Quella del 1969 fu la cinquantatreesima assegnazione dei Premi Pulitzer e vide il conferimento di sedici premi in altrettante categorie, nove relative al mondo del giornalismo e sette relative al mondo della letteratura e della musica.[1]
In quest'edizione, la giuria fu composta da 13 membri, tra cui il presidente della Columbia University, Andrew W. Cordier, e fu presieduta da Joseph Pulitzer, redattore del St. Louis Post-Dispatch nonché omonimo figlio del fondatore dei premi Pulitzer, Joseph Pulitzer.[2]
Los Angeles Times, per la denuncia di illeciti commessi all'interno delle Commissioni dell'amministrazione della città di Los Angeles, che hanno portato alle dimissioni o alle condanne penali di alcuni loro membri, nonché alla messa in atto di diverse riforme.[3]
Robert Cahn, del The Christian Science Monitor, per la sua indagine sul futuro dei parchi nazionali statunitensi e sui metodi che potrebbero contribuire a preservarli.
Moneta Sleet Jr., di Ebony, per la fotografia della moglie e della figlia di Martin Luther King Jr. mentre presenziano ai funerali di quest'ultimo. Nonstante fosse stata pubblicata su un mensile e non su un quotidiano, la fotografia fu comunque premiata perché distribuita ai quotidiani tramite l'Associated Press.