Il processo di Buchenwald (ufficialmente indicato come United States of America vs Josias Prince zu Waldeck et al. – Case 000-50-9) fu un processo per crimini di guerra condotto dall'esercito degli Stati Uniti in qualità di corte marziale a Dachau, allora parte della zona di occupazione statunitense. Si è svolto dall'11 aprile al 14 agosto 1947 nel campo di Dachau, dove era stato situato l'ex campo di concentramento di Dachau fino alla fine di aprile 1945. In questo processo, 31 persone furono incriminate, tutte condannate per i crimini di guerra legati al campo di concentramento di Buchenwald ed ai suoi campi satellite. Il processo di Buchenwald faceva parte dei processi di Dachau, che si svolsero tra il 1945 e il 1948.[1][2]
Contesto storico
«I maiali nelle stalle delle SS ricevevano un'alimentazione migliore, rispetto al cibo dei prigionieri»
(Peter Zenkl, ex detenuto di Buchenwald, Testimonianza al processo di Buchenwald dalla metà di aprile 1947.[3])
Quando le truppe americane raggiunsero i campi di concentramento del Reich tedesco, nelle fasi finali della seconda guerra mondiale, erano impreparate ad affrontare le atrocità trovate nei campi di concentramento, a volte anche nel bel mezzo delle ostilità. La cura dei Muselmänner, per lo più emaciati e molto malati, e la sepoltura delle migliaia di prigionieri morti per fame o per le fucilazioni durante le marce della morte, rappresentarono un compito difficile per l'esercito degli Stati Uniti.
Già prima della liberazione del campo di concentramento di Buchenwald avvenuta l'11 aprile 1945, i soldati statunitensi avevano scattato delle fotografie dopo la cattura del campo di lavoro di Ohrdruf, un sottocampo di Buchenwald, che illustravano le orribili circostanze dell'evacuazione del campo.[4] Il 12 aprile 1945, Dwight D. Eisenhower, comandante supremo delle forze alleate, visitò il campo di Ohrdruf e, a causa delle terribili condizioni del campo, chiese ai politici americani e britannici, ai rappresentanti delle Nazioni Unite e alla stampa statunitense di visitare il campo.[5] Il 16 aprile 1945, 1 000 persone provenienti da Weimar, sotto il comando americano, furono incaricate di visitare il campo di Buchenwald dove poterono vedere quanto rimasto delle tracce delle morti di massa. I residenti nelle vicinanze del campo dovettero seppellire le vittime delle marce della morte.[4]
In questo contesto, nell'ambito del programma statunitense War Crimes Trial Program (un programma statunitense per l'instaurazione di standard legali e di un sistema giudiziario per perseguire i crimini di guerra tedeschi), gli investigatori americani iniziarono le indagini per identificare i responsabili di questi crimini.[6] Diversi responsabili furono catturati ed internati, compreso Hermann Pister, ultimo comandante del campo di Buchenwald, fu arrestato nel giugno 1945 a Monaco di Baviera. Il personale del comando fu internato in un campo di prigionieri di guerra a Bad Aibling e fu interrogato dal Counter Intelligence Corps nel 1945, poco dopo la fine della guerra.[7]
Furono interrogati almeno 450 ex detenuti di Buchenwald in qualità di testimoni, tra cui Hermann Brill, e furono sequestrati due camion carichi di documenti del comandante del campo, poi sfruttati come prove. In base ai protocolli EAC di Londra, il 1º luglio 1945 l'esercito americano in Turingia consegnava il materiale documentario raccolto all'Amministrazione militare sovietica in Germania (SMAD). Dopo le indagini preliminari nei confronti di più di 6 000 persone, furono arrestati circa 250 sospetti entro l'autunno del 1945. Tuttavia, spesso i testimoni non erano più disponibili per l'identificazione o le fotografie incriminanti non venivano attribuite correttamente, anche alcuni sospetti riuscirono a fuggire.[5][8]
Poiché l'Unione Sovietica aveva il maggior numero di vittime da piangere nel campo di concentramento di Buchenwald rispetto alle altre nazioni colpite (circa 15.000), altri sospetti si trovavano presumibilmente nella zona di occupazione sovietica o vi erano in custodia e il campo si trovava ora anche nella zona di occupazione sovietica, il governo militare americano in Germania (OMGUS) considerò di lasciare il procedimento all'Unione Sovietica. Il 9 novembre 1945, il vice governatore militare Lucius D. Clay presentò una proposta al capo dell'amministrazione militare sovietica in Germania, Vasilij Sokolovskij, per affidare il processo di Buchenwald al governo sovietico. Dopo lunghe trattative ed un'ispezione esitante dei fascicoli investigativi, la parte sovietica ha espresso interesse per il procedimento solo per quanto riguarda l'eccidio di massa a Gardelegen, dove 1000 prigionieri di un trasporto di evacuazione morirono bruciati vivi nel fienile del campo di Isenschnibber. Dopo il passaggio alle autorità militari sovietiche delle indagini sui 22 imputati e del materiale investigativo, si è convenuto di seguire la stessa procedura per gli imputati nel campo di concentramento di Buchenwald e Mittelbau-Dora, prima ex magazzino centrale di Buchenwald e poi dall'ottobre 1944 campo di concentramento indipendente.
