A quattordici anni dall'ultima affermazione, ritornò alla vittoria il Barcellona, profondamente rinnovato negli ultimi anni grazie all'ingaggio dell'allenatore Rinus Michels (già campione d'Europa nel 1970-71 con l'Ajax) e del suo allievo Johan Cruijff.
Il campionato vide già dopo due giornate una squadra sola in vetta alla classifica, i campioni in carica dell'Atlético Madrid. Già alla giornata successiva i colchoneros furono ripresi dal gruppo da cui si staccò, a partire dalla settima giornata il Valencia. Frattanto il Barcellona aveva cominciato la sua rimonta dopo un avvio sottotono (un punto nelle prime tre partite di campionato), completandola alla quattordicesima giornata, quando prese il comando solitario della classifica. Di lì in poi i blaugrana dominarono la classifica accumulando vantaggi incolmabili sulle avversarie e assicurandosi il titolo con cinque giornate di anticipo, in virtù degli 11 punti di vantaggio sulla seconda.
L'assolo del Barcellona rese più combattuta la lotta per la qualificazione in Coppa UEFA, che vide prevalere la Real Sociedad, favorita da un calo del Malaga nelle ultime quattro giornate. La Erreala accompagnò nella terza competizione europea l'Atlético Madrid e il Real Saragozza, qualificatesi con una giornata di anticipo. Per quanto riguarda la lotta per non retrocedere, il Castellón, perdendo all'ultima giornata, si fece superare per differenza reti dal Real Murcia. Scesero inoltre in Segunda División il Racing Santander e il Real Oviedo, il cui verdetto è stato emesso con una giornata di anticipo.
Due punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.
In caso di arrivo di due o più squadre a pari punti, la graduatoria verrà stilata secondo la classifica avulsa tra le squadre interessate che prevede, in ordine, i seguenti criteri: