Con il termine resistenza tedesca (in tedescoWiderstand ovvero Resistenza o antifaschistischer Widerstand ossia resistenza antifascista) si fa riferimento all'attività eterogenea di diversi movimenti clandestini - non coordinati fra loro - di opposizione al regimetotalitario della Germania nazista. Tra il 1933 e il 1945 vi furono vari episodi di cospirazione più o meno efficace contro la dittatura di Adolf Hitler, che attraverso alcuni influenti antinazisti, riuscirono ad organizzare in diverse occasioni tentativi di assassinio dello stesso leader del Partito nazionalsocialista.
I documenti dell'apparato repressivo nazista, in particolare quelli della Gestapo e dei diversi tribunali, forniscono un quadro dell'ampiezza della resistenza tedesca al nazismo: dal 1933 al 1939, 225.000 persone furono condannate per motivi politici a pene più o meno lunghe e 1.000.000 circa di tedeschi furono inviati per le stesse ragioni nei campi di concentramento.[3]
Nel solo 1933, il giornalista Curt Bley ritiene che almeno 100.000 persone abbiano compiuto attività antinazista reale.[4]
Durante il 1941, la Gestapo arrestò 11.405 oppositori di sinistra.[5]
Nel periodo tra il 30 gennaio 1933 e la primavera del '36 furono assassinate 1.359 persone dagli agenti del regime nazista.[6]
Negli anni 1935-1936, la Gestapo presumeva l'esistenza di 5.708 centri clandestini di diffusione di volantini e stampa antinazista.[7]
La resistenza tedesca fu inoltre responsabile di 17 attentati alla vita di Adolf Hitler, l'ultimo dei quali, il complotto del 20 luglio, causò la cattura e l'esecuzione di più di 200 oppositori (certi o solo sospettati) del regime, con la conseguente distruzione del movimento di resistenza.
La resistenza in Germania dal 1933
Immediatamente prima della nomina di Hitler a cancelliere del Reich, vennero aperti i Lager di Breitenau, Neusustrum, Stettin-Bredow e Börgermoor, sorvegliati dalle SA in quanto le SS contavano al momento pochi aderenti (meno di 10.000).
Dopo la successiva apertura di altri campi di concentramento vennero internati membri del partito comunista, di quello socialdemocratico, sindacalisti ed avversari politici in genere. Subito dopo venne soppressa la stampa comunista a livello locale e nazionale, e venne incendiato il Reichstag, il palazzo del Parlamento, "la baracca dei chiacchieroni" secondo il detto di Hitler.
Venne emanata la legge "per la protezione del popolo e dello Stato" che comportava l'abolizione della libertà di stampa, di riunione, di associazione, l'abolizione della libertà di domicilio, della segretezza epistolare, che implicava anche limitazioni al diritto di proprietà e venne ripristinata la pena di morte per diversi reati.
Per giustificare questa legge si tentò di incolpare i comunisti dell'incendio del Reichstag e, fra il 27 febbraio ed il 5 marzo 1933, giorno delle elezioni generali, vennero reclusi migliaia di funzionari dei partiti della sinistra (anche il segretario del partito comunista Thälmann, da cui prenderà il nome il famoso battaglione antifascista nella Guerra di Spagna), dirigenti sindacali, intellettuali antinazisti e semplici militanti.
I due principali partiti operai, anche se duramente colpiti a livello organizzativo e propagandistico, raggiungevano circa il 30% dei voti ed oltre 200 seggi nel nuovo Parlamento. In particolare a Berlino ottennero il 53% dei voti contro il 31% di quelli dati ai nazionalsocialisti.
Nel nuovo parlamento, dove non potevano naturalmente esser presenti i deputati social-comunisti incarcerati e/o ricercati, si votò con una decisa opposizione dei socialdemocratici la legge che nella pratica consolidava e rendeva "legale" la dittatura nazista: decretava infatti la fine dello Stato di diritto e di ogni garanzia giuridica per cittadini e permetteva al governo di legiferare sia in materia ordinaria che in materia costituzionale.
In sostanza, da quel giorno, il Parlamento non aveva più alcuna autorità, quindi nessuna utilità o funzione. In aprile venne creata la Gestapo. Il proletariato era allo sbando avendo perso capi, stampa e posti di riunione. I luoghi pubblici e birrerie furono poste sotto ferreo controllo degli SS ed SA: nell'arco di pochi mesi venne soppresso anche il partito socialdemocratico e quel che rimaneva del sindacato. La classe operaia rispondeva come poteva, mediante volantinaggi, manifestazioni e comizi improvvisati. Iniziava in tal modo la Resistenza al nazismo.