Il 3 settembre 1946 fu la data decisa per il trasferimento dei detenuti e per le numerose prove relative a Buchenwald e Mittelbau; tuttavia, nessun rappresentante dell'amministrazione militare sovietica si è presentato al punto di incontro nella zona di confine. Dopo 14 ore di attesa, i prigionieri e le prove furono riportati al campo di Dachau. I sovietici potrebbero non aver accettato l'offerta perché usarono il campo di concentramento come "Campo speciale numero 2" e potrebbero aver temuto di subire loro stessi delle accuse per crimini di guerra.[9][10]
Le trattative private sulla competenza del procedimento di Buchenwald sono sorte a causa del notevole ritardo delle critiche internazionali. In particolare, la Commissione per i crimini di guerra delle Nazioni Unite, una Commissione degli Stati alleati per perseguire i crimini di guerra commessi dalle potenze dell'Asse, chiese già all'inizio del 1946 l'attuazione del processo di Buchenwald dinanzi a un tribunale internazionale. Dopo che le autorità militari sovietiche non hanno mostrato particolare interesse, le autorità giudiziarie francesi e belghe hanno annunciato la loro disponibilità nello svolgere il processo. Questa opzione è stata respinta dalle autorità statunitensi visto l'immenso lavoro di traduzione che avrebbero dovuto svolgere. L'investigatore capo dell'esercito statunitense impose quindi l'inizio del processo, alla fine di dicembre 1946 la preparazione per il processo era completata.[11]
Procedimento e basi giuridiche
La maggior parte degli incriminati erano membri del personale del campo, oltre questi fu incriminato anche il capo delle SS e della poliziaGiosea di Waldeck e Pyrmont, perché il campo di concentramento di Buchenwald era sotto la sua giurisdizione. Furono incriminati anche il comandante del campo, Hermann Pister, membro del personale di comando, nonché la vedova del primo comandante, Ilse Koch. In più furono processati anche tre medici del campo e il capo ufficiale medico delle SS. Alla fine furono processati anche dei capi di blocco, comandanti di distaccamento, tre kapo e un impiegato civile.[2]
La base giuridica del processo fu l'«Amministrazione Giudiziaria e Penale» in vigore dal marzo 1947, basata sui decreti del Governo Militare. La legge del Consiglio di controllo n. 10 del 20 dicembre 1945, secondo la quale chiunque fosse stato incriminato per crimini di guerra, crimini contro la pace e crimini contro l'umanità poteva essere condannato, non ha svolto un ruolo significativo in questo processo.[12]
L'atto d'accusa notificato agli imputati all'inizio di marzo 1947, comprendeva due capi d'imputazione principali, riuniti sotto il titolo "Violazione degli usi e delle leggi di guerra". L'accusa riguardava i crimini di guerra commessi a Buchenwald dal 1º settembre 1939 all'8 maggio 1945 contro civili non tedeschi e prigionieri di guerra e nei sottocampi nel periodo. Inizialmente vennero perseguiti solo i crimini contro i cittadini Alleati o dei loro Stati alleati; i crimini commessi dai tedeschi contro vittime tedesche rimasero a lungo impuniti e vennero giudicati dai tribunali tedeschi in un secondo momento.[5]
Gli imputati furono accusati anche di aver progettato un disegno comune e quindi di aver tollerato la partecipazione al sistema delle uccisioni, degli abusi e delle negligenze disumane.[2] Pertanto l'accusa doveva dimostrare che "ciascuno degli imputati era a conoscenza di questo sistema, che sapeva cosa stava accadendo ai prigionieri, e doveva dimostrare di aver partecipato al funzionamento di questo sistema attraverso il suo comportamento, la sua attività, il suo sostegno al funzionamento di questo sistema nel suo luogo di amministrazione, l'organizzazione del campo".[13] Se questa prova veniva fornita, la condanna individuale variava a seconda della natura e della portata della partecipazione. Questo istituto giuridico non era conosciuto nella tradizione giuridica europea[14].
