Prodotto da FNSI e USIGRai[1] con il sostegno de "Il Fatto Quotidiano", il programma evento è andato in onda il 25 marzo 2010 dal PalaDozza di Bologna per aggirare la sospensione della messa in onda dei talk show politici della Rai Annozero, Porta a Porta, Ballarò e L'ultima parola, posta dal CdA Rai sotto il periodo delle elezioni regionali del 2010, durante il quale la Rai ha perso circa 7 milioni di euro di introiti[2]. C'è stato un contributo economico da parte di 50.000 cittadini che hanno versato € 2,50 a testa affinché questo programma andasse in onda[1].
Raiperunanotte è stato trasmesso in diretta streaming sul web, nelle piazze italiane e in collaborazione con diverse emittenti aderenti all'evento, sia digitali che analogiche.
Su Rai News 24 è stato trasmesso in differita e in versione non integrale (venne tagliato l'intervento di Luttazzi)[3].
La trasmissione è stata seguita da oltre 125.000 persone in contemporanea sul web ed ha fatto registrare uno share del 13% nelle emittenti televisive satellitari e locali[5], togliendo contemporaneamente il 10% di share alle grandi reti Rai e Mediaset[6]. Il giorno dopo l'evento Michele Santoro, in merito ai dati sugli ascolti, ha definito Raiperunanotte una "scossa tellurica nel sistema della televisione italiana"[7].
Reazioni
L'evento mediatico ha creato già durante la diretta diverse reazioni politiche. Una di queste, quella del ministro per i beni culturaliSandro Bondi ("fate pena"), è stata riportata dallo stesso Santoro al PalaDozza, suscitando i fischi del pubblico[8]. Il giorno successivo è stato lo stesso Presidente del ConsiglioSilvio Berlusconi ad intervenire, auspicando sanzioni contro Santoro da parte dell'Agcom, definendo un "obbrobrio" la trasmissione[9]. Di tutta risposta il giornalista ha accusato il premier di aver occupato la Rai e di essere lui a doverne uscire[10].