Dunque le elezioni federali tedesche del 1933 che portarono Adolf Hitler ad assumere la carica di Cancelliere del Reich non ebbero un risultato plebiscitario tanto che, nonostante il partito Nazista fosse il partito di maggioranza relativa, esso non era mai riuscito, anche nelle precedenti consultazioni elettorali, a superare la soglia del 44%; il consenso popolare, anche a dispetto delle forti restrizioni alle libertà civili e dell'emanazione delle leggi razziali, crebbe progressivamente, registrando tuttavia un calo nel periodo che va tra la crisi dei Sudeti e lo scoppio della seconda guerra mondiale. Comunque il sostegno del popolo tedesco non venne mai a mancare concretamente.[8]
La resistenza di comunisti, socialisti e cristiano-sociali
Il termine resistenza non è direttamente utilizzabile in merito al periodo del biennio tra il 1933 ed il 1934, poiché, prima della soppressione della libertà di stampa e dei partiti politici, quotidiani e riviste politiche di opposizione continuarono ad essere pubblicati, così come non vi erano ufficialmente limitazioni alle libertà di associazione o di manifestazione; tuttavia questi mezzi si rivelarono decisamente inefficaci e, prima di essere soppressi, non produssero un movimento di opinione dalla forza sufficiente a creare nei nazisti il timore di un possibile mutamento del quadro politico.
Socialisti e soprattutto comunisti, ben capendo la struttura del nazionalsocialismo, iniziarono immediatamente nel 1933 la resistenza che, rimanendo isolata, venne stroncata da Hitler in pochi anni date le premesse repressive cui si è già fatto accenno. Innumerevoli socialisti e comunisti pagarono con la vita, con torture e/o con arresti nei campi di concentramento. Tali misure scoraggiarono la diffusione e il consolidamento di una base popolare per la Resistenza tedesca al nazismo che non venne aiutata dai governi occidentali, e i cui capi non vennero riconosciuti come validi interlocutori (come accadde anche in Polonia).
Ne consegue che le organizzazioni clandestine vennero facilmente scoperte e distrutte dalla Gestapo e dal SD — Sicherheitsdienst, "servizio di sicurezza" (il controspionaggio). Fra queste ricordiamo a titolo esemplificativo:
il circolo socialista "Neu Beginnen" (Nuovo Inizio), nel 1935;
la Sozialistische Front; gruppo di ex-combattenti dei corpi scelti, sia nazionalisti che di sinistra, guidato da Josef Römer (1892-1944), veterano della Prima guerra mondiale, del circolo di Hanna Solf (1887-1954), in seguito strutturato dalla vedova dell'ex-ambasciatore tedesco a Tokio, smantellato il 12 gennaio 1944;
il gruppo comunista di Anton Saefkow, smantellato il 4 luglio 1944.
Per consistenza numerica ricordiamo:
il Circolo di Kreisau, di impostazione cristiano-sociale, dal nome del luogo dove si riuniva, strutturato dal conte Helmuth James von Moltke (1907-1945) e dal gesuita Alfred Delp (1907-1945);
Tutte queste organizzazioni non riuscirono a strutturarsi in maniera efficiente in un regime poliziesco capillare senza regole e con scarsi, se non nulli, aiuti dall'esterno. Quando i democratici borghesi, i religiosi e, più tardi, alcuni militari del regime, capirono che Hitler metteva in pratica veramente quel che aveva promesso era troppo tardi: la Resistenza dei partiti della sinistra e della classe operaia, base fondamentale per la lotta antifascista, era già spezzata.
Tra il 1935 ed il 1936 operarono, più o meno isolatamente, circa un migliaio di gruppi di oppositori (socialisti, comunisti ed anche conservatori) che limitarono le loro attività alla distribuzione clandestina di volantini, fenomeno controllato con facilità dalla polizia e dalla Gestapo, che arrestarono e deportarono gli oppositori del regime in campi di concentramento (in particolare quello di Dachau), per poi passare all'esilio e alla soppressione.