Gli imputati nelle foto segnaletiche militari dell'aprile 1947
responsabile del personale civile in Erla Maschinenwerk
Svolgimento del processo e sentenza
(DE)
«„Wir wollen in diesem Prozess beweisen, daß diese 31 Personen Teilnehmer an der Ausführung eines gemeinsamen Planes waren, durch den Angehörige verschiedener Nationen der Tötung, Aushungerung und Mißhandlung ausgesetzt waren.“»
(IT)
«In questo processo vogliamo dimostrare che queste 31 persone hanno partecipato all'esecuzione di un piano comune con cui membri di diverse nazioni sono stati sottoposti a uccisioni, fame e maltrattamenti.»
(Procuratore generale William D. Denson: dichiarazione di apertura dell'11 aprile 1947.[15])
Il 1º aprile 1947 fu definita la composizione del tribunale militare, il processo iniziò l'11 aprile 1947, esattamente due anni dopo la liberazione del campo di Buchenwald. Gli imputati furono imprigionati anche nell'ex campo di concentramento di Dachau, dove si svolse poi il processo. Il tribunale militare, composto da otto ufficiali statunitensi, era presieduto dal Generale Charles Kiel, mentre il Pubblico Ministero William D. Denson rappresentava l'accusa. La lingua ufficiale del tribunale era l'inglese, con gli interpreti che fornivano la traduzione in tedesco. Durante il procedimento erano presenti i giornalisti della stampa internazionale. Gli avvocati statunitensi o tedeschi erano a disposizione degli imputati. Dopo il discorso di apertura e la lettura dell'atto d'accusa, tutti gli imputati si dichiararono non colpevoli. L'audizione dei testimoni e l'esame delle prove furono seguiti dalle dichiarazioni degli imputati e dal controinterrogatorio.
Sei degli imputati furono accusati dei reati relativi alle marce della morte o alla liquidazione del campo. I medici e il personale sanitario del campo furono accusati di aver maltrattato, trascurato, selezionato e, in alcuni casi, ucciso i prigionieri. Il personale dell'ufficio del comandante fu accusato di essere il principale responsabile delle condizioni di vita catastrofiche del campo e di aver dato vita al sistema di uccisioni e maltrattamenti. I tre kapo, ossia un anziano del campo, un medico dei prigionieri e un'infermiera dei prigionieri, furono tutti accusati di maltrattamento dei prigionieri.[16] Gli imputati cercarono di minimizzare i reati, tre imputati in particolare furono al centro dell'attenzione pubblica nazionale e internazionale:
Giosea di Waldeck e Pyrmont fu accusato di essere il principale responsabile dell'evacuazione del campo di Buchenwald e delle morti che ne derivarono, per la sua funzione di capo delle SS e della polizia del Distretto di Difesa IX. Affermò di aver visitato Buchenwald circa trenta volte e di essere entrato nel campo di custodia protettiva non più di otto volte. Inoltre, a suo parere, le procedure usate nel campo erano al di fuori della sua area di responsabilità. Ha anche negato di essere a conoscenza degli esperimenti pseudo-medici condotti nel campo di Buchenwald. Il tribunale poté dimostrare che aveva trasferito il suo ufficio da Kassel a Weimar il 31 marzo 1945, dove ricevette un ordine via telefono da Himmler di far procedere all'evacuazione il comandante del campo Pister. Dopo aver trasmesso l'ordine a Pister, lo sostenne nella sua attuazione, almeno dal punto di vista organizzativo, e fu quindi coinvolto nel crimine.[17]
Hans Merbach fu accusato di oltre 2.000 morti in quanto capo di un treno usato per l'evacuazione di Buchenwald e di aver eseguito o ordinato il maltrattamento e l'uccisione dei detenuti durante l'evacuazione. Nella sua dichiarazione alla corte, Merbach negò di aver maltrattato o ucciso i detenuti. Inoltre, cercò invano di procurare il cibo per i prigionieri durante le varie soste del trasporto. Secondo la sua testimonianza, oltre 400 prigionieri fuggirono durante il trasporto, tra i 400 e i 480 prigionieri morirono per cause naturali e circa 15 prigionieri furono fucilati durante i tentativi di fuga. Incolpò la Deutsche Reichsbahn per l'itinerario del treno e la relativa durata del viaggio di tre settimane.[18]
Particolare attenzione è stata rivolta all'unica imputata donna, Ilse Koch, all'epoca moglie del comandante del campo, che non ricopriva alcuna posizione ufficiale nel campo. Fu accusata di aver ordinato il maltrattamento dei detenuti e di aver picchiato lei stessa un detenuto. Aveva anche fatto realizzare degli oggetti come copertine di libri e paralumi con la pelle tatuata dei detenuti. La Koch dichiarò di non essere mai entrata nel campo e di non aver mai picchiato alcun detenuto. Non aveva alcuna funzione nel campo di Buchenwald e non era nemmeno autorizzata a dare istruzioni. Dichiarò di aver vissuto negli alloggi delle SS nel campo solo come moglie e madre dei tre figli e di aver denunciato solo due volte i detenuti al comandante per reati minori, senza però considerare le conseguenze. Negò con veemenza di possedere oggetti realizzati con la pelle tatuata dei prigionieri, ma in realtà non è stato possibile dimostrare la sua colpevolezza,[19][20][21] ma il tribunale ha dimostrato che aveva causato almeno una severa punizione dei prigionieri denunciandoli. È stato inoltre dimostrato che aveva maltrattato un prigioniero.
