Ha costituito comune autonomo fino al 31 dicembre 2014, dopodiché il 1º gennaio 2015 si è fuso con Daone e Praso per formare il nuovo comune di Valdaone.
Storia
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Bersone erano stati approvati con deliberazione della Giunta provinciale (D.G.P.) del 2 giugno 1989, n. 6080.[7]
Stemma
«Partito d'azzurro e di verde, al ponte in cemento armato, d'argento, posto in fascia.
Corona: Murale di comune.
Ornamenti: A destra una fronda d'alloro fogliata al naturale, fruttifera di rosso; a sinistra una fronda di quercia fogliata e ghiandifera al naturale, legate da un nodo d'oro.»
È rappresentato in forma stilizzata il ponte dei Tringoì sul fiume Chiese.
Gonfalone
«Drappo rettangolare partito di verde e d'azzurro, bordato e frangiato d'argento, del rapporto di 5/9, terminante al ventame ed al bilico in sei merli guelfi, caricato al centro dello stemma comunale, munito dei suoi ornamenti, sovrapposto alla dicitura "Comune di Bersone" concavemente disposta.
Il bilico sarà unito all'asta, foderata da una guaina di velluto dai colori del campo, marcati da argentee bullette lungo la loro partizione, da un cordone a nappe d'argento.»
Monumenti e luoghi d'interesse
L'ex municipio di Bersone, dove ha sede anche il Museo della Grande Guerra nella Valle del Chiese
L'ultimo sindaco di Bersone fu Lener Bugna della lista civica eletto il 16 novembre 2004 e rieletto il 17 maggio 2010.[9]
Variazioni amministrative
Nel 1928 il comune di Bersone fu soppresso per la prima volta e i suoi territori aggregati al comune di Pieve di Bono; nel 1952 il comune fu ricostituito (Censimento 1951: pop. res. 318).[10]
Note
^Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^Adozione stemma e gonfalone del Comune di Bersone, in Bollettino ufficiale della Regione Autonoma Trentino - Alto Adige n. 32 del 18/07/1989, p. 2107.