Dopo l'8 settembre del 1943 riesce a tornare in Italia e comincia il lavoro col CLN Alta Italia nelle Brigate Garibaldi. Diventa nel prosieguo comandante della 2ª Brigata Garibaldi, operante nel Biellese, con il nome di battaglia di Nedo. Nel 1944 cade in un agguato nei pressi del Monte Casto, perdendo la vita.
Riconoscimenti
Gli verrà intitolata la XII divisione d'assalto Garibaldi "Piero Pajetta Nedo".
«Organizzatore dei primi distaccamenti partigiani del Biellese. Comandante di brigata garibaldina conduceva con valore i suoi uomini nelle aspre lotte contro un nemico superiore per numero e per mezzi. Sempre primo nella mischia, sempre presente ove più forte era il pericolo, di esempio e di incitamento, sosteneva alla testa del suo reparto numerosi combattimenti, infliggendo al nemico gravi perdite. Durante una ricognizione si scontrava con un reparto tedesco e benché in condizioni di inferiorità rifiutava la resa e con le armi in pugno accettava la lotta finché cadeva crivellato di colpi. Comandante eroico ed animatore appassionato, ha fatto del suo olocausto monito ed esempio alle genti.» — Monte Casto (Vercelli), 21 febbraio 1944