Il 12 agosto 1947, gli imputati ebbero l'ultima possibilità di chiedere le circostanze attenuanti.
I 31 giudizi in dettaglio
Il verdetto fu annunciato il 14 agosto 1947. Furono emesse ventidue condanne a morte, oltre a cinque ergastoli e altre quattro condanne.[22]
Dopo la pronuncia delle sentenze, i condannati furono trasferiti nella prigione di Landsberg. Nove delle condanne a morte emesse furono eseguite per impiccagione il 19 e il 26 novembre 1948.
Hermann Pister morì di infarto prima dell'esecuzione della sentenza, alla fine di settembre 1948.[23]
La grazia di Hans Merbach fu sostenuta dalla moglie, dai colleghi della Gothaer Versicherung, dai residenti della sua città natale, da alcuni amici e da due avvocati americani, nonché dagli ex testimoni dell'accusa. Ciononostante, la richiesta non fu accolta, in quanto aveva dimostrato di aver commesso degli omicidi, anche se forse non era il principale responsabile delle condizioni catastrofiche del trasporto di evacuazione. Merbach fu giustiziato il 14 gennaio 1949.[24]
La condanna a morte di Hans-Theodor Schmidt è stata confermata anche dopo diversi procedimenti di revisione e in conclusione è stata oggetto di attenzione a livello nazionale. Nella Repubblica Federale Tedesca, nel 1950 iniziò una campagna mediatica per l'abolizione della pena di morte, alla quale parteciparono anche alti rappresentanti della società e della politica. Il Ministro della Giustizia Thomas Dehler chiese al Presidente federale Theodor Heuss di presentare al generale Thomas T. Handy le richieste di clemenza per Schmidt e Schallermair, condannati a morte in un processo secondario a quello principale di Dachau.[25] Tuttavia, Handy, che aveva commutato undici condanne a morte in pene detentive, respinse la richiesta, nel caso di Schmidt con le seguenti motivazioni:
«Hans Schmidt è stato per certo un aiutante nel campo di concentramento di Buchenwald per circa tre anni. [...] Era responsabile di tutte le esecuzioni dei detenuti del campo, comprese diverse centinaia di prigionieri di guerra che furono uccisi da un'unità speciale, il cosiddetto Kommando 99. Queste esecuzioni avvenivano in una ex stalla per cavalli, che aveva l'aspetto di un ospedale militare. Quando le ignare vittime venivano poste contro un muro, apparentemente per misurarne l'altezza, venivano colpite alla nuca con una potente pistola ad aria compressa nascosta nel muro. A volte venivano uccise in questo modo fino a trenta vittime contemporaneamente. Altre esecuzioni supervisionate dallo stesso Schmidt avvenivano nel crematorio del campo; le vittime venivano appese a ganci da muro e lentamente strangolate a morte. Non trovo alcun motivo di pietà in questo caso»[26][27].
