Pieve di Bono fu una delle Sette Pievi delle Giudicarie. La principale attività unitaria delle Sette Pievi delle Giudicarie consisteva nel rapportarsi unitariamente nei confronti del Principe Vescovo di Trento e nella suddivisione dell'utilizzo dei pascoli montani e dei boschi. Le pievi rappresentavano le chiese più importanti e sottoposte alla loro giurisdizione erano le curazie dei paesi vicini.
Lo stemma e il gonfalone erano stati concessi con regio decreto del 14 novembre 1935[6] trascritto nei registri della Consulta Araldica il 16 dicembre 1937.
Stemma
«Troncato: nel 1° di rosso, al castello d'argento, su una pianura ristretta di verde; nel 2° d'azzurro, al monte di nove cime, pure di verde. Al capo di porpora [già Capo del Littorio].»
(R.D. 14 novembre 1935.)
Il castello raffigurato sullo scudo è il Castel Romano di Pieve di Bono.
Gonfalone
Il gonfalone era un drappo partito di rosso e di azzurro.
«Drappo di colore rosso e d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con l'iscrizione centrata in argento: "COMUNE DI PIEVE DI BONO". Le parti di metallo ed i nastri saranno argentati. L'asta sarà ricoperta di velluto azzurro con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»