La cannuccia di palude (Phragmites australis) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Poaceae.
Esistono diversi ceppi di cannuccia di palude, che si sono evoluti indipendentemente nel corso di migliaia di anni[1]. Dall'inizio del ventesimo secolo, abbiamo assistito, in Nord America, ad un'invasione criptica da parte di uno o più ceppi di origine eurasiatica[2], in particolare lungo i bordi stradali[3].
Presenta un culmo eretto, di circa 2 m, può raggiungere anche i 4-6 metri di altezza in condizioni di fertilità. Le foglie, sono ampie e laminari, lunghe da 15 a 60 cm, larghe 1 – 6 cm, glabre, verdi o glauche. All'apice del fusto è presente una pannocchia di colore bianco o violaceo, lunga fino a 40 centimetri. L'infiorescenza è tipicamente bianco-lanosa. L'apparato radicale è sommerso, così come gli stoloni; la parte epigea fuoriesce dall'acqua. Germoglia a marzo e fiorisce a luglio.
La specie ha una distribuzione subcosmopolita, sembra essere nativa dell'Eurasia ma è diffusa in ogni parte del mondo.
Si sviluppa in densi canneti in prossimità di paludi e aree umide, sulle sponde di laghi, stagni, fossati e in terreni incolti bagnati; tollera un moderato livello di salinità.
In Italia sono presenti due sottospecie:
Phragmites australis subsp. altissimus (Benth.) Clayton
Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steud. subsp. australis
Sono diffuse in tutte le regioni ad esclusione di Friuli e Veneto[4].
I giovani germogli sono commestibili; i fusti e le foglie servono ancor oggi per fare tetti di paglia, stuoie, graticci e cesti.
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