Quella del 1967 fu la cinquantunesima assegnazione dei Premi Pulitzer e vide il conferimento di quindici premi in altrettante categorie, otto relative al mondo del giornalismo e sette relative al mondo della letteratura e della musica.[1]
In quest'edizione, la giuria fu composta da 13 membri, tra cui il presidente della Columbia University, Grayson Kirk, e fu presieduta da Joseph Pulitzer, redattore del St. Louis Post-Dispatch nonché omonimo figlio del fondatore dei premi Pulitzer, Joseph Pulitzer.[2]
The Milwaukee Journal, per la sua efficace campagna volta a inasprire le leggi contro l'inquinamento delle acque nel Wisconsin, un notevole passo avanti nell'impegno nazionale per la conservazione delle risorse naturali.
Louisville Courier-Journal, per la sua efficace campagna volta ad ottenere una stretta su controllo dell'industria mineraria a cielo aperto del Kentucky, un notevole progresso nello sforzo nazionale per la conservazione delle risorse naturali.[3]
Robert V. Cox, del Chambersburg Public Opinion, per il suo vivido e puntuale resoconto di una caccia all'uomo condotta montagna e conclusasi con l'uccisione di un cecchino che aveva terrorizzato la comunità.
Gene Miller, del Miami Herald, la cui iniziativa e il cui lavoro di inchiesta giornalistica hanno contribuito a liberare due persone ingiustamente condannate per omicidio.