Schmidt e Schallermair furono giustiziati per impiccagione a Landsberg il 7 giugno 1951, insieme a Oswald Pohl e ad altri quattro criminali che non erano stati graziati. Furono le ultime condanne a morte eseguite in quel luogo.[28][29]
Ilse Koch, la cui condanna all'ergastolo è stata commutata in quattro anni di carcere, è stata rilasciata da Landsberg nell'ottobre 1949 per la nascita del suo quarto figlio, avvenuta in carcere il 29 ottobre 1947. Subito dopo il suo rilascio da Landsberg, Koch è stata arrestata dalla polizia della Germania occidentale e condannata all'ergastolo dal tribunale regionale di Augsburg il 15 gennaio 1951 per istigazione all'omicidio e gravi maltrattamenti fisici nei confronti di prigionieri tedeschi. Dopo che i suoi appelli alla clemenza non furono accolti, Ilse Koch morì suicida nel carcere femminile di Aichach il 2 settembre 1967.[30]
Le altre condanne a morte e le pene detentive furono successivamente ridotte in procedimenti di revisione o in seguito a petizioni di clemenza. A metà degli anni '50, quasi tutti i prigionieri condannati nel processo principale di Buchenwald furono rilasciati da Landsberg per buona condotta o per motivi di salute, almeno con la condizionale; tra questi c'era anche Giosea di Waldeck e Pyrmont, rilasciato per motivi di salute già all'inizio di dicembre 1950.[24]
Effetti
Il processo principale di Buchenwald, come gli altri processi per crimini di guerra, si concentrò inizialmente sulla punizione costituzionale e sull'espiazione dei crimini nazisti. Inoltre, la popolazione doveva essere informata sui crimini commessi dai nazisti e doveva essere sottolineata la natura criminale degli atti di violenza. In più, questi processi dovevano dar vita a un movimento collettivo di riflessione tra la popolazione tedesca, al fine di stabilire una cultura costituzionale e democratica nella società tedesca del dopoguerra.[31]
Il luogo altamente simbolico scelto per il processo di Dachau unito allo shock collettivo per le notizie e i filmati dei crimini commessi nei campi di concentramento ebbero inizialmente un effetto nel primo dopoguerra in Germania in termini di rieducazione, come si può vedere dalle numerose pubblicazioni dei media contemporanei. Hermann Göring e Heinrich Himmler furono presto identificati come i principali responsabili delle atrocità commesse nei campi di concentramento. Questo spostamento di responsabilità comportava il pericolo di imputare la giustizia del vincitore ai gradi inferiori, imputazioni favorite anche dal costrutto giuridico del "disegno comune", la partecipazione condiscendente a un sistema criminale, che era difficilmente comprensibile in Germania e che presupponeva un reato fin dall'inizio anche senza una prova individuale del reato. I tribunali militari americani si sforzarono quindi di provare che gli imputati avevano commesso dei crimini individualmente anche nei processi del campo di concentramento di Dachau.[31]
Allo shock iniziale per le atrocità commesse nei campi di concentramento seguì la solidarietà con i prigionieri di Landsberg da parte di ampi settori della popolazione tedesca nel corso della repressione collettiva. Nel corso della Guerra Fredda gli Alleati occidentali premevano per mantenere la Germania Ovest come alleato, pre questo motivo le successive mitigazioni delle pene e quindi il rilascio anticipato dei prigionieri di Landsberg iniziarono dopo le procedure di revisione.[32] La punizione dei crimini commessi nei campi di concentramento fu quindi spesso ridotta all'assurdo.[33]
Processi secondari di Buchenwald
Al processo principale di Buchenwald seguirono 24 procedimenti secondari che coinvolsero altri 31 imputati e che si svolsero tra il 27 agosto e il 3 dicembre 1947. Oltre a 28 membri delle SS, furono imputati tre kapo. I procedimenti secondari si basavano sugli stessi principi legali del processo principale di Buchenwald e avevano una forma legale simile. A differenza del processo principale, i procedimenti secondari, in cui per la maggior parte furono processati solo uno o due imputati appartenenti ai ranghi inferiori delle SS, durarono da uno a quattro giorni e riguardavano i maltrattamenti e le uccisioni dei prigionieri alleati commessi nei sottocampi, soprattutto durante le marce della morte.[34] Per molti aspetti, il processo contro Alfred Berger (ufficialmente Alfred Berger et al.) rappresentò un'eccezione, poiché includeva le esecuzioni del "Kommando 99" come oggetto del processo. Inoltre, quest'ultimo processo sussidiario fu diretto contro sei membri della squadra del campo di concentramento di Buchenwald e fu condotto dal 25 novembre al 3 dicembre 1947.[35] In totale, nei processi sussidiari furono emesse sei condanne a morte, quattro condanne all'ergastolo, 15 condanne a tempo e sei assoluzioni. Dopo la pronuncia delle sentenze, i condannati furono trasferiti nella prigione di Landsberg. Delle condanne a morte pronunciate, solo quella contro Adam Ankenbrand fu eseguita per impiccagione a Landsberg il 19 novembre 1948. Le altre condanne a morte e le pene detentive furono ridotte nei procedimenti di revisione o in seguito a petizioni di clemenza, come nel caso dei condannati del processo principale, e i prigionieri furono rilasciati entro la metà degli anni Cinquanta.[36]