Di fatto, l'espressione organizzata militarmente più attiva e passata se non alla leggenda senz'altro alla Storia, resta quindi la formazione armata e tra le più efficaci costituita in Spagna come 11ª Brigata Internazionale i cui leader e volontari erano sovente veterani della Prima Guerra Mondiale poi passati all'ideologia marxista e libertaria. La massa di circa 5-6000 volontari tedeschi e austriaci che combatterono in Spagna contro Francisco Franco tra il 1936/39 determinò appunto la formazione della più nota Brigata "Thälmann", ma ancor prima del Battaglione "Etkar Andrè" e altri gruppi minori; molti, fra questi volontari di Spagna riuscirono, per vie più che rocambolesche a raggiungere negli anni 40 l'Unione Sovietica ove furono a disposizione dei servizi segreti o di truppe speciali di incursori o retroguardia.
Non da ultimo, ricordiamo anche il gruppo di resistenza non violenta della Weisse Rose (Rosa Bianca), formato da studenti cristiani (sia cattolici che protestanti), il quale fece ricorso ad azioni di diffusione di opuscoli e sensibilizzazione anti-nazista dal giugno 1942 al febbraio 1943, quando i principali componenti del gruppo vennero arrestati, processati e condannati a morte.
Nella Germania nazista anche la Chiesa cattolica e protestante, nonostante una decisa inclinazione a non contrapporsi alle linee di governo, ebbero tra le loro file alcuni "oppositori", quali Martin Niemöller e Dietrich Bonhoeffer, che tuttavia agirono in modo individuale, senza ricevere alcun appoggio da parte dell'Istituzione, mentre personaggi autorevoli, quali i VescoviClemens August von Galen e Theophil Wurm, protestarono contro l'attuazione del cosiddetto programma eutanasia, ossia l'eliminazione o la sterilizzazione di tutte le persone affette da malattie genetiche[9]. Un certo numero di preti e dei vescovi cattolici e protestanti attaccò con coraggio ed apertamente il regime inumano di Hitler, anche in pubblico, aiutarono gli ebrei, ma senza riuscire ad allineare le intere comunità religiose contro il regime.
Personaggi e gruppi come il vescovo cattolico Clemens August von Galen, il teologo protestante Dietrich Bonhoeffer (assassinato dai nazisti) e la Bekennende Kirche, formazione critica all'interno della Chiesa Protestante, rimasero isolati: la sola comunità religiosa che restitette in massa fin dall'inizio furono i Testimoni di Geova: su 25.000 adepti 10.000 furono arrestati, e più di 1.200 furono uccisi. A titolo di intervento, tanto isolato quanto coraggioso, è da ricordare Bernhard Lichtenberg[10] proclamato beato, che per le sue battaglie contro lo sterminio (allo scopo di avere purezza di razza ariana da parte del regime nazista) dei non adatti alla sopravvivenza, fu inviato al campo di Dachau, al quale non giunse vivo, morendo nel viaggio a causa della debilitatissima salute, provata dalle innumerevoli vessazioni precedentemente inflittegli.
Uno dei gruppi di resistenza più importanti della seconda guerra mondiale è stato quello del sacerdote austriaco Heinrich Maier, che ha costruito una resistenza attiva contro le istruzioni espresse dei suoi superiori della chiesa. Il gruppo non solo ha offerto resistenza passiva, ma ha anche voluto accorciare attivamente la guerra. Inoltre, Maier ha informato gli Alleati sulle fabbriche di V-1, V-2, carri armati Tiger, Me-109 e altri velivoli, oltre a prodotti essenziali per lo sforzo bellico come acciaio, cuscinetti a sfera e carburanti. Da un lato per dirigere i bombardieri alleati verso obiettivi efficaci e dall'altro per proteggere la popolazione. Molte informazioni erano fondamentali per l'operazione Hydra e l'operazione Crossbow, entrambe importanti per l'operazione Overlord. Il gruppo ha anche aiutato i soldati della Wehrmacht e delle SS a fingere malattie per evitare il fronte. Maier ha cercato nel suo movimento di unire persone politicamente importanti di tutti i partiti del periodo prebellico. Attraverso Walter Caldonazzi, il gruppo di resistenza era in contatto con i combattenti della resistenza italiani e, tramite Franz Josef Messner, le informazioni sull'omicidio di massa degli ebrei potevano essere comunicate molto presto agli alleati. Maier e il suo gruppo sono stati smascherati e la maggior parte dei membri è stata gravemente torturata e giustiziata.[11][12][13]
L'opposizione di militari e aristocratici
Dopo l'ascesa al potere di Hitler, strenuo difensore delle prerogative e del potenziamento dell'esercito tedesco, i vertici militari appoggiarono entusiasticamente il nuovo regime nazionalsocialista. L'appoggio incondizionato alle politiche del regime si incrinò quando le aggressive mosse territoriali di Hitler fecero temere ai militari che la Germania avrebbe dovuto fronteggiare nell'immediato un nuovo conflitto senza che le forze armate fossero completamente pronte a sostenerlo.
