Il partito si è presentato con il nome Brexit Party alle elezioni europee del 2019. Nei giorni precedenti le elezioni il partito veniva dato tra i favoriti. Ha sottratto buona parte degli elettori all'UKIP, il partito di provenienza dei suoi fondatori Nigel Farage e Catherine Blaiklock.
L'obiettivo principale del partito alla sua fondazione era l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, per poi commerciare con gli altri Paesi sulla base dei termini dell'Organizzazione mondiale del commercio.[13] Il 12 aprile 2019 Nigel Farage affermò che non esistevano "differenze tra il Brexit party e lo UKIP in termini di politiche, [bensì] di persone, la differenza è sostanziale", criticando i legami dello UKIP con l'estrema destra. Il partito mirava ad attirare un elettorato di diverse sensibilità politiche, tra cui gli elettori dello UKIP, ma anche dei Conservatori e dei Laburisti favorevoli alla Brexit.
Nigel Farage aveva espresso la propria ammirazione nei confronti del Movimento 5 Stelle italiano (precedentemente membro con lo UKIP del gruppo Europa della Libertà e della Democrazia Diretta), evolutosi da un gruppo di protesta fino a diventare il più grande partito politico rappresentato in entrambe le aule del Parlamento italiano. Dichiarò, inoltre, che il Brexit Party si riproponeva lo stesso obiettivo, definendolo "un'azienda, non un partito politico, da cui la nostra idea di sostenitori registrati", con una base elettorale costruita attorno a una piattaforma online.[17]
Camilla Long, "Now he's shed the swivel-eyed loons, Farage has a truly dangerous proposition: the truth", The Sunday Times, 28 April 2019, p. 21. "The Brexit Party is more dangerous than anything Farage has ever done [...] He appears to have spent the past two years learning from the mistakes of Jeremy Corbyn and indeed his own former party, producing a leaner, greener, more efficient populist monster"