Due procedimenti secondari meritano particolare attenzione: in primo luogo, il procedimento contro Victor Hancharenko, un ex soldato dell'Armata Rossa prigioniero di guerra tedesco nel 1942. Dopo l'internamento in un campo per prigionieri di guerra in Estonia, Hancharenko fu trasferito nel campo di Buchenwald nel maggio 1944 e assegnato alla squadra di guardia come membro delle SS ucraine. I testimoni lo accusarono di aver ucciso dodici detenuti sull'ultimo trasporto di evacuazione che lasciò Buchenwald il 10 aprile 1945. Hantscharenko negò le accuse, affermando che in quel momento stava accompagnando un altro trasporto di evacuazione e che, in quanto membro ucraino delle SS, indossava anche un'uniforme diversa da quella descritta dai testimoni. La corte non prestò attenzione a queste prove, forse anche per il fatto che Hantscharenko parlava solo russo. Condannato all'ergastolo, tentò il suicidio e fu rilasciato sulla parola solo alla fine di ottobre del 1954.[37]
Fu processato anche Heinrich Buuck, che ammise in tribunale di aver ucciso dei prigionieri su ordine durante la marcia di evacuazione dal campo satellite di Sonneberg. Buuck, reo confesso chiaramente identificato dai testimoni, era notevolmente meno abile. Ciononostante, fu condannato a morte. La condanna a morte fu successivamente commutata in detenzione, anche in riferimento alla sua poca abilità, cosa che lo avrebbe reso incapace di opporsi agli ordini di uccidere del suo superiore. Nel procedimento di revisione, Buuck fu rilasciato sulla parola da Landsberg nel 1954.[37]
I 24 procedimenti e le 31 sentenze in dettaglio
Processo
Imputato
Grado
Incarico
Giudizio
United States vs Wilhelm Hinderer et al. – Case 000-Buchenwald-2
Wilhelm Hinderer
SS-Mann
Attività nel campo satellite di Schönebeck
Assoluzione
Josef Postl
SS-Mann
Attività nel campo satellite di Schönebeck
Assoluzione
United States vs Ernst Emil Jackobs – Case 000-Buchenwald-3
Ernst-Emil Jackobs
SS-Hauptscharführer
Comandante della Gustloffwerke II
Condanna a 15 anni di carcere
United States vs Alfred Andreas Hoffmann – Case 000-Buchenwald-4
Alfred Andreas Hofmann
SS-Obersturmführer
Comandante nel campo di concentramento di Sonneberg
Condanna a 5 anni di carcere
United States vs Josef Mueller – Case 000-Buchenwald-5
Josef Mueller
Kapo
Kapo al comando del crematorio
Pena di morte, poi commutata in ergastolo
United States vs Erich Weyrauch – Case 000-Buchenwald-6
Karl Erich Weyrauch
SS-Oberscharführer
Comandante nel campo satellite di Kassel
Condanna a 10 anni di carcere, successivamente commutata in quattro anni di reclusione
United States vs Heinz Blume – Case 000-Buchenwald-7
Heinz Blume
SS-Oberscharführer
Comandante nel campo satellite di Meuselwitz
Pena di morte, successivamente commutata in tre anni di reclusione
United States v. Victor Hantscharenko – Case 000-Buchenwald-8
Victor Hantscharenko
SS-Mann ucraino
Guardia del campo di concentramento di Buchenwald
Carcere a vita
United States vs Heinrich Buuck – Case 000-Buchenwald-9
Heinrich Buuck
SS-Mann
Attività nel campo satellite di Sonneberg
Pena di morte, successivamente commutata in 15 anni di reclusione
United States vs Ignaz Seitz – Case 000-Buchenwald-11
Ignaz Seitz
SS-Sturmmann
Attività nel campo satellite di Leau
Condanna a dieci anni di carcere
Johannes Volk
SS-Oberscharführer
Attività nel campo satellite di Leau
Condanna a dieci anni di carcere
United States vs Alfons Kunikowski – Case 000-Buchenwald-13
Alfons Kunikowski
Kapo
Anziano del campo nel sottocampo di Buchenwald Laura
Condanna a sette anni di carcere
United States vs Max Paul Emil Vogel – Case 000-Buchenwald-14
Emil Vogel
SS di grado sconosciuto
Attività nel campo satellite di Bochum
Condanna a quattro anni di carcere
United States vs Adam Ankenbrand – Case 000-Buchenwald-17
^Florian Freund: Der Dachauer Mauthausenprozess. In: Dokumentationsarchiv des österreichischen Widerstandes. Jahrbuch 2001. Wien 2001, p. 35–66.
^Dal discorso di apertura del procuratore capo William D. Denson al processo principale di Buchenwald, 11 aprile 1947, citato da: Der SS-Staat, su spiegel.de.