La rioccupazione della Renania, l'annessione dell'Austria e la occupazione dei Sudeti, operazioni ottenute senza spargimento di sangue, furono sufficienti a far capire ad alcuni tedeschi la portata e le conseguenze delle ambizioni hitleriane e per questo, a partire dal 1938, furono attivi diversi gruppi di oppositori appartenenti alla Wehrmacht (l'esercito tedesco), all'Abwehr (i servizi segreti militari) e a circoli diplomatici che pianificavano un rovesciamento del nazionalsocialismo.
L'eterogeneo gruppo, spesso in disaccordo sulle modalità e gli scopi da raggiungere, cercò, tra il 1938 ed il 1939, di organizzare un colpo di Stato per scongiurare il pericolo di un nuovo conflitto mondiale che però fallì a causa dell'indecisione dei vertici militari rappresentati da Franz Halder e Walther von Brauchitsch, rispettivamente capo di Stato Maggiore e comandante in capo della Wehrmacht.
Ulteriore causa del fallimento fu l'incapacità delle potenze occidentali di porre freno alle mire espansionistiche di Hitler. Le politiche di appeasementbritanniche e francesi trasformarono presso il popolo tedesco Hitler in un nuovo «messia» che stava conducendo la Germania alla grandezza senza nessuno spargimento di sangue; è ovvio che in tale condizioni il rovesciamento del Führer da parte dei militari sarebbe stato interpretato come un atto di tradimento e non di patriottismo verso la Germania.
Dopo lo scoppio del secondo conflitto mondiale le rapide e vittoriose campagne di Polonia (settembre 1939) e di Francia (maggio 1940), ottenute con un modesto contributo di vite umane e propagandate come frutto del «genio» strategico del Führer, smentirono le pessimistiche valutazioni dei generali tanto da indurre i congiurati a sospendere ogni nuovo tentativo.
L'avvio, nel giugno 1941, dell'Operazione Barbarossa - nome in codice che designava l'invasione dell'Unione Sovietica - scatenò nuove paure nei congiurati, stimolandoli all'azione: ad Ovest la Gran Bretagna non era stata sconfitta e gli Stati Uniti seppur teoricamente neutrali dimostravano un appoggio incondizionato alla causa democratica. Una campagna ad Est contro l'esercito russo, considerato dai vertici militari tedeschi poco efficiente ma dotato di riserve umane e materiali inesauribili, rese concreto il grande timore dei generali: una guerra su due fronti.
In questo periodo emerse tra i congiurati la figura del colonnelloHenning von Tresckow, che servì, ricoprendo diverse posizioni, sul fronte orientale. Von Tresckow, già critico alle politiche di aggressione prima dello scoppio del conflitto, era rimasto disgustato dagli eccidi condotti dalle SS e dagli Einsatzgruppen in Polonia. Durante il suo servizio in Russia - una guerra condotta da ambo le parti con estrema crudeltà - ebbe modo di convincersi che l'unica soluzione per fare uscire la Germania da questa penosa condizione era di uccidere Hitler come un «cane rabbioso» e destituire i suoi accoliti di ogni potere.
Von Tresckow agì cercando di coinvolgere nel suo progetto numerosi alti ufficiali tedeschi tra i quali suo zio, il feldmaresciallo Fedor von Bock che comandava il Gruppo Armate Centro sul fronte orientale presso il quale lo stesso von Tresckow era in servizio. Tutti i comandanti interpellati (tra i quali Günther von Kluge, Erich von Manstein, Heinz Guderian e Gerd von Rundstedt) non si schierarono apertamente con von Tresckow pur non tradendolo; maggior successo ebbe il reclutamento tra giovani ufficiali Gruppo Armate Centro, meno timorosi di essere tacciati come traditori.
