Un uomo lasciato dalla moglie per superare la crisi ascolta i consigli dell'amico playboy, che gli suggerisce di abbandonare la sua vita piatta e diventare anche lui un playboy.
Produzione
Il titolo prende spunto da una serie di pubblicità del mobilificio Aiazzone in cui Guido Angeli terminava ogni spot con la frase "Provare per credere", slogan divenuto di successo. Nel 1986 Angeli aveva anche inciso un 45 giri omonimo.[2]
Era inizialmente destinato alla distribuzione cinematografica; la relativa scheda è infatti inserita nel volume La produzione italiana a cura dell'ANICA.[1]
Fu trasmesso per la prima volta su Italia 1 il 4 giugno 1987.[4]
Accoglienza
Critica
«[...] Provare per credere che faceva parte di una serie di filmetti confezionati per Italia 1, andò in onda con mediocre successo e invece avrebbe potuto averne di più perché, nell'argine altissimo dei suoi limiti, è un film piuttosto simpatico. [...] Sergio Martino, regista, sapeva di non girare il Potemkin ed è riuscito a confezionare un gradevole filmetto.»
«"Provare per credere" era lo slogan di Guido Angeli, popolare e "mitico" imbonitore televisivo che per anni ha venduto sul piccolo schermo i mobili Aiazzone. [...] Questo filmettino di Martino è in parte "costruito" su di lui, attore mancato in gioventù. La modesta commediola, senza alcuna pretesa se non quella di far sorridere, si avvale della presenza di uno stuolo di belle donne, unica sua nota positiva.»