^Wolfgang Benz, Der Ort des Terrors – Geschichte der nationalsozialistischen Konzentrationslager, a cura di Barbara Distel, 2: Frühe Lager, Dachau, Emslandlager., Nördlingen, Beck, 2005, p. 393.
^Kriegsverbrechergefängnis Landsberg, su landsberger-zeitgeschichte.de. URL consultato il 24 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2016).
^ Ernst Klee, Das Personenlexikon zum Dritten Reich: Wer war was vor und nach 1945, Frankfurt am Main, 2007, p. 323.
Katrin Greiser, Die Dachauer Buchenwaldprozesse – Anspruch und Wirklichkeit – Anspruch und Wirkung, in Ludwig Eiber, Robert Sigl (a cura di), Dachauer Prozesse – NS-Verbrechen vor amerikanischen Militärgerichten in Dachau 1945–1948, Göttingen, 2007.
Katrin Greiser, Entsetzen der Befreier: Das US-War Crimes Program., in Die Todesmärsche von Buchenwald. Räumung des Lagerkomplexes im Frühjahr 1945 und Spuren der Erinnerung., Göttingen, Wallstein, 2008, pp. 370–450, ISBN978-3-8353-0353-9.
Ute Stiepani, Die Dachauer Prozesse und ihre Bedeutung im Rahmen der alliierten Strafverfolgung von NS-Verbrechen, in Gerd R. Ueberschär, Die alliierten Prozesse gegen Kriegsverbrecher und Soldaten 1943–1952, Frankfurt, Fischer, 1999, ISBN3-596-13589-3.
Robert Sigel, Im Interesse der Gerechtigkeit. Die Dachauer Kriegsverbrecherprozesse 1945–48, Frankfurt, Campus, 1992, ISBN3-593-34641-9.
Wolfgang Benz, Barbara Distel e Angelika Königseder, Der Ort des Terrors: Geschichte der nationalsozialistischen Konzentrationslager, 3: Sachsenhausen und Buchenwald., Munich, Beck, 2006, ISBN3-406-52963-1.
Kriegsverbrechergefängnis Landsberg, su landsberger-zeitgeschichte.de. URL consultato il 24 maggio 2024 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2016).
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Island airport in Alaska, United States For the military use of the airport before 1997, see Naval Air Facility Adak. Adak AirportIATA: ADKICAO: PADKFAA LID: ADKSummaryAirport typePublicOwnerAlaska DOT&PF - Central RegionServesAdak Island, AlaskaLocationAdak, AlaskaElevation AMSL18 ft / 5 mCoordinates51°52′41″N 176°38′46″W / 51.87806°N 176.64611°W / 51.87806; -176.64611MapADKLocation of airport in AlaskaRunways Direction Length Surface ft...
Artikel ini terlalu bergantung pada referensi dari sumber primer. Mohon perbaiki artikel ini dengan menambahkan sumber sekunder atau tersier. (Pelajari cara dan kapan saatnya untuk menghapus pesan templat ini) Y CombinatorJenisPerseroan terbatasIndustriVenture capitalDidirikanMaret 2005PendiriPaul Graham, Jessica Livingston, Robert Morris, Trevor BlackwellKantorpusatMountain View, California, United StatesCabang2 Kantor (2014)TokohkunciPaul Graham, Jessica Livingston, Robert Morris, Trevor Bl...
TzatzikiJenisSaus celup atau supSajianHidangan pembuka, hidangan sampingan, mezeTempat asalKekaisaran OttomanSuhu penyajianDinginBahan utamaLabne, mentimun, bawang putih, minyak zaitun, garam, terkadang perasan lemon, dill, mint, atau parsleySunting kotak info • L • BBantuan penggunaan templat ini Buku resep: Tzatziki Media: Tzatziki Tzatziki, cacık atau tarator adalah sebuah saus cocol, sup atau saus yang ditemukan dalam hidangan-hidangan Eropa Tenggara dan Timur Ten...
Fakultas Pendidikan Teknologi dan KejuruanUniversitas Pendidikan IndonesiaJenisPerguruan Tinggi Negeri Badan HukumDidirikan7 September 1982 DekanDr. Iwa Kuntadi, S.Pd., M.Pd.LokasiBandung, Jawa Barat, IndonesiaKampusUrbanAlamatGedung Utama FPTKJl. Dr. Setiabudhi No. 207 Bandung 40154Nama julukanFPTK UPISitus webfptk.upi.edu Fakultas Pendidikan Teknologi dan Kejuruan, Universitas Pendidikan Indonesia (disingkat FPTK UPI) adalah salah satu fakultas di lingkungan UPI. Secara organisasi fakultas ...
Chicago improv and sketch comedy troupe This article is about the comedy troupe. For the school and theaters the members of the troupe founded, see Upright Citizens Brigade Theatre. For the television series, see Upright Citizens Brigade (TV series). It has been suggested that Upright Citizens Brigade Theatre be merged into this article. (Discuss) Proposed since December 2023. Upright Citizens BrigadeTypeTheatre groupPurposeImprovisational comedy, sketch comedy, stand-up comedy, surreal humor...
This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: Keeper of the Lost Cities – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (October 2023) (Learn how and when to remove this template message) Series of children's fantasy books Keeper of the Lost CitiesThe logo as used on covers of books in the seriesAuthorShann...
Questa voce sull'argomento società di pallacanestro francesi è solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. B.C.M. GravelinesPallacanestro Segni distintivi Uniformi di gara Casa Trasferta Colori sociali Bianco, arancione e blu Dati societari Città Gravelines Nazione Francia Confederazione FIBA Europe Federazione FFBB Campionato Pro A Fondazione 1984 Denominazione B.C.M. Gravelines(1984-presente) Presidente Christian Devos General manager Romu...
2012 studio album by NasLife Is GoodStudio album by NasReleasedJuly 13, 2012 (2012-07-13)Studio 4220 (Hollywood) Conway (Hollywood) EastWest (Hollywood) Instrument Zoo (Miami) Jungle City (New York) Oven (New York) GenreHip hopLength58:12LabelDef JamProducer 40 Al Shux Buckwild Da Internz DJ Hot Day Heavy D J.U.S.T.I.C.E. League No I.D. Rodney Jerkins Salaam Remi Swizz Beatz Nas chronology Distant Relatives(2010) Life Is Good(2012) Nasir(2018) Singles from Life Is Good...
Fictional character from One Piece In this article, the surname is Vinsmoke. Fictional character SanjiOne Piece characterSanji as illustrated by Eiichiro OdaFirst appearanceOne Piece chapter 43: Sanji (Weekly Shōnen Jump, June 1998)Created byEiichiro OdaPortrayed byTaz SkylarVoiced bySee § PortrayalsIn-universe informationFull nameVinsmoke SanjiAliasBlack Leg (or Black Foot)OccupationPirateSous-chef (formerly)Prince (renounced)AffiliationStraw Hat Pirates (cook)Baratie Restaurant (form...
Protected area in Pima County, Arizona Baboquivari Peak WildernessIUCN category Ib (wilderness area)View of the east face of Baboquivari PeakShow map of ArizonaShow map of the United StatesLocationPima County, Arizona, U.S.Nearest cityTucson, ArizonaCoordinates31°47′29″N 111°34′32″W / 31.7914724°N 111.5756642°W / 31.7914724; -111.5756642[1]Area2,065 acres (836 ha)Designated1990 (1990)Governing bodyBureau of Land Management The Ba...
Campionato mondiale di hockey su ghiaccio 1953Eishockey-Weltmeisterschaft 1953 Competizione Mondiale di hockey su ghiaccio Sport Hockey su ghiaccio Edizione XX Organizzatore IIHF Date dal 7 marzoal 15 marzo 1953 Luogo Svizzera(2 città) Nazioni 4 Impianto/i 2 Risultati Vincitore Svezia(1º titolo) Secondo Germania Ovest Terzo Svizzera Quarto Cecoslovacchia Statistiche Incontri disputati 10 Gol segnati 111 (11,1 per incontro) Cronologia della competizione Norvegia 1952 Svez...
Politics of the Northern Mariana Islands Constitution and law United States Constitution Northern Mariana Islands Constitution Law of the Northern Mariana Islands Executive Governor of the Northern Mariana Islands Arnold Palacios (Independent) Lieutenant Governor of the Northern Mariana Islands David M. Apatang (Independent) Legislature Northern Mariana Islands Senate President Edith DeLeon Guerrero (Democratic) Northern Mariana Islands House of Representatives Speaker Edmund Villagomez (Inde...
1992 US-Canadian film made in England directed by John Power Charles and Diana: Unhappily Ever AfterDirected byJohn Power[1]Screenplay byNancy Sackett[1]Based onthe breakdown of the royal marriageProduced byNick Gillott[1]StarringCatherine OxenbergRoger ReesJane How[1]CinematographyAlan Doberman[1]Edited byTod Feuerman[1]Music byJames McVayLennie MooreProductioncompanyKonigsberg-Sanitsky Productions[1]Distributed byABC[1]Release ...