I primi mesi della guerra sembrarono dare, come già era successo in Polonia ed in Francia, ragione al «genio» di Hitler. Una serie di spettacolari avanzate vennero interrotte solo nel mese di dicembre alle porte di Mosca a causa dell'estremo freddo e dell'inasprimento della difesa sovietica. La terribile campagna invernale che ne conseguì - i soldati tedeschi non erano equipaggiati per il grande freddo russo a causa dell'ottimistica previsione che la guerra sarebbe finita prima dell'arrivo dell'inverno - vide una serie di scontri tra i generali che proponevano una ritirata generale verso posizioni più difendibili e meno esposte ed Hitler che pretendeva una resistenza «senza cedere un metro di terreno conquistato».
Su di lui pesava il precedente della terribile ritirata di Napoleone, che un secolo prima portò alla disfatta l'esercito francese.
Nella primavera1942 i tedeschi non si erano ritirati e, pur avendo subito terribili perdite, si trovarono nella condizione di riprendere la loro travolgente offensiva.
Il malcontento dei militari esplose con l'Attentato a Hitler del 20 luglio 1944. Il fallimento di questo tentativo provocò un terribile inasprimento della sorveglianza e della repressione del dissenso.
L'opposizione tedesca al nazismo all'esterno della Germania
È da tener ben presente che, oltre alla resistenza interna portata avanti dai partiti della sinistra e da frange legate alla Chiesa ed ai cristiano-sociali (ovvero resistenza di matrice non golpista e interna allo stesso regime nazista), ben 5.000 tedeschi andarono a combattere il fascismo in Spagna di cui circa 2.000 morirono.[14]
Negli anni settanta, gli studenti della facoltà di ingegneria, dopo una serie di lotte e controversie, appoggiati da ex-capi partigiani, riuscirono sia a far intitolare l'Aula Magna a Giacomo Buranello, sia a riaprire le celle della Casa dello studente di Genova, dove venivano torturati antifascisti ed i partigiani all'epoca del prefetto Emanuele Basile, oggi vi è la sede del Museo della Resistenza che è meta di visita di scolaresche, specialmente nell'approssimarsi del 25 aprile, anniversario della Liberazione.
Citazioni
«Voi non portaste la vergogna,
voi vi siete difesi,
voi avete dato il grande,
per sempre vivo,
simbolo del cambiamento,
sacrificando la vostra calda vita,
per la libertà,
la giustizia e l'onore»
«L'obbedienza di un soldato trova i suoi limiti dove la sua conoscenza, la sua coscienza e la sua responsabilità gli proibiscono di obbedire agli ordini.»
(Colonnello generale Ludwig Beck, Capo di Stato maggiore dell'esercito tedesco, 1932-1938)
«Accettiamo questa sfida dinnanzi a nostro Signore e alla nostra coscienza, e deve essere fatto perché quest'uomo, Hitler, è il male assoluto.»
«L'assassinio deve esser tentato a tutti i costi. Anche se non dovesse avere successo, deve essere fatto un tentativo di prendere il potere a Berlino. Quel che importa adesso non è tanto l'obiettivo pratico del colpo di stato, quanto il dimostrare al mondo e alla storia che gli uomini della resistenza furono abbastanza coraggiosi da intraprendere il passo decisivo. In confronto a questo obiettivo, niente altro è importante.»
Questa voce o sezione sull'argomento seconda guerra mondiale è ritenuta da controllare.
Motivo: Solito listone in cui nel tempo sono stati inseriti personaggi più o meno legati alla resistenza tedesca senza un chiaro criterio di inclusione.
Jan Foitzik, Zwischen den Fronten. Zur Politik, Organisation und Funktion linker politischer Kleinorganisationen im Widerstand 1933 bis 1939/40, Bonn, 1986, ISBN3-87831-439-6.
Christian Graf von Krockow, Eine Frage der Ehre. Stauffenberg und das Hitler-Attentat vom 20. Juli 1944, 2002, ISBN3-87134-441-9.
Johann Neuhäusler, Kreuz und Hakenkreuz. Der Kampf des Nationalsozialismus gegen die katholische Kirche und der kirchliche Widerstand, München, Verlag Katholische Kirche Bayerns, 1946.
Hubert Roser, Widerstand als Bekenntnis. Die Zeugen Jehovas und das NS-Regime in Baden und Württemberg, 1999, ISBN3-89669-899-0.
Horst R. Sassin, Widerstand, Verfolgung und Emigration Liberaler 1933-1945, Bonn, 1983, ISBN3-920590-06-6.
Peter Steinbach, Der 20. Juli 1944. Gesichter des Widerstands, 2004, ISBN3-88680-155-1.
