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Artista naïf, nelle opere di Cardelli compaiono figure come la madre, la figlia, l'antenato, la famiglia, edifici e villaggi variopinti, galli, gatti, pesci, uccelli e altri animali del mondo rurale che compongono una rappresentazione della natura arricchita dalla mano dell'uomo.
Così il poeta Mario Graziano Parri presenta l'opera di Raimondo Cardelli:
"...Raimondo Cardelli descrive la vita con la saggezza ironica e l'incantata fluidità lirica della favola. La vita di tutti i giorni, con le sue disperanti ripetizioni, e la vita di sempre, con la suggestione delle sue allusive allegorie, egli le trasfigura in una invenzione tutta sua, personalissima, riproponendole attraverso la filigrana preziosa di un disegno armonioso e trapuntato di fantasia..."[3]
Carriera artistica
Pittore autodidatta, a partire dal 1968 collabora con numerose gallerie italiane e, dal 1978 al 1994, con gallerie internazionali, esponendo le sue opere in Belgio (Bruxelles), Spagna (La torre Vella, Tossa de Mar, Tarragona), Francia (Cannes), Danimarca (Copenaghen), Stati Uniti (Los Angeles e New York) e Canada (Montréal e Toronto).[4]
^scheda, su firenzeart.it. URL consultato il 22 luglio 2021.
^necrologio anniversario scomparsa, su necrologie.iltirreno.gelocal.it. URL consultato il 22 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2021).
^ Mario Graziano Parri, Raimondo Cardelli, in un breve commento all'opera e alla poetica di Raimondo Cardelli per la Galleria d'Italia di Sergio Denti, Firenze, maggio 1978.
^abBiografie, su artitaliana.it. URL consultato l'8 giugno 2020.