La Pieve Matrice di Sant'Ulderico a Dolina (Prafara Svetega Urha Škofa v Dolini pri Trstu in sloveno, è una parrocchia della diocesi di Trieste. Il capoluogo è Dolina. L'edificio di culto principale della Pieve è la chiesa plebanale di Sant'Ulderico Vescovo d'Augusta a Dolina. La Pieve è una delle più antiche pievi storiche appartenenti alla comunità linguistica autoctona slovena in Italia.
La Pieve Matrice di Sant’Ulderico con sede nella villa di Dolina è una delle più antiche ed estese della diocesi triestina. La sua intitolazione al santo vescovo di Augusta (in Baviera) non è casuale, poiché nei secoli centrali del medioevo, quasi tutti gli ecclesiastici chiamati a reggere il seggio episcopale triestino provenivano da quella stessa diocesi d’oltralpe. La scelta quindi di una dedica così importante per i presuli tedeschi testimonia sicuramente della sua antichità, mentre la presenza di un pievano, vista la rarefazione delle fonti triestine precedenti il Trecento, è documentata solo in un atto capitolare del 1247. Già sede Decanale di notevole importanza fino al 1957.
La pieve era situata nel villaggio che da questa prendeva nome, ossia S. Ulderico, in un territorio in cui il vescovo triestino deteneva, oltre la cura delle anime, anche la prerogativa di alto signore giurisdizionale: la valle “de Mucho” (l’odierno Breg) dominata dall’omonimo castello, anch’esso di proprietà vescovile.
La dualità dei compiti, temporale e spirituale, si spezzò solo nel 1295 quando il vescovo, vista l’impossibilità di provvedere da sé alla difesa del castello, lo affidò temporaneamente al Comune di Trieste. Questa gestione, che si trasformerà poi in definitiva, costringerà i vescovi successivi a concentrare tutte le attività, non spirituali, nei pressi della pieve, dove nel 1298 è documentata la “Domus domini episcopi”, ossia un edificio di ragguardevoli dimensioni nel quale il vescovo teneva udienza, presiedeva alle cerimonie di investitura feudale e talvolta risiedeva. Accanto a questa vi era la “canipa” vescovile, nella quale venivano conservate le decime e i proventi della “mensa” episcopale e infine una “torre” con funzioni non ancora definite. Un complesso di edifici, quindi, protetti da una muratura ancora in parte visibile, isolato dal resto dell’abitato e situato in posizione eminente sulla valle sottostante.
Dal 1452 al 1459 il vescovo Antonio Goppo, a seguito di dissidi con il Capitolo cittadino, abbandonato il palazzo che deteneva a Trieste, pose qui la sua residenza e la lunga durata del suo soggiorno ci fa capire che queste costruzioni dovevano essere certo adeguate al prestigio della sua alta carica, in ambito religioso e civile.
La lista dei pievani della Pieve incomincia dal 1242. L'attuale Pievano è il M.R. don Klemen Zalar. La santa messa si tiene abitualmente ogni domenica alle ore 10.00 ed è in lingua slovena.
Chiese storicamente sotto l'amministrazione della Pieve
Chiesa della Pieve Matrice di Sant'Ulderico a Dolina
Chiesa di San Martino a Dolina
Chiesa di Sant' Andrea a Dolina
Chiesa della Santissima Trinità a Crogole
Chiesa di San Giovanni Battista a Bagnoli della Rosandra
Chiesa di San Rocco sul monte di san Rocco
Chiesa di San Michele Arcangelo a Bagnoli
Chiesa di Santa Maria in Siaris
Chiesa di Sant'Antonio a Moccò
Chiesa di San Lorenzo a Jezero
Chiesa di Sant'Elia a Draga
Chiesa di San Tommaso a Grozzana
Chiesa di Santa Orsola a Log
Chiesa di san Giorgio a Rizmagne
Chiesa della Santissima Trinità a Cattinara
Chiesa di Santa Maddalena a Basovizza
Chiesa di Sant'Antonio di Padova a Lipica
Chiesa di San Michele Arcangelo a Lokev
Chiesa di San Servolo a San Servolo
Cappella gentilizzia di San Servolo nel Castello di San Servolo
Chiesa nella grotta di San Servolo a San Servolo
Chiesa di San Rocco a Beca
Chiesa di San Lorenzo e san Pietro a Klanec
Chiesa di Santa Maddalena e di San Saba a Podgorje