In lingua inglese
The Conscience in Revolt: Portraits of the German Resistance 1933-1945, raccolti e curati da Annedore Leber in collaborazione con Willy Brandt e Karl Dietrich Bracher, Mainz, Hase & Koehler, 1994, ISBN3-7758-1314-4.
Ulrich von Hassell, The Von Hassell Diaries 1938-1944. The Story of the Forces Against Hitler Inside Germany, Doubleday, 1947, ISBN0-404-16944-9. Ristampa della Greenwood Press, 1971. ISBN 0-8371-3228-2.
Klemens von Klemperer, German Resistance Against Hitler: The Search for Allies Abroad 1938-1945, Oxford, OUP /Clarendon Press, 1992, ISBN0-19-821940-7.
Gerhard Ritter, The German Resistance: Carl Goerdeler's Struggle Against Tyranny, traduzione di R.T. Clark, Freeport, N.Y., Books for Libraries Press, 1970.
Gregor Schöllgen, A Conservative Against Hitler: Ulrich von Hassell, Diplomat in Imperial Germany, the Weimar Republic, and the Third Reich, 1881-1944, New York, St. Martin's Press, 1991, ISBN0-312-05784-9.
Piegarsi vuol dire mentire, Milano, Edizioni Zero in Condotta, 2005.
Mario Bendiscioli, Germania religiosa nel Terzo Reich. Conflitti religiosi e culturali nella Germania nazista. Dalla testimonianza (1933-1945) alla storiografia (1946-1976), Brescia, Morcelliana, 1977.
T. Derbent, Resistenza comunista in Germania. 1933-1945, Jesolo, Zambon Editore, 2011.
Marion Donhoff, Per l'onore. Aristocratici tedeschi contro Hitler, Il Minotauro, 2002.
Joachim Fest, Obiettivo Hitler. La Resistenza al nazismo e l'attentato a Hitler del 20 luglio 1944, collana Collezione Storica, Milano, Garzanti, 1996.
Clemens August Graf von Galen, Un vescovo indesiderabile. Le grandi prediche di sfida al nazismo, Padova, Edizioni Messaggero, 1985.
Paolo Grezzi, Sophie Scholl e la Rosa Bianca, Brescia, Morcelliana, 1994.
Romano Guardini, La Rosa Bianca, a cura di Michele Nicoletti, Brescia, Morcelliana, 1994.
Ulrich von Hassell, Diario segreto 1938-1944. L'opposizione tedesca a Hitler, Roma, Editori Riuniti, 1996.
Peter Hoffmann, Tedeschi contro il nazismo. La resistenza in Germania, Bologna, Il Mulino, 1994.
Indro Montanelli, Morire in piedi. Rivelazioni sulla Germania segreta 1938-1945, collana Il Mondo Nuovo, n. 13, Milano, Longanesi, 1949. In Opere di Indro Montanelli, prefazione di Sergio Romano, Milano, Rizzoli, 2006. ISBN 978-88-17-00922-5.
Claudio Natoli, La resistenza tedesca 1933-1945, Milano, Franco Angeli, 1989.
Berto Perotti, L'anno zero della Germania rossa, Bari, Edizioni Dedalo, 1991, ISBN9788822061232.
Gerhard Ritter, I cospiratori del 20 luglio 1944. Carl Goerdeler e l'opposizione antinazista, Torino, Einaudi, 1960.
Hans Rothfels, L'opposizione tedesca al nazismo, Bologna, Cappelli, 1958.
Inge Scholl, La rosa bianca, Firenze, La Nuova Italia, 1978.
Jacques Sémelin, Senz'armi di fronte a Hitler. La resistenza civile in Europa 1939-1943, traduzione di Claire-Lise Vuadens, Casale Monferrato, Sonda, 1993.
In lingua francese
Günther Weisenborn, Une Allemagne contre Hitler, éd. du Félin, 2007.
Marco Astracedi, La resistenza tedesca al nazismo, su AI Storia Blog. URL consultato l'11 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 16 maggio 2008).
Djoser, NetjerykhetStatua di Djoser proveniente dal serdab della piramide a gradoni, dettaglio del volto. Museo Egizio del Cairo.Re dell'Alto e Basso EgittoIn carica2680 a.C. –2660 a.C.[1] Predecessoreprobabilmente Khasekhemui̟, o forse Nebka SuccessoreSekhemkhet? Sanakht? Morte2660 a.C.[1] SepolturaPiramide a gradoni Luogo di sepolturaSaqqara DinastiaIII dinastia egizia PadreKhasekhemui MadreNimaathap ConsorteHetephernebti[2] FigliInetkaues[3] Se...
