La riserva naturale Paludi di Ostiglia è uno stagno[1] d'acqua dolce della superficie di 81 ettari situato intorno al fiume Busatello, nei pressi della sua confluenza nel fiume Tione. La riserva naturale si trova a cavallo del confine tra Lombardia e Veneto, rispettivamente nei comuni di Ostiglia e Gazzo Veronese.[2]
È classificata, secondo la convenzione di Ramsar, come zona umida d'interesse internazionale.[3] Sul territorio veneto è tutelata quale Oasi Palude del Busatello ed è gestita dall'associazione WWF Italia. La tutela sul territorio lombardo fu istituita l'11 ottobre 1984 su una superficie di 123 ettari all'estremo nordovest del territorio comunale di Ostiglia.[4]
Si tratta di ciò che resta delle antiche paludi che occupavano le Valli Grandi Veronesi prima delle recenti bonifiche. Proprio a causa delle bonifiche, le paludi di Ostiglia sono pensili,[2] ossia il pelo dell'acqua, che si trova tra i 12 e i 14 m s.l.m., è a un'altitudine superiore rispetto al territorio circostante, che si trova a un'altitudine massima di 13 m s.l.m.[1] Per questo motivo è circondata da argini ed è alimentata anche da un'idrovora che raccoglie le acque di scolo dalle campagne sottostanti.[2]
La vegetazione delle paludi di Ostiglia è principalmente composta da canneti di Phragmites australis, cariceti di Carex elata e Carex riparia, fasce di Typha angustifolia; vi sopravvivono numerose piante acquatiche rare, quasi scomparse altrove in Italia, fra le quali la Cicuta virosa.[2]
Nel Busatello e negli altri corsi d'acqua della riserva crescono l'erba vescica (pianta carnivora con fiori gialli) e l'erba pesce.[2]
Fauna
Nella riserva sono state censite 175 specie di uccelli, di cui circa 60 nidificanti.[senza fonte]
Rilevante è poi la presenza di numerose specie di rane comuni come la raganella e il rospo comune, ma anche particolari come la rana di Lataste e altri anfibi tra cui alcuni tritoni.[2]