorio comunale è quella dell'ulivo, favorita dal clima mediterraneo, dal suolo calcareo e dall'esposizione prevalentemente meridionale dei pendii.
Classificazione climatica: zona D, 1602 GR/G. Il clima è di tipo mediterraneo. È caratterizzato da estati calde e secche e da inverni miti e piovosi.
Roccagorga è situata sullo sperone del Monte Nero, una collina dei Monti Lepini meridionali, ed ha un'altitudine di 289 m sul livello del mare.
Le sue origini risalgono al 796 d.C., in seguito della distruzione di Privernum, ma il suo sviluppo sullo sperone del Monte Gorga risale alla fine del Medioevo, intorno al primitivo Castello. Il nome del paese deriva dalla matrona Gorga che nell'VIII secolo, secondo la tradizione, si insediò insieme ai profughi privernati sul Monte Nero.
È del XIII secolo il toponimo “Roccam Dompneburge et Aspranam” legato al feudo dei Conti di Ceccano, che aveva altri feudi nella zona. Nel punto più alto, di una rocca in posizione comunque strategica, fu costruita una robusta torre quadrangolare, che poteva comunicare mediante segnalazioni con le torri di Maenza, di Asprano e di monte Acuto. Successivamente fu ceduto ai Caetani (XV secolo), che lo vendettero ai Ginetti, per poi essere ceduta nel 1722 agli Orsini di Gravina ultimi feudatari.
Da ricordare che quando si manifestò la protesta popolare nel paese, Giolitti usò il pugno di ferro, causando una strage il 6 gennaio 1913 con sette manifestanti uccisi dalle forze dell'ordine perché protestavano contro l'amministrazione comunale per la vessatoria applicazione delle tasse comunali con criteri discrezionali, la mancanza assoluta di un acquedotto comunale, di una rete fognaria e della raccolta dei rifiuti urbani. Situazione questa comune a tutta la moltitudine di comuni sparsi lontani dai grandi centri urbani, soprattutto nel sud. Sull'Avanti!, il direttore Benito Mussolini, pubblicò un articolo dal titolo “assassinio di stato” in cui difendeva le buone ragioni dei cittadini di Roccagorga risultando così imputato di vilipendio a mezzo stampa.
Da ricordare il 10 novembre 1936 cadde in via Cristoforo Colombo un aereo militare modello S.81. In quell'occasione ci furono 16 morti e 50 feriti. Ogni anno viene commemorata la sciagura aerea.
Abitanti censiti[5]
Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[6]
Nel 2015 le 183 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,47% del totale provinciale (39.304 imprese attive), hanno occupato 337 addetti, lo 0,28% del dato provinciale (122.198 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato poco meno di due persone (1,84).
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la lavorazione del rame finalizzata a scopi artistici.[7]
Nel 1934 passa dalla provincia di Roma, alla nuova provincia di Littoria, costituita dal governo fascista dell'epoca.
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