For related races, see 1928 United States gubernatorial elections. 1928 Colorado gubernatorial election ← 1926 November 6, 1928 1930 → Nominee Billy Adams William L. Boatright Party Democratic Republican Popular vote 240,160 114,067 Percentage 67.05% 31.85% County results Adams: 50–60% 60–70% 70–80% Boatright: 50–60% Governor before...
Catholic cardinal His EminenceAnthony Olubunmi OkogieCardinal, Archbishop Emeritus of LagosChurchCatholic (Roman Rite)ArchdioceseLagosProvinceLagosMetropolisLagosSeeLagosAppointed13 April 1973Retired25 May 2012Term ended25 May 2012PredecessorJohn Kwao Amuzu AggeySuccessorAlfred Adewale MartinsOther post(s)Cardinal-Priest of Beata Vergine Maria del Monte Carmelo a MostaccianoOrdersOrdination11 December 1966by John Kwao Amuzu AggeyConsecration29 August 1971by Owen McCoyCreated cardina...
Myat Phaya LatPutri Burma Yang Mulia Putri Ashin Hteik Suhpaya Mayat Phaya LatKepala Keluarga Kerajaan KonbaungTenure19 Desember 1916 – 4 April 1956PendahuluThibaw MinPenerusTaw PhayaInformasi pribadiKelahiran4 Oktober 1883Istana Kerajaan, BurmaKematian4 April 1956 (1956-04-05) (aged 72)Kalimpong, Bengal Barat, IndiaAyahThibaw MinIbuSupayalatPasanganKhin Maung Lat (m. 1917; meninggal 1955)AnakMaung Lu Gyi (anak angkat)AgamaBuddha...
جزء من سلسلة مقالات حولعملية تطوير البرمجيات نشاطات رئيسة التطوير التحليل التصميم البناء الفحص تتبع الأخطاء النشر صيانة البرمجيات نماذج العمل هندسة البرمجيات أجايل تصميم الغرفة النظيفة تطوير متكرر وتصاعدي صناعة النماذج الأولية النموذج اللولبي نموذج V نموذج الشلال منهج�...
City in Razavi Khorasan province, Iran For the administrative division, see Nasrabad District. For other places with the same name, see Nasrabad. City in Razavi Khorasan, IranNasrabad Persian: نصرآبادCityNasrabadCoordinates: 35°25′05″N 60°18′54″E / 35.41806°N 60.31500°E / 35.41806; 60.31500[1]CountryIranProvinceRazavi KhorasanCountyTorbat-e JamDistrictNasrabadPopulation (2016)[2] • Total7,460Time zoneUTC+3:30 (IRST)Na...
American college basketball season 1971–72 Illinois Fighting Illini men's basketballGator Bowl Tournament, ChampionsConferenceBig Ten ConferenceRecord14–10 (5–9 Big Ten)Head coachHarv SchmidtAssistant coaches Dick Campbell Jim Wright MVPNick WeatherspoonCaptainJim KrelleHome arenaAssembly HallSeasons← 1970–711972–73 → 1971–72 Big Ten Conference men's basketball standings vte Conf Overall Team W L PCT W L PCT No. 11 Minnes...
Helen Hull Jacobs Helen Jacobs nel 1933 Nazionalità Stati Uniti Tennis Termine carriera 1947 Hall of fame (1962) Carriera Singolare1 Vittorie/sconfitte Titoli vinti Miglior ranking 1º (1936) Risultati nei tornei del Grande Slam Australian Open - Roland Garros F (1930, 1934) Wimbledon V (1936) US Open V (1932, 1933, 1934, 1935) Doppio1 Vittorie/sconfitte Titoli vinti Miglior ranking Risultati nei tornei del Grande Slam Australian Open - Roland...
Pearl Buck 1936 memoir of her mother First edition (publ. John Day) The Exile (New York: John Day, 1936) is a memoir/biography, or work of creative non-fiction, written by Pearl S. Buck about her mother, Caroline Stulting Sydenstricker (1857–1921), describing her life growing up in West Virginia and life in China as the wife of the Presbyterian missionary Absalom Sydenstricker. The book is deeply critical of her father and the mission work in China for their treatment of women. Buck also tr...
House elections for the 53rd U.S. Congress This article needs additional citations for verification. Please help improve this article by adding citations to reliable sources. Unsourced material may be challenged and removed.Find sources: 1892 United States House of Representatives elections – news · newspapers · books · scholar · JSTOR (December 2009) (Learn how and when to remove this message) 1892 United States House of Representatives elections U...
Fluorine azide Names Other names triazadienyl fluoride Identifiers CAS Number 14986-60-8 Y 3D model (JSmol) Interactive image PubChem CID 23235952 CompTox Dashboard (EPA) DTXSID40631418 InChI InChI=1S/FN3/c1-3-4-2Key: AJXWEJAGUZJGRI-UHFFFAOYSA-N SMILES [N-]=[N+]=NF Properties Chemical formula FN3 Molar mass 61.019 g/mol Appearance Yellow-green gas Melting point −139 °C (−218 °F; 134 K) Boiling point −30 °C (−22 °F; 243 K)...
International sporting eventAthletics at the1987 Pan American GamesTrack events100 mmenwomen200 mmenwomen400 mmenwomen800 mmenwomen1500 mmenwomen3000 mwomen5000 mmen10,000 mmenwomen100 m hurdleswomen110 m hurdlesmen400 m hurdlesmenwomen3000 msteeplechasemen4×100 m relaymenwomen4×400 m relaymenwomenRoad eventsMarathonmenwomen10,000 m walkwomen20 km walkmen50 km walkmenField eventsHigh jumpmenwomenPole vaultmenLong jumpmenwomenTriple jumpmenShot putmenwomenDiscus throwmenwomenHammer throwmenJ...
Defunct monarchist party in China Royalist Party 宗社黨LeaderLiangbi [zh] (1911–1912)Shanqi (c. 1916)FoundedDecember 1911 (1911-12)HeadquartersBeijing (1911–1912)Ideology Conservatism Manchurian nationalism Monarchism Qing royalism Party flagPolitics of the Republic of ChinaPolitical partiesElections Royalist PartyTraditional Chinese宗社黨Simplified Chinese宗社党TranscriptionsStandard MandarinHanyu PinyinZōng Shè DǎngWade–GilesTsung1 She4 Tang3Soc...
1996 studio album by KuroyumeFake Star ~I'm Just a Japanese Fake Rocker~Studio album by KuroyumeReleasedMay 26, 1996 (1996-05-26)GenreRockLength56:00LanguageJapaneseLabelEMIKuroyume chronology Feminism(1995) Fake Star ~I'm Just a Japanese Fake Rocker~(1996) Drug Treatment(1997) Singles from Fake Star BeamsReleased: October 13, 1995 See YouReleased: February 21, 1996 PistolReleased: April 17, 1996 Fake Star ~I'm Just a Japanese Fake Rocker~ (stylized in all caps; commonl...
This article may be too long to read and navigate comfortably. When this tag was added, its readable prose size was 34,000 words. Consider splitting content into sub-articles, condensing it, or adding subheadings. Please discuss this issue on the article's talk page. (February 2021) This article describes a work or element of fiction in a primarily in-universe style. Please help rewrite it to explain the fiction more clearly and provide non-fictional perspective. (June 2024) (Learn how and w...
كارتفيليةქართველურიالتوزيعالجغرافي:غرب جنوب القوقاز، شمال الشرق الأناضولتصنيفات اللغوية:أسرة لغاتكارتفيليةاللغة البدائية:كارتفيلية بدائيةفروع: سفان كارتو-زان أيزو 639-5:ccsغلوتولوغ:kart1248[1]{{{اسم الخريطة}}} اللغات الكارتفيلية ((بالجورجية: ქართველური ენები)�...
Canal Rhin-Main-Danube Le pont-canal de Fürth vu depuis les ruines du château-fort de l’Alte Veste Tracés de la Fosse caroline, du canal Ludwig, de la tranchée Mindorf et du canal Main-Danube. Géographie Pays Allemagne Coordonnées 49° 11′ 30″ N, 11° 15′ 03″ E Début Regnitz Fin Danube Traverse Bavière Caractéristiques Longueur 171 km Largeur 31 m Altitudes Début : 230 mFin : 338,2 mMaximale : 406 mMini...
Questa voce o sezione sugli argomenti sceneggiatori e attori messicani non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. Commento: Mancanza totale di fonti Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. Fan art ritraente Roberto Gómez Bolaños Chespirito, pseudonimo di Roberto Mario Gómez y Bolaños (Città del Messico, 21 febbraio 1929 – Cancún, 2...